Apple ha registrato grandi numeri per il trimestre che si è concluso il 26 dicembre: un profitto di 18,4 miliardi di dollari su un fatturato di 75,9 miliardi di dollari. L’azienda ha venduto 74,8 milioni di iPhone, poco meno dei 75 milioni previsti con il lancio dei nuovi iPhone 6s e 6s. Il primo quadrimestre di Apple è, in assoluto, il più profittevole registrato da qualsiasi azienda.

Ma c’è un problema: le vendite di iPhone non potranno crescere per sempre. Attualmente stanno ancora crescendo, ma ad un ritmo più lento rispetto al passato. La Mela prevede un calo del fatturato nel trimestre in corso, che si chiuderà a marzo. Le entrate previste sono tra i 50 miliardi e i 53 miliardi di dollari, contro i 58 miliardi di dollari del secondo trimestre dello scorso anno.

La società ha venduto 16,1 milioni di iPad nel primo trimestre, con un calo del 21 per cento anno su anno.

Anche le vendite di Mac sono calate, passando dai 5,5 milioni di unità venduti lo scorso anno a 5,3 milioni di quest’anno.

La categoria “altri prodotti”, che comprende l’Apple Watch, è andata bene: ha fruttato 4,3 milioni di dollari, contro i 2,6 milioni del primo trimestre 2015. Questo, ovviamente, non sarà sufficiente a compensare l’eventuale calo delle vendite di iPhone , ma promette bene, anche se “altri prodotti” include anche l’Apple TV e Beats.

Previsioni per il 2016

I risultati finanziari del primo trimestre di Apple era particolarmente attesi da analisti e investitori, non tanto per i numeri quanto per le indicazioni per il 2016. Ci si aspettava che Apple lasciasse trasparire un segno di rallentamento, e così è stato. E’ la prima volta che la società prevede un calo delle vendite di iPhone anno su anno.

Secondo alcuni report, Apple ha ridotto la produzione di iPhone e i suoi fornitori asiatici, come la società di chip TMSC e il produttore di lenti per le fotocamere Largan Precision, hanno rivisto le aspettative per i ricavi del Q2. Reuters ha riferito a gennaio che Apple attualmente fa ordini ai produttori di mese in mese, anziché mantenere lo standard di tre mesi.

Le dichiarazioni dei fornitori e il rallentamento economico della Cina sono preoccupanti per gli azionisti di Apple. Ieri, dopo l’annuncio dei risultati, le azioni della società sono scese del 25 per cento arrivando a 99,99 dollari, contro il massimo di 134,54 dollari dello corso febbraio.

Tim Cook aveva in precedenza dichiarato che i problemi della Cina non avrebbero mandato in tilt Apple. Il mercato cinese ha contribuito enormemente al successo dell’anno fiscale 2015, generando un fatturato di 58,7 miliardi di dollari, ovvero una crescita dell’84 per cento rispetto al trimestre precedente.