Apple dovrà pagare 634 mln per violazione di brevetti sugli smartwatch. E prepara la successione a Tim Cook

Apple si trova coinvolta in tre nodi strategici legali e organizzativi che potrebbero ridefinire il suo futuro: una pesante multa, l’ipotesi di un nuovo blocco alle importazioni negli USA degli Apple Watch e un’accelerazione del piano di successione per il CEO Tim Cook.
Per quanto riguarda la prima “grana”, un giuria federale in California ha stabilito che Apple dovrà pagare 634 milioni di dollari a Masimo. Secondo il verdetto, alcune funzionalità dell’Apple Watch (tra cui la modalità allenamento e le notifiche del battito cardiaco) violano un brevetto Masimo sulla tecnologia di misurazione della saturazione d’ossigeno nel sangue. Masimo ha definito il verdetto “una vittoria significativa per la protezione della nostra proprietà intellettuale”.
Apple, da parte sua, ha annunciato che farà ricorso, sostenendo che il brevetto in questione è scaduto nel 2022 e si riferisce a tecnologia “storica” di monitoraggio paziente. La sentenza arriva tra l’altro in un contesto già piuttosto complesso, con la Commissione Internazionale del Commercio (ITC) degli Stati Uniti che ha avviato una nuova indagine sugli Apple Watch più recenti per verificare se violano ancora i brevetti Masimo relativi al sensore di ossigeno nel sangue.
Nel 2023, la stessa ITC aveva infatti già emesso un divieto d’importazione negli USA per l’Apple Watch Series 9 e Ultra 2 proprio per questo motivo. Apple aveva dunque rimosso la funzione di misurazione SpO₂ per tornare sul mercato, ma in agosto ha reintrodotto una nuova versione dello smartwatch approvata dalle dogane statunitensi. La nuova indagine della ITC ha una scadenza prevista di sei mesi e potrebbe sfociare in un nuovo divieto potenzialmente dannoso per Apple dal punto di vista commerciale.
Parallelamente, Apple sta intensificando la pianificazione della successione per il suo amministratore delegato. Dopo oltre 14 anni di leadership, Tim Cook potrebbe lasciare il ruolo già nel 2026, se venissero confermate le indiscrezioni riportate dal Financial Times. Il nome più accreditato come successore al momento è John Ternus, attuale senior vice president hardware engineering di Apple, scelto secondo fonti interne che parlano di una preparazione fortemente accelerata da parte del consiglio di amministrazione.
Nonostante il clima di transizione, fonti vicine ad Apple affermano che non ci sarà un annuncio ufficiale prima del report trimestrale di fine gennaio, che copre il cruciale trimestre delle vendite natalizie. Secondo queste stesse fonti, la decisione non sarebbe legata a una crisi aziendale o a performance deludenti, ma piuttosto a un passaggio pianificato da tempo, con l’obiettivo di garantire continuità nella leadership.
Mettere in fila queste tre tensioni (la battaglia legale con Masimo, il possibile nuovo stop all’importazione dell’Apple Watch e la riorganizzazione al vertice) offre uno spaccato inedito delle sfide che Apple deve affrontare nel breve termine. Non si tratta infatti solo di una questione di contenziosi per proprietà intellettuali, ma anche di strategia industriale e governance aziendale i cui nodi non saranno facili da sbrogliare.
(Immagine in apertura: Shutterstock)

