Dedagroup e Zucchetti hanno annunciato un accordo che prevede l’acquisizione del 100% di Piteco – software house milanese specializzata in soluzioni di gestione della tesoreria – da parte di Zucchetti.

L’accordo, come spiega un comunicato, prevede anche l’acquisizione di Myrios, controllata di Piteco che si occupa di software di risk management e compliance, e l’avvio di una solida partnership industriale tra i due Gruppi che consentirà a Dedagroup e al suo Hub Finance di continuare a lavorare sinergicamente con Piteco e Myrios. L’altra società controllata da Piteco – RAD Informatica, specialista di software per la gestione del recupero crediti – passa invece sotto il diretto controllo di Dedagroup, che la integrerà nel suo Hub Finance di Gruppo.

La chiusura dell’acquisizione, soggetta a condizioni contrattuali usuali per operazioni di questo tipo, è prevista nelle prossime settimane.

I termini finanziari dell’accordo non sono stati precisati, ma per avere un’idea dell’ordine di grandezza, lo scorso giugno Limbo, società controllata di Dedagroup, ha lanciato un’OPA totalitaria sul 35,24% delle azioni di Piteco a un prezzo unitario di 11,25 euro, per richiedere il delisting dalla Borsa di Milano, dove Piteco era quotata dal 2015. L’operazione si è conclusa con successo e configura un valore teorico per Piteco di poco meno di 230 milioni di euro, non lontano dalla stima di oltre 250 milioni di euro riportata dal Sole 24 Ore.

Chi è Piteco

Piteco è nata nel 1980, e deve il suo nome al primo software che ha lanciato sul mercato, il sistema informativo di tesoreria PI.TE.CO. (PIanificazione TEsoreria Computerizzata).

Nel tempo ha aggiornato e ampliato la sua suite proprietaria di gestione della tesoreria e pianificazione finanziaria, affermandosi come fornitore di 650 imprese e gruppi nazionali e internazionali, e affiancando altre aree di business con altrettante acquisizioni: financial risk management (Myrios), recupero crediti (RAD Informatica), e digital payments (Juniper Payments), area quest’ultima da cui è poi uscita nel maggio 2022 cedendo il controllo di Juniper Payments all’americana PSCU.

Secondo i più recenti dati resi noti, nel 2021 Piteco ha fatturato 39 milioni di euro (in crescita annua del 58%) con Ebitda di 17,6 milioni, 160 dipendenti, sede centrale a Milano e altre 3 sedi in Italia, una negli USA e una in Svizzera.

Sul sito di Piteco sono citati clienti di tutti i settori, tra cui FAAC, ABB, Brembo, Diasorin, Molteni, Astaldi, Mapei, Herno, Guess Europe, Canali, Geox, Montenegro, Fratelli Carli, Lavazza, Carraro, Ariston Thermo, Reale Mutua, Costa Crociere, Italo, DeAgostini, Mondo Convenienza, Percassi, Unieuro, Datalogic, Humanitas, WindTre, Italtel, Iren.

Dedagroup e Zucchetti, due grandi gruppi nati dall’imprenditoria familiare italiana

L’operazione, sottolinea il comunicato, vede in campo due realtà che condividono molti tratti comuni basati su una matrice di imprenditoria familiare che ha generato grandi gruppi industriali.

Da un lato Dedagroup, che ha chiuso il 2021 con fatturato 290,5 milioni di euro (+15%), Ebitda consolidato in crescita del 38% a 38,8 milioni, Reddito operativo netto in crescita del 51% a 6,8 milioni, e un organico complessivo di 2170 persone. Dedagroup fa capo alla holding Lillo SpA della famiglia Podini, la quale aggregando anche il business della grande distribuzione, ha fatturato nel 2022 più di 3,6 miliardi di euro dando occupazione a oltre 10.000 persone.

