Grazie al cloud Microsoft ha chiuso positivamente il trimestre, che ha registrato luci e ombre. Il fatturato, pari a 20,4 miliardi di dollari, è sceso più del 12 per cento rispetto all’anno precedente, anche se i profitti, pari a 4,62 miliardi di dollari, sono cresciuti di quasi il 2 per cento.

Come altre aziende, Microsoft ha indicato gli sfavorevoli tassi di cambio, che hanno avuto un marcato effetto su alcune delle metriche chiave dell’azienda. Per esempio, il fatturato dei prodotti commerciali Office e dei servizi cloud è sceso del 2 per cento, ma è cresciuto del 5 per cento se valutato su una base di “moneta costante”, una metrica introdotta per smussare l’impatto delle fluttuazioni valutarie.

Un altro problema per Microsoft è stato il suo segmento “More Personal Computing”, che comprende le licenze di Windows e i telefoni. I ricavi di tale segmento sono scesi del 17 per cento a 9,38 miliardi di dollari. Anche qui si è risentito dell’impatto della valuta, ma le vendite hardware dei telefoni, scese del 58 per cento anno su anno, hanno colpito duramente la divisione. Questo riflette la ridotta attenzione della società per il segmento telefoni. All’inizio di quest’anno, Microsoft ha annunciato che stava tagliando 7.800 posti di lavoro, soprattutto nella divisione dedicata alla produzione di telefoni.

Le vendite di licenze Windows, sia ai produttori di computer che gli accordi di licenza di volume, sono diminuite in tutto l’anno, riflettendo il rallentamento del mercato PC.

Tuttavia, anche i ricavi della divisione Surface sono rallentati, attestandosi a soli 672 milioni di dollari rispetto ai 908 milioni di dollari di un anno prima, quando i clienti hanno accolto con entusiasmo il nuovo Surface Pro 3. Le vendite di Surface probabilmente sono state smorzate in attesa dei nuovi tablet Surface Pro 4 e del Surface Book, annunciati il 6 ottobre.

Il segmento cloud della società, che comprende le entrate provenienti dalla piattaforma cloud Azure, il software Windows Server e la divisione Enterprise Services, è stato la star del trimestre. Questo segmento è cresciuto dell’8 per cento anno su anno, grazie alla crescita di Azure e dei prodotti premium server. L’utilizzo di Microsoft Azure è più che raddoppiato anno su anno: un buon segno per le ambizioni della società come fornitore di piattaforme cloud.

Buone notizie anche per Office 365. La base degli abbonati è cresciuta in entrambi i mercati consumer e business. In questo momento, l’azienda conta 18 milioni di abbonati consumer alla sua offerta di produttività come software-as-a-service, e ha dichiarato che le licenze business di Office 365 sono cresciute anno su anno del 66 per cento. Una cifra ben al di sotto del 96 per cento di crescita registrato lo scorso anno, ma la crescita è venuta da una base molto più piccola.

L’azienda ha comunque superato le aspettative di Wall Street, e il prezzo delle sue azioni è cresciuto di oltre il 6 per cento nel trading after hours.

Microsoft prevede che il trimestre in corso avrà un andamento simile a quello appena concluso. Si attende minori ricavi nei segmenti della produttività e del personal computing, e un fatturato ancora in crescita nel settore cloud. La previsione è in linea con l’andamento del mercato dei PC, che dovrebbe mantenere la contrazione. Sono inoltre previste in calo le vendite di smartphone, in seguito al cambiamento della strategia e degli obiettivi della società.