L’IA fa raddoppiare il prezzo delle memorie RAM, con impatti sulla catena di fornitura

Con la corsa globale all’IA che sta mettendo sotto pressione le scorte di memorie NAND e DRAM, era solo questione di tempo prima che gli effetti arrivassero anche al mercato consumer. Oggi quella previsione si è avverata e secondo un’analisi di PCPartPicker i prezzi della RAM hanno registrato aumenti superiori al 100% negli ultimi mesi e al 170% su base annua, colpendo in pieno appassionati, assemblatori e semplici utenti PC.
Fino a poco tempo fa, l’impennata dei prezzi era circoscritta al settore enterprise, dove la domanda di memoria ad alte prestazioni (soprattutto HBM e DRAM per server AI) aveva già fatto lievitare i costi. Ora, però, la carenza sta avendo effetti a catena anche nel mercato consumer. Segnalazioni su Reddit di simili aumenti arrivano un po’ da tutto il mondo (Germania, USA, Canada) e non si limitano ai piccoli tagli di memoria.
Secondo PCPartPicker, i kit DDR5-6000 da 32GB dei principali brand come Corsair, G.Skill e Patriot hanno visto un’impennata verticale dei prezzi a partire da settembre. Le versioni DDR5-5600, DDR5-5200 e DDR5-4800 seguono lo stesso andamento e anche la DDR4, pur con una crescita meno marcata, mostra un trend in salita costante.
La situazione sta peggiorando a livello globale. In India, ad esempio, una singola scheda DDR5 da 16GB ha più che raddoppiato il prezzo in pochi mesi. E non è solo il mercato DIY (Do It Yourself) a soffrire, visto che anche i produttori di mini PC stanno subendo le conseguenze. Minisforum ha recentemente annunciato un aumento dei prezzi su tutti i modelli che includono SSD e DRAM, citando “un incremento significativo dei costi complessivi dei componenti”.
Le cause di questa impennata dei prezzi sono chiare. Il settore IA sta drenando l’intera catena di approvvigionamento della memoria, con la domanda di chip HBM e DRAM per server e GPU AI che ha raggiunto livelli record, spingendo i produttori come Samsung, Micron e SK Hynix a destinare gran parte della produzione al mercato enterprise. Questo lascia pochissimo margine per i canali consumer, dove le scorte si riducono rapidamente e i prezzi salgono di conseguenza.
Secondo il CEO di Phison, uno dei principali produttori di controller per SSD, la carenza di NAND potrebbe durare addirittura un decennio. Una previsione che, se confermata, lascerebbe il mercato in una condizione di cronica scarsità di memoria, con effetti diretti su tutti i segmenti dell’hardware (dai notebook ai PC da gaming, fino ai server domestici).
Il rischio, a questo punto, è che l’hardware per utenti finali torni a essere un bene di lusso. Se la domanda continuerà a superare l’offerta e le fabbriche non riusciranno ad aumentare la capacità produttiva, l’assemblaggio di un PC performante diventerà sempre più costoso, forse anche insostenibile per molti appassionati.
(Immagine in apertura: Shutterstock)

