Articolo aggiornato il 10 settembre 2020

Esprinet ha rilasciato i risultati del primo semestre 2020, in cui ha realizzato un fatturato di circa 1835 milioni di euro, crescendo del 7% rispetto al primo semestre 2019.

Nella seconda metà del semestre, cioè nel periodo aprile-giugno, il fatturato è stato di 920 milioni, in aumento addirittura del 9% rispetto a 12 mesi prima, e nel bimestre successivo alla chiusura del semestre (luglio e agosto), il distributore ha realizzato una crescita molto più alta (+32%) rispetto all’analogo bimestre del 2019.

Questo porta Esprinet a stimare per l’esercizio 2020, non conteggiando l’effetto del consolidamento di GTI, ricavi superiori a 4,3 miliardi di euro (nel 2019 il fatturato è stato di 3,95 miliardi). “L’EBITDA Adjusted è atteso nel range tra 56 e 61 milioni, in forte crescita rispetto al 2019”.

Tornando alla semestrale, a livello geografico la crescita è stata del 7% in Italia, del 10% in Spagna – dove Esprinet due mesi fa ha acquisito il distributore GTI – e del 68% in Portogallo, dove però il volume di business è molto piccolo rispetto agli altri paesi.

A livello di aree di prodotto, è particolarmente cresciuto il segmento consumer electronics (592 milioni, +15%) trainato dagli smartphone (+23%). In crescita anche il segmento IT Clients (1013 milioni, +5%) per effetto del forte incremento dei PC (+11%). Il segmento Advanced Solutions invece cala del 6% a 260 milioni, effetto combinato di una crescita del 21% dei ricavi relativi a Software, Servizi e Cloud, anche per effetto degli investimenti di imprese ed enti pubblici per garantire il funzionamento da remoto delle attività, e di una flessione del 15% dell’hardware.

In un comunicato Esprinet evidenzia anche la sua miglior performance di sempre sul cash conversion cycle, sceso a circa 12 giorni rispetto ai 20 giorni del primo trimestre, e la posizione finanziaria netta, positiva per circa 110 milioni di euro (al 31 marzo era negativa per 127 milioni), “essenzialmente per effetto della migliore gestione del capitale circolante netto”.

Infine i dati di profitto: l’EBITDA Adjusted è di 24 milioni di euro, +16% rispetto al primo semestre 2019, calcolato al lordo di costi one-off di 1,1 milioni di cui 0,9 legati all’acquisizione di GTI e 0,2 sostenuti per far fronte alla pandemia da Covid-19.

L’Utile Netto è di 7,7 milioni di euro (+1%), e il ROCE (ritorno sul capitale investito) è dell’11,4%, “il miglior risultato di ROCE degli ultimi 18 trimestri grazie alla forte focalizzazione sul miglioramento del circolante”.

Nel comunicato Alessandro Cattani, Amministratore Delegato di Esprinet, parla di un semestre caratterizzato da un forte aumento della domanda di PC e Smartphone. “Siamo stati in grado di cogliere al meglio questa opportunità su tutti i nostri mercati di riferimento, raggiungendo le quote di mercato migliori dell’ultimo triennio. Nel corso del 2020 abbiamo inoltre messo in atto una serie di misure di ulteriore efficientamento della struttura patrimoniale, che si sono pienamente riflesse nell’ottimizzazione del Cash Conversion Cycle, più che dimezzato rispetto allo scorso semestre, e nella Posizione Finanziaria Netta. Questi risultati ci dotano della massima flessibilità operativa necessaria per la gestione ottimale del nostro business. Sotto il punto di vista della redditività si delinea inoltre un forte progresso dell’EBITDA consolidato rispetto al semestre precedente, nonostante il costo one off sostenuto per l’acquisizione di GTI.

Esprinet ha anche annunciato la nomina di Giovanni Testa nella carica di Direttore Generale a far data dal 27 luglio scorso. Testa, 52 anni, laureato in giurisprudenza a Milano, lavora in Esprinet dal 2001, dove è entrato come specialista di controllo di gestione, allargando poi le competenze anche agli ambiti credito, tesoreria e data warehouse. Dal novembre 2016 ricopriva la carica di Business Operations Manager, con cinque direzioni commerciali a suo diretto riporto.