Oggi Apple festeggia i suoi primi 40 anni. Da startup nata in un garage è diventata un’azienda matura e il CEO Tim Cook, la scorsa settimana, ha sottolineato tre aspetto che dimostrano questa maturità. Apple sta tutelando la privacy degli americani, ha detto Cook, è impegnata nel riciclo e nelle energie da fonti rinnovabili. Sta anche aiutare a curare le malattie con il suo ResearchKit.

Ma, come una persona un tempo ribelle che sta iniziando a essere riconosciuta più per la sua etica del lavoro che per la sua stravaganza, anche Apple comincia a mostrare segni di quella che potrebbe essere una imminente crisi di mezza età. Tra questi, la faida senza fine con un vicino di casa (Samsung) e il titanico, mai finito progetto in garage (l’applicazione iTunes).

Di seguito, ci sono cinque aspetti che potrebbero essere indizi di questa crisi di mezza età. E, per ognuno di essi, c’è anche una spiegazione alternativa perfettamente plausibile.

1. Apple ripropone i suoi vecchi successi

Crisi: le rock star sembrano particolarmente inclini alle crisi di mezza età. Se Apple fosse un rocker, sarebbe un artista multiplatino, più volte premiato per le sue nuove canzoni, ma che a un certo punto perde perde popolarità. Dal punto di vista di Apple, questo significa che le vendite di iPhone sono quasi piatte. Quindi cosa sta facendola società? Ripropone un vecchio beniamino dei fan (l’iPhone 5S) in nuova edizione con qualche caratteristica in più. Probabilmente verranno venduti milioni di iPhone SE, ma quanto più durare il revival?

No crisi: Non è colpa di Apple se la crescita dell’iPhone sta rallentando. Il mercato degli smartphone oggi è saturo rispetto al 2007, quando fu lanciato il primo iPhone. L’SE può rivelarsi un successo per i tradizionalisti del rock, che sono perfettamente soddisfatti con il telefono che hanno acquistato nel 2012, un core in più o in meno. Ma il prezzo più basso di qualsiasi altro iPhone potrebbe anche attirare un nuovo pubblico.

2. Sta pensando di costruire una macchina

Crisi: una nuova auto (in particolare se è rossa e veloce) è il classico simbolo della crisi di mezza età. Soprattutto se è costosa, appariscente e promette uno stile di vita più eccitante. Un’azienda non può mettersi al volante di una decappottabile, ma Apple potrebbe fare l’equivalente con la costruzione di una propria auto. Perché Cupertino vuole entrare nel gioco dei motori? Ci sono dentro decine di grandi costruttori, che lavorano da decenni, e anche Google è anni avanti. Davvero un’elegante auto elettrica progettata da Jony Ive può ringiovanire il brand della società?

No crisi: d’altra parte, se i veicoli iniziano a guidarsi da soli, saranno praticamente dei computer su ruote, e quindi perché Apple non dovrebbe entrare nella partita? Il passaggio alla tecnologia di guida autonoma potrebbe aprire uno spiraglio sul mercato. Una macchina sarebbe solo l’ultimo dei dispositivi mobili e un modo per Apple di trasferire dalla casa alla strada il suo ecosistema telefono/tablet/cloud/entertainment.

3. Il Mac è un eccellente computer, ma ora Apple promuove l’iPad come il futuro del computing

Crisi: optare per un look nuovo e più casual è un altro segno comune che qualcuno risente della propria età. Non importa che i Mac siano stati campioni di stile per anni; Apple adesso punta sul più sottile e sexy iPad. Gran parte della sua campagna pubblicitaria per il nuovo iPad Pro da 9,7 pollici è incentrata sul fatto che esegue bene i task di lavoro, come videoconferenze e generazione di report. Apple non ha mai detto agli utenti di sostituire i loro (più costosi) Mac con l’iPad Pro, ma spinge il nuovo dispositivo come il sostituto ideale dei vecchi PC Windows. L’implicazione è chiara: abbracciate il mobile e abbandonate i vecchi e goffi sistemi presa elettrica-tastiera-mouse. Il nuovo iPad Pro rappresenta i moderni jeans skinny dei computer desktop. Sarà troppo?

No crisi: Apple non è la sola che si guarda allo specchio e non apprezza ciò che vede. L’utilizzo di tablet convertibili nelle imprese è una vera e propria tendenza, come dimostrano le crescenti vendite del Microsoft Surface. Il lavoro sta diventando mobile e cloud-based, quindi un minor numero di lavoratori ha bisogno anche di un PC portatile. E per rispondere al calo complessivo delle vendite iPad l’azienda ha bisogno di un altro modo di muoversi nell’hardware. Pochi consumatori sborserebbero soldi per un nuovo iPad se potessero usarlo solo per la navigazione, lo streaming video e i social media.

4. Apple continua a buttarsi in nuove imprese

Crisi: se un ragioniere 40enne volesse iniziare un secondo lavoro come istruttore di surf o deejay, potrebbe essere già troppo tardi. Negli ultimi due anni, Apple ha acquistato una società di musica in streaming (Beats Music), ha iniziato la trasmissione in streaming di canali via cavo e sport in diretta, e anche a produrre i propri show televisivi. Ora la società ha contro le reti di trasmissione, le società via cavo e startup come Spotify. Abbiamo capito: sei cool.

No crisi: per anni l’entertainment è stato una parte importante del business di Apple. La società ha reso un successo il suo iPod con la vendita di canzoni su iTunes. Successivamente, ha dato ai consumatori una ragione per acquistare la Apple TV offrendo download e noleggio di film. Queste attività hanno da tempo superato la vendita di dispositivi in termini di fatturato, e ora il business dei media digitali di cui Apple è stata pioniere si è spostato verso lo streaming. Quindi Apple sta solo evolvendo con i tempi.

5. Non solo una grande nuova sede, ma anche un piccolo pied-à-terre a San Francisco

Crisi: non contenta di essere il più ricco abitante dell’elegante quartiere chiamato Silicon Valley, Apple sta costruendo una casa gigante che assomiglia a un disco volante. Ma non basta: quale segno più evidente di una crisi di mezza età se non affittare un pied-à-terre in città? Apple si sta preparando a traslocare in uno spazio di 7.000 metri quadrati nel quartiere SOMA di San Francisco, il cuore del regno delle startup.

No crisi: allestire una nuova, imponente sede è il modo comunemente utilizzato dalle aziende per lasciare il segno nella Silicon Valley, oltre che per rispondere alle esigenze di una forza lavoro in rapida crescita. Google ha ampliato il suo GooglePlex a Mountain View proprio l’anno scorso, quando Facebook ha terminato la propria futuristica base a Menlo Park. Apple è stata nelle sue sedi principali Infinite Loop a Cupertino dal 1993, quindi si è guadagnata un aggiornamento. E lo spazio di San Francisco è tutt’altro che un parco giochi. Si tratta di un asset fondamentale per chiunque voglia competere con le startup urbane.

La gioventù, dopo tutto, ha i suoi vantaggi.