Le più recenti evoluzioni nel mercato del cloud computing mettono in luce una competizione sempre più serrata tra i principali attori tecnologici, dove spiccano Oracle, Google Cloud e il confronto tra Amazon Web Services (AWS), Microsoft Azure e Google Cloud. Questi leader del settore stanno vivificando il settore grazie a strategie aggressive e investimenti ingenti, soprattutto in ambito IA, che spingono la crescita dei ricavi e ridefiniscono il panorama competitivo.

Oracle ha recentemente sorpreso il mercato con una previsione di ricavi da cloud infrastructure che supereranno quota 500 miliardi di dollari. Questo balzo è accompagnato da una crescita vertiginosa del backlog di ordini, ovvero i ricavi prenotati ma non ancora riconosciuti, che nel primo trimestre fiscale ha raggiunto i 455 miliardi di dollari, con una crescita del 359% anno su anno.

Il CEO Safra Catz ha anticipato che questa cifra salirà ulteriormente, alimentata da una domanda crescente per servizi cloud competitivi in termini di costi, soprattutto focalizzati sull’IA. Oracle si posiziona così come un protagonista in grado di integrare soluzioni di IA avanzate nei propri servizi cloud, facilitando l’interconnessione tra database e LLM disponibili esclusivamente sulla sua infrastruttura cloud. Questa strategia ha già generato un incremento significativo del valore azionario, con guadagni del 31% registrati di recente nel mercato di Francoforte e una crescita del 107% nel corso dell’anno per le azioni Oracle.

Parallelamente, Google Cloud prevede un aumento di almeno 58 miliardi di dollari di ricavi nei prossimi due anni, guidato da un robusto portafoglio ordini non ancora riconosciuti di circa 106 miliardi di dollari. Il CEO Thomas Kurian ha sottolineato come oltre la metà di questo backlog si trasformerà in ricavi entro due anni, un indicatore della solidità della domanda di soluzioni cloud AI-driven.

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Google Cloud ha superato da poco la soglia di 50 miliardi di dollari di ricavi annui, con una crescita trimestrale del 32% e una base clienti in forte espansione che include nove dei dieci più grandi laboratori di IA al mondo, tra cui OpenAI e Anthropic. L’azienda sta inoltre aumentando i propri investimenti in infrastrutture IA con oltre 75 miliardi di dollari stanziati per il 2025 e punta su piattaforme IA come Vertex AI e Agentspace, molto orientate a supportare soluzioni autonome e adattive per settori altamente specializzati come quello finanziario. A ciò si aggiunge una strategia volta a sfruttare il mercato emergente dell’IA agentica, che secondo Google potrebbe raggiungere un valore complessivo globale di un trilione di dollari tra il 2035 e il 2040.

Nel confronto fra i colossi del cloud, AWS mantiene tuttora la leadership nella quota di mercato globale con circa il 30%, ma i risultati trimestrali riflettono una crescita più contenuta rispetto ai concorrenti con un aumento anno su anno del 17,5% nei ricavi, inferiore rispetto al 39% di Microsoft Azure e al 32% di Google Cloud. AWS ha registrato ricavi per 30,9 miliardi di dollari e un utile operativo di 10,2 miliardi di dollari, ma sta affrontando limiti di capacità che impediscono di soddisfare tutte le richieste di clienti, nonostante un backlog di ordini consistente stimato intorno ai 195 miliardi di dollari. Il rallentamento della crescita e le pressioni sugli investimenti per mantenere la leadership tecnologica, in particolare nello sviluppo dei propri chip IA Trainium, alimentano incertezze tra gli analisti riguardo al ritorno sugli investimenti e sulla capacità di innovazione sostenuta di AWS.

Microsoft, invece, rappresenta il concorrente più agguerrito nella sfida con AWS, grazie a una crescita del 26% nel segmento Intelligent Cloud e di ben il 39% per i servizi Azure specifici AI. Con 29,9 miliardi di dollari di ricavi nel trimestre e un utile operativo di 12,1 miliardi, Microsoft beneficia di un ecosistema di prodotti cloud integrati con le proprie soluzioni IA, ottenendo risultati particolarmente promettenti nei carichi di lavoro IA. La sua strategia sembra più focalizzata sull’offrire un ambiente di cloud ibrido e AI combinato che sta ricevendo ottima accoglienza nel mercato, riflettendo in una differenziazione rispetto alle offerte più tradizionali di AWS.

In questo scenario complesso, emerge un mercato in cui la competizione non è solo sui ricavi di breve termine, bensì anche sulla capacità di attrarre investimenti massicci in infrastrutture IA, integrare piattaforme tecnologiche e garantire una pipeline di contratti a lungo termine che possa sostenere una crescita solida e durevole. Oracle, Google Cloud e Microsoft stanno investendo miliardi per costruire un futuro dominato dall’IA nel cloud, un segmento di mercato in cui stanno cercando con diverse strategie di consolidarsi o guadagnare terreno, mentre AWS, pur mantenendo la supremazia numerica, deve confrontarsi con la crescente aggressività e innovazione dei concorrenti.