Il Gruppo Iliad ha presentato al Gruppo Vodafone una proposta per la fusione di Iliad Italia e Vodafone Italia, che valuta la filiale italiana di Vodafone 10,45 miliardi di euro. Iliad offre al gruppo inglese il 50% della nuova società che nascerebbe dalla fusione (indicata provvisoriamente come “NewCo”), nonché 6,5 miliardi di euro cash e 2 miliardi sottoforma di prestito dei soci.

Iliad Italia è invece valutata 4,45 miliardi, e se l’operazione andrà in porto avrà il restante 50% della NewCo, oltre a 500 milioni cash e 2 miliardi sottoforma di prestito dei soci.

L’offerta è stata resa pubblica con un comunicato che specifica tutti i termini economici e finanziari della proposta, insieme alle considerazioni di mercato che hanno convinto Iliad a sottoporla.

La NewCo, spiega la nota, combinando l’approccio innovativo di Iliad e l’esperienza di Vodafone nel B2B, sarebbe un player forte con un solido profilo finanziario, e potrebbe diventare la più innovativa challenger nel mercato telecom in Italia. Un mercato che per ora ha 5 operatori di telefonia mobile e più di 10 fornitori di connettività fissa broadband.

Il quadro attuale della telefonia mobile in Italia: i dati Agcom

Da tempo il mercato tlc in Italia è in crisi, ha performance peggiori degli altri principali mercati europei e molti dei principali operatori hanno vertenze sindacali in atto per esuberi di personale, mentre sul fronte societario WindTre e TIM hanno ceduto o stanno cedendo le reti proprietarie. Molti osservatori imputano questa situazione all’eccesso di operatori e alla concorrenza basata solo sulle tariffe, auspicando consolidamenti attraverso fusioni o acquisizioni.

Secondo il più recente Osservatorio Agcom sulle comunicazioni (vedi grafico in fondo all’articolo), Vodafone e Iliad sono rispettivamente seconda e quarta come numero di SIM totali in Italia a giugno 2023, rispettivamente con il 27,4% e il 9,4% del mercato (TIM ha il 28%, WindTre il 23,8%, mentre il quinto operatore è PostePay con il 4,2%): una eventuale fusione farebbe quindi della NewCo – almeno sulla carta – nettamente il leader di mercato, più che un challenger.

Stessa conclusione anche considerando le sole SIM “human”, cioè non utilizzate per oggetti smart. In questo caso i primi tre operatori hanno quote molto vicine (WindTre 24,9%, TIM 24,3%, Vodafone 22,2%), mentre Iliad ha il 12,8%, quindi una combinazione Vodafone-Iliad ha una market share teorica del 35%.

Un premio superiore a quello dell’offerta del febbraio 2022

Tornando alla nota, secondo le stime di Iliad, la NewCo genererà un fatturato di circa 5,8 miliardi di euro, e un Ebitdaal (utile al lordo di tasse, interessi, svalutazioni, ammortamenti, e al netto dei prestiti) di circa 1,6 miliardi nell’anno fiscale che si concluderà nel marzo 2024. Inoltre realizzerà sinergie per circa 600 milioni annui, tra costi operativi (Opex) e in conto capitale (Capex).

Secondo Iliad la proposta è vantaggiosa per gli azionisti Vodafone perché la valutazione di 10,45 miliardi è un premio significativo in termini di multiplo Ebitdaal. Siccome infatti l’Ebitdaal stimato per Vodafone Italia nell’esercizio 2024 è di 1,34 miliardi, la valutazione è di 7,8 volte l’Ebitdaal, e quindi superiore alla precedente offerta di Iliad nel febbraio 2022 (7,1 volte l’Ebitdaal).

Inoltre, sottolinea Iliad, l’offerta è coerente con l’intenzione pubblicamente espressa da Vodafone di “trasformare e semplificare il gruppo”. Vodafone in effetti ha da poco venduto la filiale in Spagna, e da mesi starebbe valutando anche lo scorporo della filiale italiana, con trattative più o meno avanzate con la stessa Iliad e con Fastweb.

Vodafone: favorevoli al consolidamento in Italia, valutiamo vendita o fusioni

Un’altra clausola della proposta prevede per Iliad la possibilità (call option) di comprare da Vodafone un ulteriore 10% di azioni all’anno, in cambio di un prezzo per azione pari alla valutazione del titolo nel momento della chiusura dell’acquisizione. Nel caso che Iliad decida di esercitare tutti gli anni la call option, spiega la nota, questo porterebbe nelle casse di Vodafone un’ulteriore somma di 1,95 miliardi di euro.

“Il contesto di mercato in Italia richiede la creazione di un challenger molto innovativo”, commenta nella nota Thomas Reynaud, CEO di Iliad Group. “Crediamo che i profili e le expertise complementari di Iliad e Vodafone in Italia ci permetterebbero di creare un operatore forte, con le capacità e la forza finanziaria per investire nel lungo termine. La NewCo sarebbe totalmente impegnata nell’accelerazione della trasformazione digitale del Paese, in particolare nell’adozione della fibra e nell’implementazione del 5G, con oltre 4 miliardi di investimenti pianificati per i prossimi 5 anni”.

Vodafone ha commentato ufficialmente la proposta di Iliad, spiegando che, come già dichiarato in precedenza, “è a favore di un consolidamento di mercato nei paesi in cui non sta ottenendo i ritorni adeguati dal capitale investito, e conferma che sta valutando opzioni con diverse parti per favorire tale consolidamento in Italia, comprese fusioni o vendite“.

Al momento però, continua Vodafone, non c’è certezza che le transazioni proposte saranno finalizzate: se ciò dovesse avvenire questo sarà comunicato nel momento più opportuno.

Fonte: Agcom, Osservatorio sulle comunicazioni n.3/2023

Fonte: Agcom, Osservatorio sulle comunicazioni n.3/2023

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