Acronis ha segnato ultimamente una tappa importante nella sua strategia di crescita in Italia con l’ottenimento del livello di qualificazione QI2/QC2 dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Informatica (ACN).

La qualificazione QI2 per l’infrastruttura (Acronis Cyber Infrastructure) e quella QC2 per i servizi cloud (Acronis Cyber Cloud) certificano il possesso dei requisiti per la gestione dei dati e dei workload critici degli enti della Pubblica Amministrazione italiana.

“Avendo una presenza globale, Acronis è convinta che la compliance rispetto a qualificazioni e certificazioni nazionali sia un vantaggio competitivo”, ha spiegato Denis Cassinerio, Acronis Senior Sales Director and General Manager South EMEA di Acronis, in un incontro con la stampa italiana.

“Questa qualificazione di ACN in particolare ci dà una grande opportunità di sviluppare la nostra presenza nella PA italiana, anche attraverso i partner. Al momento abbiamo come clienti circa 500 enti pubblici italiani, ma con la qualificazione ACN contiamo di quasi raddoppiare il fatturato in Italia entro 5 anni”.

“Al momento abbiamo come clienti circa 500 enti pubblici italiani, ma con la qualificazione ACN contiamo di quasi raddoppiare il fatturato in Italia entro 5 anni”

Le procedure di qualificazione della Strategia Cloud Italia, gestite da ACN, svolgono un ruolo fondamentale nel garantire la sicurezza e l’affidabilità dei servizi cloud offerti al settore pubblico italiano, continua Cassinerio.

“Avendo superato con successo il processo di qualificazione, Acronis può imporre ai fornitori criteri rigorosi, come la conformità alle normative sulla protezione dei dati e agli standard di Cyber Security tra cui la NIS e prossimamente la NIS2, con i loro requisiti di gestione continua del rischio, protezione degli asset, identificazione degli incidenti”.

Enti pubblici spinti a valutare la criticità dei loro dati

La qualificazione, ha spiegato Christian Nicita del team GRC di Acronis, è stata ottenuta avendo soddisfatto 366 requisiti in ambito di sicurezza, capacità di elaborazione, affidabilità dell’infrastruttura e scalabilità dei servizi cloud, comprese anche le certificazioni ISO 9001, ISO/IEC 27001 e le relative estensioni per la sicurezza del cloud ISO/IEC 27017 e ISO/IEC 27018.

“La Strategia Cloud Italia ha il grande merito di aver spinto le pubbliche amministrazioni a valutare il grado di criticità dei propri dati e workload, distinguendoli tra ordinari, critici e strategici. Questo ha diffuso consapevolezza nella PA”, sottolinea Nicita. “È una fase preliminare che è fondamentale per impostare una strategia di sicurezza”.

La considerazione vale in primis per i piccoli enti della PA, il principale target che Acronis conta di perseguire anche grazie alla qualificazione ACN. “In Italia ci sono 8000 Comuni, 8000 scuole, mille ospedali, e molti altri enti come le Arpa, in gran parte piccoli”, precisa Cassinerio.

A partire dal 2019, continua il manager, Acronis ha lavorato, partendo dalla specializzazione originaria del backup, per ampliare l’offerta integrando in una sola piattaforma data protection e cyber security, e per semplificarla in termini di uso per gli utenti finali e di controllo per i service provider.

Con una piattaforma come questa il piccolo comune, la piccola scuola, possono alzare di molto il livello di sicurezza del dato e di endpoint protection e detection. La qualificazione ci permette di rivolgerci a queste realtà attraverso partner certificati”.

Obiettivo primario trasformare i VAR in MSP

Partner che in Italia sono in forte aumento: “Sono 1200, di cui 200 si sono aggiunti nell’ultimo anno”. Questa crescita del canale, sottolinea Cassinerio, richiede un forte impegno sulla formazione.

“C’è un team dedicato a livello mondiale che eroga i corsi e certifica i partner. Li prepariamo sotto il profilo tecnico ma anche commerciale. In particolare un obiettivo primario è trasformare i VAR in MSP: abbiamo una MSP Academy per questo, insegna come mettere in piedi un business come service provider, come passare dall’approccio break/fix all’erogazione continua di servizi, con mensilizzazione del costo del servizio per il cliente finale”.

Quello degli MSP in effetti è uno dei più importanti trend per gli operatori del canale ICT, come spiega anche la società di ricerca Canalys. “In Italia Assinform parla di un mercato cybersecurity di circa 1,8 miliardi di euro, precisando che l’82% di questo mercato sono servizi, e il 42% sono Managed Security Services, e le crescite più importanti nei prossimi 4 anni saranno proprio nell’erogazione di servizi gestiti di sicurezza”, conclude Cassinerio.