Nel mondo ci sono oltre 335mila operatori del canale IT che vendono almeno un servizio gestito, per un fatturato totale di 419 miliardi di dollari, in crescita annua del 12%. Solo 43mila di questi però sono veri e propri MSP (Managed Service Provider), cioè ricavano dai managed services più di metà del loro fatturato.

Gli altri mixano i servizi gestiti con altri modelli di business – consulenza, servizi professionali, rivendita – ma comunque in tutto il mondo il numero di MSP “puri” o “ibridi”, e il numero di imprese loro clienti, non sono mai stati così alti.

Questa una delle tesi principali del report “The MSP Horizons 2024”, commissionato da N-able alla società di ricerca Canalys, e presentato pochi giorni fa alla stampa da Jay McBain, Chief Analyst di Canalys, e John Pagliuca, CEO di N-able.

Il report si basa su un’indagine su 354 operatori di canale B2B di tutto il mondo (42% EMEA, 31% Nord America, 23% Asia-Pacifico e 4% Sud America), ed è un’ulteriore dimostrazione che, come Canalys aveva già enunciato qualche mese fa, oggi i managed services sono una delle più grandi opportunità di crescita per il canale IT.

Due su 3 si aspettano di crescere almeno del 10% nel 2024

Ben il 97% degli intervistati infatti si aspetta una crescita del fatturato dei servizi gestiti nel 2024 (per 2 su 3 sarà una crescita a due cifre), con cybersecurity, hybrid infrastructure, e cloud software come principali driver di crescita.

In particolare oltre l’80% ha evidenziato la crescita dei servizi gestiti di cybersecurity, che comprende 4 delle 6 maggiori aree di opportunità nei prossimi tre anni: soluzioni MDR, sicurezza di rete, sicurezza degli endpoint e scansione delle vulnerabilità.

Anche il cloud e la gestione degli endpoint sono in cima alla lista, ma gli alti livelli di domanda per il cloud non implicano un calo di richieste per l’on-premise, visto che il 58% dice di gestire anche passaggi di workload dal cloud ai sistemi interni e ai data center privati dei clienti.

Inoltre la ricerca rivela che l’approccio unificato al monitoraggio e gestione sta guadagnando popolarità, ma le tradizionali soluzioni di RMM sono ancora al centro del modello MSP, anche se necessitano secondo gli intervistati di essere integrate con funzioni EDR e altre.

Differenziarsi all’interno di un ecosistema

Interessante anche la continua crescita (57% degli intervistati) del cosiddetto “modello di ecosistema”, in cui il managed service provider non opera da solo, ma collabora con i vendor, con altri MSP, o con gli stessi clienti per erogare i servizi.

Questo si spiega, ha sottolineato McBain, con la continua evoluzione del concetto di MSP: “Gli MSP più avanzati stanno strutturando le strategie di vendita e marketing, consolidando i loro brand, stanno investendo molto in formazione e certificazioni per specializzarsi su alcune aree tecnologiche o settori verticali: differenziarsi è più importante che mai, e soprattutto saper comunicare l’unicità della propria proposta”.

Già l’88% degli MSP ha già funzioni AI nella propria offerta

Inevitabile anche un approfondimento sull’Intelligenza artificiale (IA): “Con una certa sorpresa abbiamo scoperto che già l’88% utilizza funzioni di IA nei servizi che offre, la maggioranza per la generazione di contenuti, ma anche l’automazione in ambito di sicurezza informatica, di backup e di analisi dei dati è molto richiesta”, ha detto McBain. “Nei prossimi anni vedremo gli operatori di canale costruire un’offerta propria di tool basati su AI”.

Solo il 13% è disposto a vendere l’attività: troppe opportunità sul tavolo

Anche sul tema delle fusioni e acquisizioni nel settore, il report ha dato responsi non scontati. “Nel canale IT l’attività di M&A dopo la pandemia è stata intensa, ma nel 2023 è calata del 60%, e nel segmento MSP è particolarmente bassa: il 44% sarebbe interessato ad acquisire altre aziende, ma solo il 13% è disposto a vendere”, ha sottolineato McBain. “Una mancanza di interesse che è legata alle grandi opportunità del mercato MSP”.

Infine la sostenibilità: la stessa Canalys ha già evidenziato quali enormi opportunità rappresenti questo trend per gli operatori di canale, e in particolare per gli MSP, ma c’è anche il rovescio della medaglia, e cioè i crescenti requisiti di tracciamento e reporting delle emissioni che soprattutto l’Europa impone, vedi CSRD.

“MSP, non è un lavoro dalle 9 alle 5”

In effetti il mercato MSP offre grandi opportunità ma è anche sempre più complesso, ha sottolineato John Pagliuca, CEO di N-able. “Non è un lavoro “dalle 9 alle 5”, gli intervistati ci hanno spiegato che i loro problemi più grandi sono l’acquisizione di nuovi clienti ma anche di nuovi addetti con le competenze necessarie, e la complessità stessa dei nuovi modelli di business”.

“La difficoltà più grande per gli MSP è dover innovare sia sul fronte del modello di business sia sulle tecnologie. Per questo motivo abbiamo collaborato con Canalys al report MSP Horizons 2024, che approfondisce i grandi trend che influenzeranno questo settore nei prossimi anni, e fornisce indicazioni pratiche su cosa fare per prepararsi al meglio per il futuro”.