Da una ricerca commissionata da Ricoh Europe a Coleman Parkes Research è emerso come le aziende di medie dimensioni, motore dell’economia europea, soffrano della cosiddetta “sindrome del figlio di mezzo” se paragonate alle start-up e alle grandi aziende. In Europa ogni azienda di medie dimensioni registra infatti una perdita potenziale di 5,7 milioni di euro di fatturato ogni anno, come conseguenza di una serie di barriere che ne ostacolano lo sviluppo. Con 75.000 aziende di medie dimensioni in tutto il Continente, la perdita complessiva si attesta ogni anno a 433 miliardi di euro, una cifra che eguaglia quasi il PIL annuale del Belgio .

Le medie aziende hanno ambiziosi obiettivi di crescita, ma secondo il 93% del campione vi sono una serie di freni che impediscono loro di raggiungere il pieno potenziale. Sono tre quelli principali. Da un lato ci sono requisiti normativi complessi e che richiedono ingenti investimenti; un ostacolo, questo, indicato dal 38% del campione italiano, una delle percentuali più alte di tutta Europa dove la media è del 31%.

Al secondo posto spicca la difficoltà nell’attirare nuovi talenti (fattore indicato dal 24% delle aziende italiane a fronte di una media europea del 27%), mentre in terza posizione troviamo la difficoltà nell’ottenere finanziamenti per nuove tecnologie a supporto della crescita, ostacolo indicato dal 31% del campione del nostro Paese (media europea del 27%).

Secondo la ricerca il 30% del campione delle medie aziende deve ancora implementare tecnologie per la digitalizzazione con l’obiettivo specifico di crescere e diventare imprese di grandi dimensioni. Questo “salto” è fondamentale per riuscire a realizzare il fatturato che stanno potenzialmente perdendo ogni anno. Tra i vantaggi ottenuti dalle medie aziende italiane che hanno già implementato tecnologie per la digitalizzazione vi sono il miglioramento del servizio ai clienti (38% del campione italiano), la riduzione dei costi (38%) e l’ottimizzazione delle comunicazioni con i clienti (37%).

“Mentre la maggior parte del supporto pubblico è rivolto alle piccole imprese e le grandi imprese sono abbastanza solide da badare a loro stesse, quelle di medie dimensioni si sentono trascurate e soffrono della sindrome del figlio di mezzo. Le aziende che vogliono puntare alla crescita dovrebbero concentrarsi sulle tecnologie per la digitalizzazione implementando ad esempio fatturazione elettronica e flussi di lavoro automatizzati. Per queste aziende è arrivato il momento di dare priorità all’innovazione per affrontare le sfide poste dal mercato” ha commentato Davide Oriani, CEO di Ricoh Italia.