Il mercato delle vendite di soluzioni e prodotti informatici attraverso la distribuzione IT è in un momento di grande salute: dopo un 2020 ampiamente positivo in tutti i trimestri, nei primi 4 mesi del 2021 ha addirittura sfiorato il 25% di crescita. E le prospettive per i prossimi trimestri, visti i fondi che dovrebbero arrivare dall’Europa per realizzare il PNRR, sono anch’esse favorevoli.

Ne abbiamo parlato con Isabel Aranda, country director per l’Italia della società di ricerca Context. “La performance dell’Italia nei primi 4 mesi di quest’anno è tra le migliori in Europa. Nel primo trimestre la crescita ha sfiorato il 21%, contro una media europea di +11%, (abbiamo parlato qui dell’andamento del canale IT in Europa, ndr)  e addirittura in aprile si è registrato un eccezionale +45%, che però è stato facilitato dal confronto con l’anno scorso, quando aprile è stato uno dei mesi con lockdown più severi, tanto che ci sono ancora backlog di ordini arretrati da consegnare”.

In cifre, in Italia le vendite tramite la distribuzione IT nel primo trimestre 2021 sono state di 2,4 miliardi di euro, e in aprile di 725 milioni. “Se non ci fossero stati i problemi di supply chain e di carenza di materiali e componenti avrebbe potuto andare anche meglio. Comunque pian piano stiamo tornando alle normali dinamiche di mercato pre-Covid”.

Context Italia 1Q 2021 aprile Aranda

Le categorie di volume, soprattutto i notebook, e i canali consumer hanno trainato la crescita: nei primi quattro mesi 2021 il retail chain (catene di negozi fisici) è cresciuto del 52%, l’etail consumer (siti e-commerce) del 53%, e lo small & medium reseller del 23%. “L’e-commerce è il canale che registra la crescita più alta, ma teniamo conto che in Italia rappresenta il 6% del mercato, mentre in altri paesi come Germania e Spagna è il doppio. Lo small medium reseller resta il canale più grande, rappresenta il 41% del mercato, e nel primo trimestre è cresciuto in linea con la media di mercato”.

“Negli investimenti dei fondi del PNRR il canale IT avrà un ruolo fondamentale”

Discorso diverso per i corporate reseller, che lavorano con le grandi aziende e la PA. “Rappresentano il 19% del totale delle vendite attraverso la distribuzione, e hanno subito un calo di fatturato del 7% nel primo trimestre – spiega Aranda –. Va detto che questo canale è stato uno dei pochi con performance positive all’inizio della pandemia, perché aziende e scuole appena è stato decretato il lockdown hanno subito fatto tantissimi investimenti per dare continuità alle loro attività. Da allora i corporate reseller hanno mostrato un andamento molto altalenante, perché grandi aziende e PA hanno sempre rinviato gli investimenti, e anche nel primo trimestre 2021 sono rimaste in posizione di attesa, perché tutti aspettano a questo punto l’erogazione dei fondi europei. A luglio dovrebbero esserci le approvazioni e i fondi potrebbero arrivare nell’ultimo trimestre dell’anno”.

Le prospettive quindi sono positive, soprattutto per il PNRR che l’Italia ha appena presentato alla Commissione Europea, conclude Aranda. “Il 27% dei fondi di una delle sei missioni del piano è dedicato alla digitalizzazione dell’economia italiana, e più precisamente alla connettività, sia fissa con la banda ultra larga che mobile con il 5G, alla PA (servizi digitali e migrazione al cloud), alla Sanità (servizi digitali e telemedicina), alla Scuola, e alla transizione 4.0 del settore privato. In tutto questo il canale ICT avrà un ruolo fondamentale, sia a livello di rivendita che di distribuzione che di systems integration”.