Dopo aver annunciato un forte declino (-32%) del fatturato nel quarto trimestre 2022, Intel sta mettendo in atto una serie di misure per affrontare un 2023 che – almeno nella prima parte – non sembra promettere un ritorno alla crescita. Il CEO Gelsinger ha infatti detto che l’andamento del trimestre in corso per ora è inferiore alle attese.

Una delle misure, non molto frequente nella Silicon Valley, è il taglio delle paghe del personale e dei manager (compresi gli executive). Rispondendo a indiscrezioni dei media su questo punto, Intel ha confermato che per affrontare le difficili condizioni macro-economiche e ridurre i costi dell’azienda ha introdotto diversi aggiustamenti nei programmi di remunerazione, gratifiche e bonus dei dipendenti.

“Questi cambiamenti ci aiuteranno a supportare gli investimenti e tutto il personale necessario per accelerare la nostra trasformazione e realizzare la nostra strategia di lungo termine”, si legge nella dichiarazione. “Siamo grati alle nostre persone per il loro impegno per Intel e per la loro pazienza in questo periodo: sappiamo che questi cambiamenti non sono facili da affrontare”.

Intel non ha divulgato i dettaglio del piano di taglio delle paghe, ma secondo Reuters, che cita una fonte a conoscenza dei fatti, il personale “mid-level” subirà una riduzione di stipendio del 5%, e i senior leader del 10%, mentre per i top executive il taglio sarà del 15%, e in particolare per il CEO Pat Gelsinger del 25%.

Sempre stando a Reuters inoltre Intel dimezzerà i contributi versati per i fondi pensione complementari e sospenderà aumenti e gratifiche trimestrali legati alle performance, ma non ridurrà le paghe dei lavoratori temporanei.

“I risultati di Intel nel quarto trimestre non sono stati una sorpresa, visto che molti dei mercati consumer continuano a soffrire di una bassa domanda”, commenta Mario Morales, group vice president of enabling technologies and semiconductors di IDC. “Il calo delle vendite di PC e server ha colpito la domanda di chip e processori”.

Secondo Morales i tempi per una ripresa di Intel non saranno brevi: “Le scorte nel settore toccheranno i loro minimi solo a metà dell’anno, e solo negli ultimi mesi, e all’inizio del 2024, assisteremo al ritorno della crescita della domanda per il mercato dei semiconduttori”.

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