Foxconn ha fatto un’offerta per rilevare il business e il know-how di Sharp nel segmento display. Sharp è oggi un’azienda in difficoltà e ha dovuto chiedere spesso l’aiuto delle banche. Secondo alcuni report, la società sta valutando diverse offerte, tra le quali quella dell’Innovation Network Corporation of Japan, un’istituzione sostenuta dal governo giapponese, e che potrebbe essere favorita per l’interesse del governo nel mantenere la società in mani locali e tutelare i posti di lavoro.

Foxconn, che assembla prodotti per diverse aziende, tra cui Apple, non ha dichiarato a quanto ammonta la sua offerta per Sharp. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal si tratta di 625 miliardi di yen (circa 5,3 miliardi di dollari), mentre Bloomberg riporta una cifra leggermente inferiore, circa 600 miliardi di yen.

Sharp è stato un marchio storico in Giappone e comprende tra le sue creazioni la matita meccanica “Ever-Ready Sharp”, introdotta sul mercato nel 1015 da Tokuji Hayakawa, il fondatore dell’azienda. L’azienda ha preso il nome proprio da queste matite, e ancora oggi in Giappone ci si riferisce ad esse con il nome di “penne Sharp”.

Dopo le notizie recentemente diffuse riguardo alla possibile vendita della sua attività dei pannello LCD, nonché del possibile investimento da parte di Innovation Network Corporation, Sharp ha dichiarato la scorsa settimana che niente è ancora deciso, e che continuano le trattative con altre società per quanto riguarda “riforme strutturali fondamentali” delle sue attività LCD.

Secondo il WSJ, la taiwanese Foxconn non ha intenzione di sostituire il top management di Sharp, una mossa che potrebbe rassicurare i funzionari giapponesi che sono preoccupati per l’acquisto da parte di una società straniero