“Quando comprate una soluzione SAP in cloud – che sia ERP, supply chain, finance, HR – avete già a disposizione centinaia di funzioni di generative AI integrate: decine di migliaia di clienti le usano ogni giorno. Vi stiamo chiedendo di migrare al cloud perché per SAP è l’unico modo di fornire e aggiornare continuamente le funzionalità su larga scala, comprese quelle di AI”.

Scott Russell, Chief Revenue Officer e membro dell'Executive Board di SAP SE

Scott Russell, Chief Revenue Officer e membro dell’Executive Board di SAP SE

Così Scott Russell, Chief Revenue Officer di SAP, ha riassunto il principale messaggio dell’edizione 2024 del SAP Executive Summit di Cernobbio: un unicum per SAP, ha sottolineato Russell: “In nessun altro paese abbiamo eventi per business leader in cui si parla di temi economici, politici e sociali“.

Questa edizione, arrivata a 18 partner sponsor (vedi immagine d’apertura), ha riunito un centinaio di top manager di grandi aziende ed enti pubblici italiani clienti di SAP, ed è stato incentrato ovviamente sull’Artificial Intelligence (AI), ovvero sull’approccio all’AI di SAP, definito relevant, reliable e responsible.

Carla Masperi, AD di SAP Italia Cernobbio 2024

Carla Masperi, AD di SAP Italia

“Relevant perché l’AI deve conoscere il contesto in cui si muove l’azienda e i suoi processi”, ha spiegato Carla Masperi, AD di SAP Italia, aprendo l’evento.

“Reliable perché deve dare risposte precise e di qualità, non può sbagliare e avere “allucinazioni”. E Responsible perché deve essere coerente con la policy SAP per l’etica dell’AI”.

I tre livelli dell’AI di SAP

Dal punto di vista tecnologico, ha detto Russell, l’AI di SAP ha un’architettura a tre livelli. Il primo è Joule, assistente di genAI in linguaggio naturale. Il secondo è formato appunto dalle funzioni AI integrate nell’intera offerta: Cloud ERP, Supply Chain Management, HCM, CRM, Spend Management e Business Technology Platform (BTP).

Il terzo è l’AI Foundation, la “cassetta degli attrezzi” di SAP per lo sviluppo e la gestione dell’AI, che comprende servizi AI già pronti, strumenti di gestione della genAI e dei workload AI, generazione di codice automatica basata su genAI, dati e contesti di business, e foundational model.

“Con questa piattaforma si può alimentare in sicurezza l’AI con i dati della vostra azienda e sviluppare con richieste in linguaggio naturale senza scrivere codice, si possono usare i LLM più diffusi, specializzati sui vari contesti di business con dati SAP anonimizzati che già 25mila clienti ci hanno permesso di usare, o creare foundation model proprietari”, ha detto Russell.

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Il nuovo team Customer Services & Delivery

L’AI è anche un’occasione unica secondo SAP per aumentare il tasso di utilizzo delle sue soluzioni. Per questo pochi giorni fa ha creato il nuovo team Customer Services & Delivery, affidato al membro dell’Executive Board Thomas Saueressig.

“Quando l’uso del software è basso e le aspettative sulla digitalizzazione sono alte, la delusione è garantita: vogliamo annullare questo gap”, ha detto Saueressig alla presentazione del team, il cui obiettivo, ha precisato Russell a Cernobbio, “è massimizzare l’adozione delle tecnologie da parte dei clienti attraverso un mix fortemente integrato di expertise tecnologica, customer care, e automazione dell’adozione”.

Gli esperti: AI, le opportunità per l’Italia e i rischi classificati dall’AI Act

Come è tradizione del SAP Executive Summit, vari esperti hanno spiegato lo scenario macroeconomico che stiamo vivendo. Tra questi l’economista Carlo Cottarelli e Dino Pedreschi, docente di Informatica all’Università di Pisa e Direttore dello spoke “Human-centered AI” del progetto FAIR.

