Ha obiettivi ambiziosi Exprivia, che da qui al 2020 punta a una crescita del 16 per cento all’anno. La società con sede a Molfetta, in provincia di Bari, ha recentemente presentato il proprio piano industriale 2015-2020, nel quale è prevista una crescita dei ricavi più che doppia rispetto all’attuale: la società ha registrato circa 147 milioni di euro di ricavi nel 2014, e punta a raggiungere 360 milioni di euro nel 2020.

Exprivia, che impiega 1.800 persone nelle sue attività in Italia e all’estero, è specializzata nella progettazione e nello sviluppo di tecnologie software e nella prestazione di servizi IT per diversi mercati, in particolare banche, finanza, industria, energia, telecomunicazioni, utility, sanità e pubblica amministrazione. Le linee di sviluppo dell’azienda prevedono un obiettivo di crescita dell’Ebitda fino a 44 milioni di euro al 2020, pari al 12,3% del valore della produzione, tripla in valore rispetto al 2014 e un investimento di circa 35 milioni di euro in acquisizioni. Gli obiettivi di crescita interna indicano un consolidamento dei ricavi nel 2015-2016 con una crescita moderata, del 5% l’anno nel biennio successivo e di circa il 10% l’anno nel biennio 2019-2020, con una quota del 20% derivante dalla crescita dell’attività estera.

I punti chiave della crescita sono stati delineati da Domenico Favuzzi, presidente e amministratore delegato di Exprivia. “Il piano di crescita di Exprivia si inserisce in un contesto in cui la trasformazione digitale si concentrerà sulla centralità della persona all’interno delle città, che dovranno essere efficienti ed eco-friendly, per cui si prefigura una forte correlazione tra vivibilità, efficienza e connessione attraverso l’IT”, ha spiegato Favuzzi. “Oltre l’automazione dei processi, vi sarà l’automazione progressiva dei servizi professionali e la loro radicale virtualizzazione: applicazioni sempre più intelligenti, informatica specializzata, robot di servizio agiranno da veri e propri moltiplicatori di mercato”.