Dopo l’anticipazione di ieri del Wall Street Journal è arrivata la conferma ufficiale: HPE ha comprato Juniper Networks per 14 miliardi di dollari tutti cash, con un’offerta di 40 dollari per azione, che rappresenta un premio di circa il 32% rispetto al valore di borsa di Juniper prima che iniziassero appunto le voci di una possibile acquisizione.

L’obiettivo di HPE secondo gli analisti è sfidare Cisco per la leadership del mercato networking nell’era dell’intelligenza artificiale. Sulla carta (pro-forma basis) Juniper nell’esercizio 2023 aumenterà la percentuale di fatturato HPE attribuibile al networking dal 18% al 31% circa, e contribuirà per oltre il 56% al margine operativo di HPE.

Juniper Networks è una delle principali specialiste del mercato networking. Nata nel 1996, ha sede centrale a Sunnyvale (California), e poco meno di un anno fa ha chiuso l’esercizio 2022 con un fatturato di 5,3 miliardi di dollari (+12%), utile netto di 471 milioni (+86%) e circa 10.900 dipendenti.

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In un comunicato, HPE spiega che l’acquisizione raddoppierà il suo business nel networking, “che diventerà il nuovo core business e architettura fondativa delle soluzioni di Hybrid Cloud e AI di HPE, erogate attraverso la piattaforma HPE GreenLake”.

L’acquisizione, ha commentato il CEO di HPE Antonio Neri, rappresenta un importante momento di discontinuità per il settore, e cambierà le dinamiche del mercato del networking. “Questa transazione rafforzerà il posizionamento di HPE al centro dei macro trend dell’AI, espanderà il nostro addressabile market e genererà valore per i clienti, perché aiuterà a collegare i mondi AI-native e Cloud-native”.

La chiusura formale dell’acquisizione è attesa tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025: da quel momento l’attuale CEO di Juniper Networks, Rami Rahim, sarà responsabile dell’intero business networking di HPE, riportando a Neri. HPE si aspetta di realizzare efficienze operative e sinergie di costi per circa 450 milioni, nei 36 mesi successivi alla chiusura.