Il fondo di private equity Thoma Bravo ha acquisito Proofpoint per 12,3 miliardi di dollari, importo che fa di questa operazione la più grande acquisizione nel mercato cybersecurity di tutti i tempi, dopo quella della divisione enterprise di Symantec da parte di Broadcom (10,7 miliardi di dollari nel 2019), e quella di McAfee da parte di Intel (7,6 miliardi nel 2010).

Le due parti, entrambe con sede in California (Proofpoint a Sunnyvale, Thoma Bravo a San Francisco), si aspettano di poter chiudere la transazione nel terzo trimestre 2021.

L’offerta di Thoma Bravo comprende un periodo di 45 giorni in cui il board di Proofpoint è libero di sollecitare altre offerte e di accettarne di superiori. Ma gli analisti ritengono improbabile questa eventualità, e il board di Proofpoint ha già approvato all’unanimità l’acquisizione raccomandando agli azionisti di accettare l’offerta. I maggiori azionisti di Proofpoint secondo le comunicazioni ufficiali alla SEC sono gli investitori istituzionali T. Rowe Price (14,5% dei titoli) e Vanguard (9,2%).

Solo sei player di cybersecurity superano il miliardo di fatturato

“Abbiamo fatto enormi passi avanti nell’espansione e miglioramento della nostra offerta, e nel 2020 abbiamo generato oltre un miliardo di dollari di fatturato: è la prima volta che un fornitore di cybersecurity SaaS-based arriva a questo traguardo”, ha dichiarato il Chairman e CEO di Proofpoint, Gary Steele. “Thoma Bravo ha una grande esperienza di investimenti in compagnie software, sia in termini di capitale che di supporto strategico, e questa partnership accelererà ulteriormente la crescita di Proofpoint”.

In effetti secondo la testata specializzata CRN ci sono solo altri cinque operatori di cybersecurity quotati in Borsa che nel 2020 hanno superato il miliardo di dollari, sopravanzando Proofpoint in termini di fatturato: Palo Alto Networks, McAfee, Fortinet, Check Point, e Trend Micro.

Proofpoint oltretutto per il 2021 stima di poter crescere di circa il 14%, raggiungendo la soglia di 1,2 miliardi di fatturato, anche se con una perdita netta di bilancio di oltre 143 milioni, contro i quasi 164 milioni persi nel 2020.

Il vendor ha dichiarato proprio oggi una crescita del 15% del fatturato del primo trimestre 2021 a 288 milioni di dollari, con perdite per 45,3 milioni, in calo del 32%. Stamattina l’azienda ha fatto segnare il più alto valore dell’azione da quando si è quotata in Borsa nove anni fa.

“Non vediamo l’ora di collaborare con il team ricco di talenti di Proofpoint e dare loro accesso alla nostra expertise sia in campo security che in campo operativo, in modo da accelerare la loro crescita”, ha dichiarato Chip Virnig, Partner di Thoma Bravo.

Le campagne di acquisizione di Proofpoint e Thoma Bravo

Proofpoint ha messo in atto negli ultimi anni una intensa strategia di crescita per acquisizioni in segmenti contigui a quello originario della email security, avendo comprato MSSP IntelliSecure per 62,5 milioni di dollari lo scorso febbraio, ObserveIT (insider threat management) per 225 milioni lo scorso novembre, Meta Networks per 120 milioni nel maggio 2019, Wombat Security Technologies (phishing simulation) per 225 milioni nel febbraio 2018, e Weblife-io (browser isolation) nel novembre 2017 per 60 milioni.

Anche Thoma Bravo è risultata molto attiva negli ultimi anni nelle acquisizioni tecnologiche: nello specifico campo della cybersecurity ha acquisito Barracuda Networks per 1,6 miliardi di dollari nel febbraio 2018, Imperva per 2,1 miliardi nell’ottobre 2018, Veracode per 950 milioni nel novembre 2018, e soprattutto Sophos per 3,82 miliardi nell’ottobre 2019.