Dall’altro il Gruppo Zucchetti, fondato e guidato dall’omonima famiglia lodigiana che, soprattutto negli ultimi anni, anche grazie a un gran numero di acquisizioni – tra cui Edisoftware, Axioma, Cybertec, CBA Informatica e Softwareuno INS, Tecnoteca – ha ampliato la copertura geografica anche all’estero, e ora è presente in 12 Paesi, con oltre 8 mila dipendenti e più di 700.000 clienti. Zucchetti come gruppo ha chiuso il 2021 con 1,3 miliardi di euro di ricavi, ebitda di 247 milioni e utile netto di 88,3 milioni.

La logica industriale dell’accordo

Nel comunicato, Zucchetti e Dedagroup forniscono alcuni dettagli sulla logica industriale dell’accordo. Con l’ingresso nel Gruppo Zucchetti, si legge, Piteco e Myrios potranno continuare il proprio percorso di crescita, e si aprirà loro la possibilità di contribuire ad ampliare il presidio del primo gruppo italiano del software sulle grandi Corporate. Un segmento quest’ultimo già molto servito da Zucchetti con le offerte di soluzioni HR, dimi  welfare aziendale, asset management, efficienza energetica, manufacturing e sistemi ERP.

Le soluzioni Piteco verranno integrate con gli altri software Zucchetti e, grazie all’ampiezza dell’offerta proposta, i clienti potranno beneficiare di un miglioramento complessivo in termini di digitalizzazione dei processi, ottimizzazione ed efficienza che l’insieme di più soluzioni combinate tra loro potrà generare.

Quanto a Dedagroup, l’intenzione come spiega il comunicato è di impiegare le risorse derivanti dalla cessione per finanziare nuove acquisizioni in linea con i propri progetti di crescita, proseguendo nello scouting delle eccellenze italiane del software e dei servizi ICT per continuare la strategia di aggregazione che accompagna la crescita organica.

Le dichiarazioni dei protagonisti

Il comunicato riporta infine anche le dichiarazioni di esponenti di primo piano delle tre realtà coinvolte.

“Il nostro obiettivo nelle acquisizioni è sempre di arricchire la nostra offerta con soluzioni innovative già conosciute e apprezzate dal mercato”, spiega Giorgio Mini, vicepresidente Zucchetti. “Le applicazioni di Piteco per la tesoreria aziendale e la pianificazione finanziaria, insieme a quelle della controllata Myrios per il risk management, sono complementari agli ERP e ad altre soluzioni del gruppo. Inoltre, data la tipologia di clienti di Piteco e Myrios, riteniamo che anche per loro si generino opportunità dalle sinergie con Zucchetti grazie a un’offerta integrata che darà loro accesso alle nostre soluzioni, come ad esempio quelle in cloud per la gestione del personale, per le quali siamo, da anni, leader di mercato. In merito al management delle società acquisite, andremo avanti in continuità con quello esistente che ha dimostrato negli anni, insieme a tutto il personale, grandi qualità professionali, sia dal punto di vista delle competenze informatiche che della conoscenza dei processi aziendali”.

“La rilevanza di Zucchetti ci ha fatto subito vedere l’opportunità di forte sviluppo che si sarebbe aperta per Piteco”, commenta Marco Podini, Presidente esecutivo di Dedagroup. “Abbiamo ritenuto giusto procedere con questa operazione, coerentemente alla missione che ci siamo dati di definire i migliori percorsi per le eccellenze del software italiano che abbiamo scelto nel tempo. Fedeli all’approccio di continuo reinvestimento nelle nostre aziende, insieme ai vertici di Dedagroup proseguiremo nello scouting delle più promettenti società italiane del software per continuare la strategia di aggregazione che accompagna la nostra crescita organica”.

“Nel 2023 ricorre il ventesimo anniversario della nascita di Piteco, vent’anni caratterizzati da una crescita continua su tutti i fronti: persone, funzionalità delle nostre piattaforme, posizionamento sul mercato, integrazioni generate da un’attività attenta di M&A, numeri e trasparenza anche grazie all’importante esperienza maturata con l’IPO nel 2015”, aggiunge Paolo Virenti, fondatore e CEO di Piteco. “Oggi la scelta del più grande gruppo tecnologico italiano di investire in Piteco non solo rappresenta per noi il riconoscimento di questa importante storia, ma sancisce l’inizio di un nuovo capitolo che scriveremo con grandissimo entusiasmo ed energia”.