Ericsson potrebbe licenziare tra 3.000 e 4.000 dipendenti quest’estate, secondo il quotidiano svedese Svenska Dagbladet. La riduzione di personale fa parte del nuovo progetto di gestione del produttore svedese, che punta a risparmiare 10 miliardi di corone svedesi (circa 1 miliardo di euro), spiega il giornale, citando fonti riservate.

Ericsson aveva circa 115.000 dipendenti in aprile, 17.000 dei quali in Svezia. Una portavoce dell’azienda ha rifiutato di discutere la notizia, dicendo che la società non commenta voci e speculazioni.

Ericsson si trova ad affrontare la crescente concorrenza da parte di Nokia, che ha “inghiottito” il suo rivale franco-americano, Alcatel-Lucent, all’inizio di quest’anno, e da parte di fornitori cinesi come Huawei Technologies e ZTE. E’ un momento critico per i fornitori di infrastrutture wireless e dei loro clienti carrier, in quanto stanno diminuendo gli investimenti nelle reti di quarta generazione, in preparazione per la prossima, ancora in gran parte indefinita, generazione di tecnologie.

Hans Westberg, presidente e CEO di Ericsson, ha annunciato la ristrutturazione nel mese di aprile, dopo i deludenti risultati del primo trimestre. L’ondata di cambiamenti di gestione avrà effetto il 1° luglio; la società sarà riorganizzata attorno a due business unit dedicate al networking, una per i prodotti e una per i servizi, e due unità dedicate al cloud, anche in questo caso una per i prodotti e una per servizi. Ericsson punta anche a centralizzare i team di vendita, per arrivare a una organizzazione “più snella e più adatta allo scopo”, ha detto Vestberg.

La situazione in Italia

Il piano di riduzione del personale tocca anche il nostro Paese. Negli ultimi giorni i dipendenti Ericsson hanno protestato per gli annunciati 137 tagli presso la sede del parco tecnologico degli Erzelli, in provincia di Genova, entro il 2017. L’amministrazione comunale del capoluogo ligure si è fatta carico della situazione e ha ottenuto un incontro con il Ministero dello Sviluppo Economico per il prossimo 22 giugno per affrontare la crisi Ericsson.