Nel 2017 l’Italia ha cambiato passo nell’attuazione della sua Agenda Digitale. Ha redatto, tra le altre cose, un Piano Triennale che indirizza in modo chiaro la trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione, ha proseguito a pieno ritmo con il Piano Banda Ultra Larga e il Piano Industria 4.0 sostiene con successo la digitalizzazione delle imprese.

Tutte queste azioni dovrebbero migliorare il posizionamento del nostro Paese nei Digital Maturity Indexes, il sistema di 118 indicatori sviluppato dall’Osservatorio Agenda Digitale per misurare con maggior precisione del DESI il livello di digitalizzazione dei Paesi europei. Ma negli ultimi dati disponibili, relativi al 2016, l’Italia è solo 25esima su 28 Paesi europei per sforzi fatti nell’attuazione della propria Agenda Digitale (stesso risultato del 2015) e appena 24esima per risultati raggiunti.

“Questi numeri non stupiscono. Anni di miopia e mancati investimenti avevano creato una situazione critica che, nonostante l’impegno degli ultimi tre anni, non si poteva ribaltare in poco tempo. Siamo indietro nel livello di digitalizzazione, ma stiamo riducendo i gap con i Paesi a noi simili per caratteristiche dimensionali e socioeconomiche come Francia, Germania, Polonia, Regno Unito e Spagna” ha affermato Alessandro Perego, Direttore scientifico degli Osservatori Digital Innovation.

Sono alcuni dei risultati della ricerca dell’Osservatorio Agenda Digitale della School of Managament del Politecnico di Milano basata su un’analisi empirica che ha coinvolto oltre 250 attori tra referenti del mondo delle istituzioni, della Politica, della PA e delle imprese.

digitalizzazione

Scorrendo gli indicatori del DMI, l’Italia presenta risultati ancora insufficienti nelle infrastrutture per la digitalizzazione, con un punteggio di 0,47 contro una media europea di 0,54: tra i vari risultati, solo il 7% di abitazioni italiane ha una connessione oltre i 30 Mbps (quart’ultimi in Europa) e solo il 2% una connessione a 100 Mbps (sempre quart’ultimi), anche se siamo sopra la media per diffusione di banda larga mobile (85% contro 84%).

Scarsi i risultati nella digitalizzazione della PA, in cui l’Italia registra un punteggio di 0,42 contro la media europea del 0,51: si riducono gli utenti dei servizi eGov, migliorano gli Open Data, soffre la sanità digitale. E non è ancora sufficiente la digitalizzazione delle imprese, con un punteggio di 0,22 contro la media europea dello 0,28: solo il 71% delle imprese italiane ha un sito web, contro la media europea del 77, solo l’8% effettua vendite online per almeno l’1% del fatturato, contro il 18% della media europea.

Il maggiore gap si sconta però nella cittadinanza digitale, con un punteggio di 0,38 contro una media europea di 0,48. Gli italiani infatti utilizzano poco la rete per prendere parte a consultazioni civiche o politiche (6% contro 7%), fare corsi di formazione (5% contro 7%), cercare opportunità di lavoro (12% contro 17%) ed informazioni su prodotti e servizi prima dell’acquisto (poco più di un terzo dei consumatori italiani si informa online, contro la media europea del 65%).