Gartner ha rilasciato i dati preliminari riferiti alle consegne di PC dekstop, notebook e Ultramobile Premium nel quarto trimestre 2015 e, come c’era da aspettarsi, a dominare è ancora una volta il segno meno. Rispetto allo stesso periodo del 2014 si è infatti assistito a un -8,3% a livello globale, percentuale che scende però a -16% in riferimento all’area EMEA.

Se in tutto il mondo le stime di Gartner parlano di 75,7 milioni di pezzi spediti, quelli dell’intero 2015 ammontano a 288,7 milioni, ovvero -8% percento rispetto a tutto il 2014. Sempre a livello globale Lenovo si riconferma il produttore leader di PC con oltre 15.3 milioni di pezzi spediti e un market share del 20.3%, ma in un anno il colosso cinese ha perso il 4,2% sui pezzi consegnati, aumentando però la sua quota di mercato di quasi l’1%.

In seconda posizione troviamo HP con 14.2 milioni di pezzi consegnati, un market share del 18,8% e una perdita anno su anno del 8,1%, mentre Dell è più staccata con 10.2 milioni di PC spediti, una quota di mercato del 13,5% e un calo annuo del 5,1%. In pratica, tra i principali produttori, solo Apple ha fatto segnare il segno positivo su base annua (+2,8%), passando dai 5.519 milioni di pezzi del quarto trimestre 2014 ai 5,675 milioni di quello del 2015. La perdita più cospicua è invece quella di Acer Group (-11,2%).

un 2015 ancora in profondo rosso, sebbene le aspettative per il 2016 siano un po’ più incoraggianti

Come detto in precedenza, il calo è ancora più corposo nell’area EMEA, dove solo Asus fa segnare un trend positivo anno su anno (+0,4%), mentre tutti gli altri produttori sono affondati con veri e propri crolli, come nel caso di Acer Group (-21,5%) e Lenovo (-17,8%). Il report di Gartner termina con uno sguardo a tutto il 2015. Anche in questo caso, sempre tra i grandi produttori, Apple è l’unico a far segnare un incremento di spedizioni rispetto al 2014 (+5.8%), mentre Acer Group è sempre il fanalino di coda con -15,3%, un market share sceso al 7% dal 7,7% del 2014 e una contrazione di quasi 4 milioni di PC spediti.

Insomma, un 2015 ancora in profondo rosso, sebbene le aspettative per il 2016 siano un po’ più incoraggianti. Merito sia di Windows 10, che dovrebbe spingere le aziende ancora indecise a investire su nuovi PC, sia della realtà virtuale, che come è ormai noto necessita di computer piuttosto potenti per essere sfruttata al meglio. Questi due fattori potrebbero dare un po’ di respiro al mercato PC, contando anche che l’upgrade gratuito a Windows 10 termina il 29 luglio e che ciò potrebbe spingere chi è intenzionato a passare al nuovo sistema operativo a investire in un nuovo PC.