La società di investimenti statunitense Platinum Equity sarebbe in fase di trattativa con la conglomerata cinese HNA Group per acquisire il distributore ICT globale Ingram Micro per una cifra intorno ai 7 miliardi di dollari.

Lo riferisce Bloomberg News, che cita fonti secondo le quali i colloqui sarebbero in fase avanzata, l’esito positivo della trattativa non sarebbe scontato, e Ingram Micro avrebbe ricevuto manifestazioni di interesse anche da altri investitori. Nessuna delle parti in causa – Ingram Micro, Platinum Equity e HNA Group – ha rilasciato finora commenti sulla trattativa.

Platinum Equity ha sede centrale in California, come Ingram Micro. È nata nel 1995 e da allora ha completato oltre 250 acquisizioni. Attualmente gestisce un portafoglio di asset valutato 23 miliardi di dollari.

Ingram Micro è uno dei più grandi distributori ICT del mondo. Ha chiuso il più recente esercizio fiscale nel dicembre 2019, con un fatturato di 47,2 miliardi di dollari (-6% rispetto al 2018) e un utile netto di circa 500 milioni (+43%). Dal dicembre 2016 è controllata appunto dalla cinese HNA Group, che l’ha acquisita per circa 6 miliardi di dollari.

Da allora la società di distribuzione californiana è stata oggetto di voci di cessione già due volte. Nel 2018 secondo varie fonti HNA Group avrebbe ricevuto un’offerta da Apollo Global Management, fondo di private equity americano che successivamente ha invece acquisito un altro grande distributore ICT globale: Tech Data.

Nel 2019 invece Ingram Micro sarebbe stata sul punto di cedere una quota di controllo a un consorzio di investitori guidato dal fondo di private equity asiatico RRJ Capital per una cifra intorno ai 4 miliardi di dollari.

La volontà di HNA Group di cedere il distributore sarebbe dovuta, spiega Bloomberg, a una grave crisi di liquidità del gruppo, che è seguita con attenzione dallo stesso governo cinese, e che è dovuta alla difficoltà di finanziare le numerose acquisizioni degli ultimi anni, ed è stata ulteriormente aggravata dagli effetti della pandemia Covid-19.