“Nel medio lungo periodo per l’economia italiana è decisivo far crescere la produttività, e qui le tecnologie possono aiutare: dal 1920 al 1970 negli USA l’hanno fatta crescere del 2% annuo” , ha detto Cottarelli. “Ma oggi siamo allo 0,4%: finora l’AI non ha avuto grandi impatti, c’è sempre ritardo tra sviluppo tecnologico e applicazione concreta. Però serve investire nella ricerca, e qui nell’AI si sta scavando un solco tra USA che innova su strumenti e soluzioni, ed Europa che investe soprattutto in applicazioni”.

“La GenAI ha rivoluzionato la scena, ha imparato a parlare, scrivere, cantare programmare, con contenuti sempre più plausibilmente umani, ma porta con sé molte trappole”, ha detto Pedreschi: “Bias, carenze di diversità e trasparenza, facilità di manipolazione, difficoltà di distinguere tra contenuti AI e umani”.

E qui si innesta l’AI Act dell’Unione Europea, a cui il Direttore di “Human-centered AI”. ha contribuito con un paper che chiedeva meccanismi di esplicitazione dei contenuti generati o manipolati dall’AI: meccanismi che ora fanno parte della normativa. “L’AI Act è stato un lungo parto, ma si basa su un’idea solida: classificare i gradi di rischio dell’uso dell’AI e imporre azioni proporzionate per gestirli. Le buone leggi servono a dare spazi di manovra alle industrie e contrastare monopoli, anche se normare non basta senza una politica industriale”.

L’Ai negli utenti italiani: Hera, Campari, Mondadori Retail e Bracco

Il momento delle esperienze degli utenti italiani di SAP con l’AI è stato poi introdotto da Emmanuel Raptopoulos, già country manager di SAP in Italia e da poco Presidente di SAP EMEA.

sap executive summit 2024 cernobbio“Abbiamo già diverse applicazioni di AI”, ha detto Orazio Iacono, CEO del Gruppo Hera. ”Ogni giorno l’AI elabora 40 milioni di record sullo stato delle nostre infrastrutture per prioritizzare gli interventi, ma la usiamo anche nel marketing per personalizzare i servizi, e per migliorare la qualità della raccolta differenziata con il riconoscimento immagini”.

“Per noi è molto importante produrre dove c’è domanda, e con l’AI le previsioni sono più precise di almeno il 3%”, ha detto Paolo Marchesini, CFO e COO di Campari Group. “L’obiettivo è raffinare sempre più questa capacità per pianificare meglio, incrociando dati interni e dati esterni come le previsioni meteo e la presenza di eventi nelle varie zone geografiche”.

Anche Mondadori Retail, ha detto il CEO Carmine Perna, usa l’AI per prevedere la domanda: “Con una rete di 500 librerie sul territorio e 65-70mila nuovi titoli che escono ogni anno, è fondamentale conoscere bene i clienti, cosa, dove e quando comprano: finora abbiamo ridotto quasi di un terzo la movimentazione di merci, e ridotto le referenze in negozio pur aumentando le vendite”.

“Nella Sanità di AI si parla da tempo, nel nostro campo soprattutto per il supporto alla diagnosi, ma finora c’era scetticismo di medici e pazienti”, ha detto Andrea Provini, Global CIO di Bracco. “L’IA generativa ha rovesciato la situazione, nei centri senza forte specializzazione ha aumentato a due cifre l’accuratezza delle diagnosi grazie alle immagini, creando fiducia nel paziente”.

I premi a Ferrovie dello Stato e Ducati

Infine a Cernobbio sono stati assegnati i SAP Innovation Award 2024 a Ferrovie dello Stato Italiane-FSTechnology, e a Ducati Motor Holding.

FSTechnology è stata premiata, spiega la motivazione, per il percorso di trasformazione digitale basato su RISE with SAP e SAP BTP a supporto di una strategia data-driven per valorizzare l’enorme patrimonio informativo aziendale. Ducati ha invece ricevuto il riconoscimento per l’avvio di una completa trasformazione digitale dei processi per rispondere in modo esaustivo alle richieste dei clienti, attraverso l’evoluzione dell’ambiente applicativo business critical con RISE with SAP e altre soluzioni SAP.