Secondo quanto riportato ieri dal Financial Times, Intel vorrebbe liberarsi della sua divisione di sicurezza Intel Security. La ex McAfee, acquisita dal colosso americano sei anni fa per 7,7 miliardi di dollari, sarebbe il nuovo obiettivo strategico per Intel all’interno del suo piano di riposizionamento aziendale, che ha già portato recentemente a un numero massiccio di licenziamenti e allo spostamento del core business più verso cloud, data center e Internet of Things rispetto ai classici processori per PC.

Sempre secondo il Financial Times Intel starebbe sondando il terreno con alcune grosse banche per trovare un compratore e, a quanto pare, Intel Security potrebbe fare già gola ad alcuni fondi di private equity, molto interessati ultimamente a servizi di sicurezza per le aziende visto anche il numero crescente di attacchi informatici.

L’intenzione di Intel, come già accennato, sarebbe quella di tagliare un ennesimo “ramo secco” del suo business come appunto la sicurezza per investire in altri settori. In effetti già al momento dell’acquisizione di McAfee molti osservatori avevano accolto con parecchi dubbi la mossa di Intel e la somma pagata, ma la compagnia di Santa Clara si era in qualche modo giustificata puntando sull’intenzione di inserire protezioni e sistemi di sicurezza direttamente all’interno dei processori. Strategia che evidentemente non ha portato i risultati sperati nonostante quello della sicurezza fisicamente integrata sia un topic tutt’altro che secondario nello scenario IT odierno.