CIrca sei mesi fa avevamo parlato della possibilità di un investimento per svariati miliardi di euro da parte di Intel in Italia: dopo qualche mese di assenza di novità sull’argomento, ieri Reuters ha scritto che Intel e il governo uscente di Mario Draghi avrebbero scelto Vigasio (Verona) come sito preferenziale del nuovo impianto, citando due persone informate dei fatti (familiar with the matter). L’accordo sarebbe già stato definito nei dettagli, scrive Reuters, ma ogni annuncio ufficiale è stato rimandato a date successive alle elezioni italiane, che si sono tenute ieri: né Intel né la Presidenza del Consiglio hanno voluto commentare l’indiscrezione di Reuters.

L’impianto italiano di Intel si inquadra nell’ambito di un piano pluriennale da 80 miliardi del colosso americano per aumentare la capacità produttiva di chip in Europa. Il sito per cui si ipotizza la località di Vigasio si occuperebbe più precisamente di assemblaggio e packaging dei chip, e secondo Intel comporterebbe un investimento iniziale di 4,5 miliardi di euro, che poi salirebbe nel tempo, e inizierebbe a operare tra il 2025 e il 2027, creando 1500 posti di lavoro diretti e 3500 indiretti presso fornitori e partner,

Vigasio faceva parte di una shortlist insieme a una località del nord-ovest del Piemonte (Torino Mirafiori secondo varie fonti di stampa), e sarebbe stato scelto per la vicinanza all’Autostrada e alla Ferrovia del Brennero, e quindi alla direttrice verso la Germania, dove Intel sta costruendo il grande sito “Silicon Junction” (nella foto un rendering) a Magdeburgo (ne abbiamo parlato qui). In una fase iniziale, anche altri siti in Lombardia, Puglia e Sicilia (Catania) sarebbero stati considerati.

Secondo Reuters gli esponenti del governo Draghi che hanno condotto la trattativa con Intel starebbero aspettando la formazione del nuovo governo per collaborare con i nuovi responsabili ed evitare ogni rischio che l’accordo venga messo in discussione: in particolare la scelta del sito, e il contributo dello stato italiano all’investimento, che sempre secondo Reuters potrebbe arrivare al 40%.

AGGIORNAMENTO 29 SETTEMBRE

Secondo alcune fonti di stampa, tra cui La Repubblica e il Corriere del Veneto, la decisione definitiva sul sito non sarebbe ancora stata presa, e in lizza ci sarebbe ancora – oltre a Vigasio, anche un sito piemontese tra Volpiano e Settimo Torinese, che avrebbe diversi punti di forza, tra cui la collocazione sulla direttrice Torino-Milano e la presenza nell’area di Spea, azienda della filiera produttiva dei chip che ha clienti come Apple, Bosch e Marelli. La decisione del sito tra Governo ed enti territoriali dovrebbe avvenire entro novembre, e la scelta definitiva di Intel entro fine anno.