Satispay Dalmasso Bending Spoons Ferrari 3

Alberto Dalmasso, CEO di Satispay, e Luca Ferrari, CEO di Bending Spoons

Le startup italiane fanno notoriamente molta più fatica di quelle di altri paesi a rendersi visibili presso gli investitori internazionali, per cui fanno notizia i maxi-finanziamenti – entrambi superiori ai 300 milioni di dollari – ottenuti in questi giorni da due delle più note startup italiane: Bending Spoons e Satispay, che con questo round è addirittura diventata un unicorno.

Cominciamo proprio da Satispay, che ha appunto annunciato ieri di avere raggiunto lo status di “unicorno”, cioè di avere superato il miliardo di dollari di valutazione: un risultato rarissimo tra le startup italiane, che finora era stato ottenuto solo da Yoox e Scalapay.

Il traguardo è stato raggiunto grazie a un nuovo round di finanziamenti per 320 milioni di euro, condotto dal venture capital Addison, basato a New York, e partecipato anche dai fondi Greyhound Capital (che già aveva investito in Satispay nel 2018), Coatue Management, Lightrock, dalla conglomerata tecnologica Block (già Square, fondata da Jack Dorsey), da Mediolanum Gestione Fondi (unica realtà italiana in questo round), e dal colosso tecnologico cinese Tencent.

“Questo è un momento importante, perché ci permette di accelerare la nostra missione: diventare il super network europeo per i pagamenti digitali, semplificando i pagamenti delle persone e supportando i commercianti con soluzioni convenienti e indipendenti dalle carte di credito”, si legge sul profilo Linkedin della società.

Satispay è stata fondata nel 2013 a Cuneo da Alberto Dalmasso (tuttora CEO), Dario Brignone e Samuele Pinta. Oggi conta circa 3 milioni di clienti e 200mila esercizi commerciali attivi. Nel 2021 ha toccato il miliardo di euro di volumi processati, gestendo 2 milioni di operazioni di pagamento alla settimana.

Secondo il recente Osservatorio Pagamenti Digitali del Politecnico di Milano – che ha rilevato una crescita di questo mercato del 22% in Italia, per un volume di 327 miliardi – la piattaforma Satispay ha gestito nel nostro paese un pagamento mobile su 3 nel primo semestre 2021, e il 70% dei pagamenti in-store non-NFC nell’intero 2021.

Con il round appena concluso, i fondi che Satispay ha raccolto in totale sul mercato finanziario sono saliti a 466,5 milioni di dollari. La nuova maxi iniezione di risorse, a quanto riportato da varie fonti di stampa, sarà investita da Satispay nel raddoppio dell’organico (attualmente di 300 persone), nell’acquisizione di altre startup (per esempio nei programmi fedeltà), e nell’espansione all’estero, in altri paesi europei oltre a quelli dove è già presente (Germania, Francia, Lussemburgo), con l’obiettivo di accelerare l’aumento della base clienti. La società intende restare focalizzata sui pagamenti, ma ampliando il targe, con nuovi servizi per i minorenni e per le aziende (welfare).

Bending Spoons, investono le celebrità: a Fedez, Agassi e Diego Piacentini si aggiunge Ryan Reynolds

Passando a Bending Spoons, l’altro ieri ha annunciato l’ottenimento di un round di 340 milioni di dollari da alcuni investitori internazionali, tra cui Maximum Effort Holdings, dell’attore e imprenditore Ryan Reynolds, e poi Creator Partners (fondata da Kerry Trainor, ex CEO di Vimeo e SoundCloud), Banco BPM, Intesa Sanpaolo, “e altri nomi primari dei settori tecnologia, business, media, entertainment e sport”.

Fondata anch’essa nel 2013, Bending Spoons ha sede a Milano e sviluppa mobile app, oltre a fornire tool di sviluppo agli sviluppatori. Vanta 500 milioni di download – con successi internazionali come Splice, un video editor, e Remini, un’app che utilizza l’AI per riparare immagini vecchie e rovinate – e oltre 90 milioni di content creator e sviluppatori attivi al mese. Un paio d’anni fa è stata incaricata dal Ministero della Salute italiano dello sviluppo di Immuni, l’app per il monitoraggio della pandemia Covid-19 (ne abbiamo parlato qui).

“La nostra missione è ottenere impatti positivi duraturi sui nostri clienti, dipendenti (circa 350, Bending Spoons è nelle classifiche Best Workplaces 2022 sia per l’Italia che per l’Europa), e sulla società, e costruire strumenti che aiutano gli sviluppatori a creare contenuti che raggiungono miliardi di persone ogni mese è un importante passo in questa direzione”, dichiara in un comunicato Luca Ferrari, CEO e co-fondatore di Bending Spoons.

“Sono entusiasta di quello che Bending Spoons sta costruendo nella creator economy”, aggiunge nella nota Ryan Reynolds. “Mi hanno talmente colpito che ho dovuto investire in loro”.

Secondo varie fonti di stampa, nell’azionariato di Bending Spoons erano già presenti H14, che fa capo a tre figli di Berlusconi, Tamburi Investment Partners, Nuo Capital e Cherry Bay Capital, Red Circle Investments di Renzo Rosso (fondatore di Diesel), nonché il cantante Fedez, l’ex tennista Andre Agassi, Eric Schmidt (ex numero uno di Google), e Diego Piacentini, già vice president di Apple e Amazon, e Commissario Straordinario per l’attuazione dell’Agenda Digitale per il Governo italiano.

Ma in gran parte finora l’azienda si era auto-finanziata, arrivando a superare nel 2021 i 100 milioni di dollari di fatturato: questa è la prima volta che ricorre agli investitori finanziari per un importo così alto. Importo che servirà, precisa Bending Spoons nel comunicato, per rendere ancora più innovativo lo sviluppo prodotti, espandere l’impegno sul marketing, e finanziare nuove acquisizioni.