L’evento VMware Explore 2022 (l’erede del VMworld degli anni passati), che si è tenuto a San Francisco e si è concluso oggi, era atteso nella comunità di partner e clienti VMware per avere aggiornamenti sul percorso di integrazione di VMware e Broadcom, dopo l’annuncio dell’acquisizione di 3 mesi fa, e sugli eventuali impatti sulla strategia di canale, che una parte dell’ecosistema teme possano essere negativi. Il management di VMware però ha fornito pochi nuovi elementi su questo fronte.

Perché il VMworld è diventato VMware Explore

Al VMware Explore si è parlato invece soprattutto di annunci di prodotto (qui l’articolo dedicato), che dimostrano che la società per ora continua come entità indipendente la sua strategia di sviluppo di un’offerta di multi-cloud management, e di annunci di partnership. Tra questi nuove soluzioni VMware Cloud on AWS, la possibilità di comprare Microsoft Azure VMware Solution all’interno di VMware Cloud Universal, e un accordo con IBM (ne abbiamo parlato qui) che propone nuove soluzioni di modernizzazione di ambienti hybrid cloud in settori regolamentati.

Il CEO di VMware, Raghu Raghuram, ha aperto il VMware Explore sottolineando il ritorno agli eventi in presenza, dopo due anni in versione digitale, e ha spiegato che il cambio di nome è dovuto al cambiamento dell’audience che si è verificato negli ultimi anni.

“Quando abbiamo cominciato a organizzare gli VMworld, erano eventi dedicati a una community di specialisti del data center. Oggi invece il nostro evento principale è rivolto a una platea più ampia che comprende anche sviluppatori applicativi, platform engineer, specialisti cloud e di security: è davvero una community di professionisti del multi-cloud”.

Multi-cloud, i pilastri vSphere 8 e Aria

Proprio il multi-cloud management è come accennato il posizionamento su cui VMware sta puntando da qualche tempo: le imprese, ha detto Raghuram a San Francisco, hanno bisogno di un approccio più organico e meno caotico al cloud, esigenza a cui VMware risponde tra l’altro con i VMware Cross-Cloud Services, un insieme di servizi e piattaforme per permettere alle aziende di diventare “cloud smart”. Tra i primi c’è VMware vSphere 8, definita dal CEO “la piattaforma su cui fondare il prossimo decennio di modern computing, una singola infrastruttura di computing che può supportare diversi tipi di CPU, GPU e DPU”.

Altro rilascio fondamentale è VMware Aria, insieme di prodotti per gestire costi, performance, configurazioni e delivery di infrastrutture e applicazioni cloud-native basato su VMware Aria Graph, un data store a grafo in cui memorizzare tutti gli elementi dell’ambiente multi-cloud aziendale.

Il messaggio ai partner

Quanto al canale, è di ieri la notizia delle dimissioni di Bill Swales, VP e channel chief of the Americas di VMware, che segue quelle di altri top manager in area canale, tra cui la stessa worldwide channel leader Sandy Hogan, e di colui che doveva essere il coordinatore della fusione, il Presidente di Broadcom Software Tom Krause.

Al VMware Explore, Raghuram ha definito l’ecosistema di 30mila partner VMware nel mondo “un punto di forza che non si può sottovalutare”, aggiungendo di aver parlato più volte con il CEO di Broadcom, Hock Tan, su come valorizzare questo punto di forza.

“Le attività di integrazione e i vari passaggi burocratici stanno rispettando le scadenze,e l’acquisizione dovrebbe completarsi secondo i piani entro l’anno fiscale 2023 di Broadcom”, che si conclude il 31 ottobre 2023, cioè tra oltre un anno.

Raghuram come accennato non è sceso in dettagli su eventuali cambiamenti dei programmi per i partner. “Il momento giusto per parlarne sarà dopo il closing. Fino ad allora VMware agirà come entità indipendente, come ci è stato richiesto. Siamo ancora nella fase di “scoperta” del percorso di integrazione. Posso dire che Broadcom sta analizzando ogni parte del nostro business, ed essendo il canale una enorme componente della nostra attività, sono estremamente interessati a utilizzare il canale nei modi in cui lo stiamo facendo e a crescere grazie a questo”.

In sintesi, ha detto il CEO di VMware, per ora il messaggio ai partner è che “ci sono sempre più opportunità per loro di supportare i clienti che abbiamo in comune: nel passato un partner specializzato su vSphere poteva crescere facendo progetti vSphere, oggi si può essere un partner VMware di successo puntando sulla sicurezza o su Tanzu, senza occuparsi di vSphere, oppure affiancando a vSphere le altre nostre offerte, senza essere confinati al data center”.

“Le preoccupazioni di clienti e dipendenti sono rientrate”

Nell’incontro con giornalisti e analisti al VMware Explore, Raghuram ha anche spiegato che le preoccupazioni di dipendenti e clienti nei giorni dell’annuncio dell’acquisizione sembrano essere rientrate. “È normale che una grande operazione come questa sollevi dubbi e domande, ma il nostro personale sa quale è la roadmap che ci attende, e anche i clienti hanno visto molte di queste operazioni nel passato, e possono constatare che continuiamo ogni giorno a lavorare”.

In merito allo scenario di mercato, e ai suoi possibili impatti sul mercato IT, il CEO di VMware ha detto di aspettarsi che la domanda di servizi public cloud manterrà l’attuale tasso di crescita del 30%.