Come c’era da aspettarsi, sono stati soprattutto iPhone e Mac a spingere al rialzo i conti di Apple e lo hanno fatto con risultati ben superiori alle aspettative degli analisti. Tim Cook, presentando il quarto trimestre fiscale del 2015, ha infatti comunicato numeri da capogiro per Apple, con un fatturato di 51,5 miliardi di dollari e un utile netto di 11,1 miliardi di dollari. Si tratta di risultati superiori (e non di poco) allo stesso periodo dello scorso anno, quando il fatturato e l’utile netto ammontavano rispettivamente a 42,1 e 8,5 miliardi di dollari.

Cifre astronomiche anche per quanto riguarda iPhone, vero traino di tutto l’ecosistema Apple. Ai 13 milioni di iPhone 6S e 6S Plus venduti nel primo weekend dall’uscita, si sono sommati altri 35 milioni di modelli precedenti per un totale di 48 milioni di iPhone venduti, rispetto ai 39,2 milioni dello scorso anno. Tim Cook a questo proposito ha sottolineato come gli acquirenti di un iPhone nell’ultimo trimestre siano passati al melafonino provenendo da uno smartphone Android.

Non solo iPhone

A dare soddisfazione ad Apple sono stati anche i Mac, che se nello stesso periodo del 2014 ammontavano a 5,5 milioni di pezzi venduti, fanno ora segnare quota 5,7 milioni. Più difficile invece il settore tablet (e qui c’era da aspettarselo), con solo 9,9 milioni di iPad venduti contro i 12,3 milioni del 2014. A questo proposito bisogna però ricordare che a settembre Apple non ha presentato un nuovo iPad “consumer” come ha fatto con iPhone 6S e 6S Plus, ma il ben più costoso e impegnativo iPad Pro, che tra l’altro arriverà sul mercato solo a novembre.

Per quanto riguarda altri prodotti consumer come Apple TV, Apple Watch, iPod, Beats e accessori vari, Cupertino non ha rilasciato numeri precisi sulle vendite, comunicando comunque un fatturato di 3 miliardi di dollari che diventano 5 nel caso dei servizi (cresciuti su base annua di circa il 10%).

Quello aziendale/professionale è un comparto che vale per Cupertino circa 25 miliardi di dollari

Parlando invece di anno fiscale complessivo, il 2015 ha fatto segnare utili per 53,4 miliardi di dollari e un fatturato di 234 miliardi di dollari, ovvero un +28% rispetto all’anno fiscale precedente. Merito di cifre simili va anche al mercato estero al di fuori degli Stati Uniti, che ha inciso per ben il 62% sul fatturato dell’ultimo trimestre.

In testa c’è naturalmente la Cina con vendite in crescita del 99% rispetto al 2014, un fatturato di 12,5 miliardi di dollari e 40 Apple Store attesi per metà del 2016 (al momento sono 26), mentre il mercato europeo è il terzo per importanza con un fatturato di 10,57 miliardi di dollari.

Nella presentazione del trimestre c’è stato spazio anche per Apple Watch, nonostante (come accennato prima) Tim Cook non abbia fornito dati precisi sui pezzi venduti limitandosi a dire che le vendite sono aumentate. Gli altri numeri in effetti sono positivi, come ad esempio le 13.000 app disponibili di cui 1300 native che lasciano intravedere un espansione costante dell’ecosistema che gira attorno all’orologio di Apple.

Per quanto riguarda invece iOS 9, i dispositivi aggiornati e compatibili con il nuovo sistema operativo mobile hanno raggiunto il 61% in poco più di un mese, mentre l’altrettanto giovane Apple Music può oggi contare su 15 milioni di utenti, di cui 6,5 milioni paganti.

Infine Cook ha parlato del settore enterprise, su cui Apple sembra puntare sempre di più sia con l’uscita di iPad Pro, sia con le recenti partnership con IBM e Cisco. Quello aziendale/professionale è infatti un comparto che vale per Cupertino circa 25 miliardi di dollari (+40% rispetto allo scorso anno) e che è destinato a crescere ulteriormente. Stime per il primo trimestre fiscale 2016? Si parla di un fatturato compreso tra i 75,5 e 77,5 miliardi di dollari e di un margine lordo tra il 39% e il 40%.