La storia di Tag Manager Italia è un esempio sorprendente di innovazione italiana nel settore della digital analytics. Fondata da Matteo Zambon, Francesco Tommasi e Roberto Guiotto, l’azienda ha rapidamente guadagnato fama internazionale grazie alla sua eccellenza, che spazia dalla formazione alla consulenza, fino alla ricerca e sviluppo. Negli ultimi 12 mesi, ha ottenuto una serie di riconoscimenti oltre i confini italiani, consolidando la propria posizione come protagonista nel panorama globale dell’analisi dati. In questo senso, rappresenta una tappa particolarmente significativa il riconoscimento come Alpha tester per Google Analytics 4, lo strumento più usato per l’analisi dei dati.

Rilevanza internazionale

Gli impegni di Matteo Zambon come relatore tecnico a eventi internazionali come il Digital Analytics Summit ad Amsterdam e la SuperWeek a Budapest, il più importante evento mondiale sulla digital analytics, sottolineano poi la rilevanza globale di Tag Manager Italia. Il Golden Punchcard Prize ottenuto quest’anno ha ulteriormente amplificato la visibilità internazionale.

Il Quanties Award del 2022 quale top analytic educator, conferito dalla Digital Analytics Association, non solo ha riconosciuto gli sforzi di Tag Manager Italia nel campo della formazione, ma ha anche costituito una svolta per la rappresentanza italiana in questo settore.

Questi successi ci hanno aperto la strada a incarichi di consulenza internazionale, lasciando presagire un mercato promettente al di là dell’Italia – afferma Guiotto –. Proprio per questo, l’obiettivo per il prossimo anno ruota attorno all’avvio di iniziative internazionali. Tuttavia, nonostante stia gradualmente consolidando una prospettiva globale, l’attuale focus di mercato rimane principalmente in Italia”.

Formazione a tutto tondo

Attualmente, Tag Manager Italia si compone di 25 persone, comprendenti talenti interni ed esterni. Le iniziative si estendono a diverse aree, in particolare la formazione attraverso il blog TagManagerItalia.it, attivo dal 2015, dedicato a Google Analytics e alla digital analytics in generale: una risorsa gratuita, che inizialmente era mirata a diffondere conoscenze su Tag Manager. Il canale YouTube complementa questo sforzo, diversificando ultimamente i contenuti. Le nuove aggiunte di quest’anno includono webinar dal vivo, che hanno visto fino a 2.700 iscritti, e la creazione di una community che ha affrontato le questioni di legalità riguardo GDPR e Google Analytics, cercando di fare chiarezza in uno scenario ambiguo, “soprattutto quando Google Analytics è stato dichiarato fuorilegge dal garante per la privacy”.

La pubblicazione di manuali tecnici su Tag Manager e Google Analytics 4 a giugno 2022, “con l’obiettivo di colmare alcune lacune di competenze presenti nel settore”, ha portato alla vendita di oltre 2.000 copie. Più in generale, Tag Manager Italia intende avere un approccio proattivo nel tentativo di sopperire ai vuoti educativi che crea l’assenza in Italia di corsi universitari specificamente dedicati ai digital analyst.

In tal senso, “abbiamo istituito la principale comunità di digital analyst in Italiaafferma Tommasi –, riunita nei nostri gruppi Facebook, a cui proponiamo eventi sia gratuiti sia a pagamento. Questa comunità funge da serbatoio di talenti per le aziende alla ricerca di individui altamente qualificati nel campo della digital analytics”.

Oltre alle pubblicazioni, l’azienda gestisce un programma di membership, il Club Tag Manager Italia, che offre aggiornamenti mensili attraverso corsi video stand alone e webinar approfonditi. ”Abbiamo oltre 1000 abbonati: professionisti desiderosi di perfezionare le proprie competenze – precisa Zambon –. Ci sono individui provenienti da agenzie o marketing digitale, ostacolati dalla forte concorrenza e da piattaforme sempre più complesse come Facebook e Google, che li spingono a esplorare il crescente campo della digital analytics, guidati dalla crescente richiesta del mercato di professionisti competenti”.

Il valore della data collection

Tag Manager Italia suddivide i differenti aspetti della digital analytics in quattro aree: data collection, pianificazione architetturale, estrazione dati (affidata ai data scientist) e visualizzazione dei dati, evidenziando le loro distinzioni e intersezioni. “Noi ci rivolgiamo principalmente ai data analyst ovvero a chi si occupa della data collection”.

L’impegno dell’azienda nell’istruire le persone nel campo della digital analytics sottolinea una fondamentale necessità di mercato, destinata a crescere esponenzialmente con l’aumento della dipendenza da dati “puliti e utilizzabili” per le applicazioni, soprattutto quelle di intelligenza artificiale.

Gli investimenti in software proprietari come Tag Chef, progettato per migliorare la consulenza e automatizzare operazioni ripetitive mentre si conducono analisi di concorrenza, hanno rafforzato le iniziative di ricerca e sviluppo.

I servizi di consulenza hanno invece registrato un aumento dei clienti enterprise, collaborando con nomi rinomati come CNH Industrial Worldwide, Esprinet, Decathlon, FAI, IULM, Greenpeace e Save the Children, dimostrando così la versatilità dell’azienda attraverso vari settori.

Il percorso di Tag Manager Italia incarna l’evoluzione e il valore dell’esperienza italiana nel digital analytics, stabilendo nuovi parametri e preparando una comunità pronta a soddisfare le crescenti esigenze di un mondo guidato dai dati.