Cisco entra in un mercato caldo, quello della containerizzazione, con l’acquisizione di Container X. La startup è specializzata in tecnologia di container virtuali e, come spiega sul suo sito, offre una piattaforma che è “progettata per le aziende IT e può essere gestita con la stessa semplicità di VMware vSphere o Microsoft HyperV”.

Molti nostri clienti stanno iniziando a utilizzare i container per realizzare, distribuire e gestire applicazioni native per il cloud”, ha sottolineato in un post Rob Salvagno, Vice President of corporate business development di Cisco. “I container rappresentano un modo semplice e flessibile per sviluppare, testare, distribuire e spostare le applicazioni in diversi ambienti, tra cui cloud pubblici, privati e ibridi”.

Questa acquisizione è il primo passo di Cisco nel segmento della tecnologia di containerizzazione, nel quale sono già attivi player consolidati come Red Hat, IBM, Amazon Web Services, Docker Microsoft e VMware. Nel settore operano anche diverse startup, tra le quali PortWorx.

Cisco ha dichiarato che utilizzerà la tecnologia di ContainerX per sviluppare uno stack completo nativo per il cloud. Il team di CointainerX si unirà al Cloud Platform & Services Group di Cisco, guidato dal vice presidente Kip Compton.

L’acquisizione di Container X è la sesta fatta da Cisco dall’inizio dell’anno e la 16esima dalla nomina di Chuck Robbins come CEO, avvenuta circa un anno fa. Recentemente Cisco ha acquisito il provider di soluzioni di sicurezza CloudLock per 293 milioni di dollari, e le nelle aree sicurezza e/o software cloud.

L’operazione arriva a poca distanza dall’annuncio di Cisco di una riorganizzazione interna che comporterà 5.500 tagli di personale e più investimenti in settori chiave quali sicurezza, IoT, collaborazione, dati center di nuova generazione e cloud.