L’UE rafforzerà la cooperazione con il Giappone in materia di semiconduttori. Lo ha dichiarato ieri il commissario europeo per il mercato interno e i servizi Thierry Breton. Questo nuovo “blocco” di Paesi si sta muovendo per rafforzare il controllo su una tecnologia vitale per i settori della difesa, dell’elettronica e dell’automotive e per questo UE e Giappone collaboreranno per monitorare la catena di fornitura dei chip e facilitare lo scambio di ricercatori e ingegneri.

“Crediamo che sia estremamente importante proteggere la catena di approvvigionamento dei semiconduttori”, ha dichiarato Breton a Tokyo, dove si è recato per discutere con il governo giapponese e le aziende giapponesi di cooperazione per chip e l’intelligenza artificiale.

Il Giappone sta offrendo importanti sussidi per rivitalizzare l’industria dei chip, nella quale mantiene un vantaggio in termini di materiali e attrezzature pur avendo perso recentemente quote di mercato a livello globale. Solo la scorsa settimana un fondo sostenuto dal governo giapponese ha acquisito per 6,4 miliardi di dollari JSR Corp (produttore di composti vitali per la produzione di semiconduttori) per promuovere il consolidamento del settore.

Il Giappone sta inoltre sostenendo Rapidus, una società di produzione di semiconduttori di nuova costituzione con obiettivi piuttosto ambiziosi (vorrebbe portare per prima in Giappone la produzione di semiconduttori a 2 nm), che l’hanno resa un attore significativo nello spazio dei chip in soli quattro anni. “Penso che sia un’iniziativa davvero importante e che vada nella giusta direzione”, ha detto Breton a proposito di Rapdius.

CHIP-CATANIA

Il rafforzamento della cooperazione tra l’UE e il Giappone avviene nel momento in cui il nuovo blocco si sta impegnando a ridurre la propria dipendenza dalla Cina, che mira ad aumentare le proprie capacità nelle tecnologie di fascia alta come i chip. Nell’ambito dei primi colloqui ministeriali del partenariato digitale UE-Giappone, Breton ha incontrato anche il Ministro giapponese per gli Affari Digitali Taro Kono, il Ministro degli Affari Interni e delle Comunicazioni Takeaki Matsmoto e il Ministro di Stato per l’Economia, il Commercio e l’Industria Fusae Ota.

In una dichiarazione congiunta, Breton e i ministri giapponesi hanno concordato di cooperare anche sulla connettività via cavo sottomarina, sui semiconduttori e sulla sicurezza informatica e in altre aree dell’economia digitale. In una successiva conferenza stampa, Breton ha dichiarato che gran parte della discussione ha riguardato l’intelligenza artificiale, concludendo che nella prima metà del prossimo anno si terrà un ulteriore ciclo di colloqui a Bruxelles.

E sempre parlando di chip, il nostro governo sta accelera sul Chips Act italiano. Il ministro delle Imprese e made in Italy, Adolfo Urso, ha infatti parlato di una possibile deadline di presentazione del provvedimento prima della pausa estiva, più precisamente nei primi giorni di agosto. “Presenteremo il ddl sulla microelettronica che definirà il Piano Nazionale italiano, in similitudine al Chips act europeo, per fare dell’Italia il paese ideale in cui investire sull’economia digitale e la tecnologia green”, ha dichiarato ieri il ministro intervenendo all’assemblea di UCIMU.