Ricavi di 2,179 miliardi di euro, in calo del 3% rispetto al giugno 2021, Ebitda adjusted di 37,9 milioni (-9%) e utile netto di 18 milioni, in calo del 18%. Questi i principali dati della semestrale di Esprinet, chiusa il 30 giugno e presentata ieri, e definita dall’amministratore delegato Alessandro Cattani in un comunicato ”in linea con le aspettative e con risultati soddisfacenti, nonostante il complicato contesto macroeconomico”.

La flessione dei ricavi è dovuta completamente al mercato italiano, che per Esprinet rappresenta il 59% del fatturato (circa 1,3 miliardi di euro), e dove il calo è stato del 7%, rispetto a un arretramento generale del 4% del mercato della distribuzione in Italia nel primo semestre 2022 (dati Context), soprattutto a causa del segmento consumer (-16%). In Spagna e Portogallo invece i ricavi sono cresciuti rispettivamente del 4% a 807 milioni, e del 21% a 49 milioni.

PC -8%, elettrodomestici +38%, Soluzioni e servizi +11%

Per la prima volta il distributore ha presentato i risultati di conto economico secondo una riclassificazione in cinque “pillar” – Screens (PC & Smartphone), Devices, Solutions, Servizi, e Marchi Propri (Celly e Nilox) – per meglio rappresentare, riporta la nota, il riallineamento del gruppo a favore delle attività a maggiore redditività.

Il segmento Screens segna un -8% con tutte le categorie in flessione: PC (-8%) e Smartphone (-4%), ma comunque va meglio del mercato che secondo Context arretra del 12%. Nel segmento Devices il Gruppo cresce del 6% (contro il 3% del mercato), grazie soprattutto all’elettronica di consumo: Elettrodomestici (+38%), Gaming (+15%) e Altri prodotti (+64%), tra cui i TV. Stampanti e consumabili, e componentistica e accessori, decrescono invece rispettivamente del 13% e del 7%.

I segmenti Solutions e Servizi insieme crescono dell’11% a 391 milioni (contro il +10% del mercato, sempre secondo Context). In coerenza con la strategia di focalizzazione del Gruppo sulle linee di business alto marginanti, la loro incidenza sulle vendite totali sale al 18%. Il comunicato evidenzia che per la prima volta le Solutions sono la linea di business a generare più EBITDA Adjusted in valore assoluto, superando la linea Screens che fattura più del triplo, e che l’ambito XaaS (“Everything as a Service”) è cresciuto del 23% a 77,5 milioni di euro.

Inoltre il progetto EspriRent, il modello di noleggio operativo introdotto dal Gruppo quest’anno (ne abbiamo parlato qui), che viene contabilizzato nella linea Services, sta progressivamente evolvendo in Italia e si è avviato in Spagna.

Infine il segmento Marchi Propri è quello che registra il calo più marcato (-27%), a causa di una serie di operazioni promozionali nel secondo trimestre del 2021 che non si sono ripetute quest’anno.

“Risultati in notevole miglioramento, nonostante il marcato aumento dei costi di trasporto”

Nella classificazione per segmenti di clientela Esprinet mostra nel primo semestre 2022 un andamento sostanzialmente in linea con il mercato, crescendo del 6% (1454 milioni) nel Segmento Business (IT Reseller) e calando dell’11% (846 milioni) in quello Consumer (Retailer, E-tailer).

Esprinet Alessandro Cattani CEO

Alessandro Cattani, CEO di Esprinet SpA

“Il Gruppo sconta nel semestre una riduzione della redditività operativa dovuta essenzialmente alla riduzione della marginalità assoluta e percentuale nel segmento del Marchio Proprio”, spiega l’AD Cattani nel comunicato.

“Al netto di questi effetti, nonostante un calo dei volumi sul segmento Screens, conseguenza del progressivo riallineamento dei volumi di mercato a valori in linea con gli anni pre-pandemici, grazie alla forte crescita di volumi e margini nei segmenti Devices e Solutions, i risultati sono in notevole miglioramento, anche a dispetto del marcato aumento dei costi di trasporto”.

“Alcuni dei principali fornitori hanno allungato i tempi di pagamento”

Sul fronte patrimoniale, continua Cattani, la fine delle criticità sugli approvvigionamenti unita al rallentamento della domanda di PC consumer, non compensato dalla correlata diminuzione degli arrivi pianificati molti mesi fa, hanno portato a un aumento del livello del circolante che si riflette sull’indebitamento finanziario netto.

“Pertanto rileviamo con soddisfazione che alcuni dei nostri principali fornitori hanno varato piani di allungamento dei termini di pagamento e contestualmente avviato forti attività promozionali per accelerare le vendite e con ciò finanziare l’eccesso di stock”.

Il Gruppo, sottolinea l’AD di Esprinet, ha inoltre ridotto significativamente i volumi di acquisto in modo da riportare il livello delle rotazioni delle scorte a valori più corretti, auspicabilmente entro la fine dell’esercizio in corso.

Luglio e agosto in crescita

“Nel prossimo semestre il mercato dovrebbe avere risolto in larga misura i problemi di disponibilità di prodotto, confrontandosi invece con un 2021 in cui il secondo semestre ha avuto difficoltà crescenti. Stante comunque le incertezze macroeconomiche legate all’inflazione e all’andamento della domanda e dei tassi di interesse, e quelle legate alla situazione politica in Italia, è particolarmente complicato stimare l’andamento dei prossimi mesi. La domanda business rimane però al momento molto sostenuta soprattutto in area Solutions mentre la domanda consumer, pur ridotta, al momento non mostra segnali di reale grave crisi”.

Nell’outlook per il resto dell’anno, Esprinet precisa che la domanda di PC, soprattutto in Italia e soprattutto sul segmento consumer, è rallentata ed è prevista in ulteriore rallentamento, probabilmente riportandosi a valori comunque superiori al 2019 ma inferiori a quelli del 2020 e 2021. Invece gli investimenti IT delle aziende private e della pubblica amministrazione, sostenuti da piani di ripresa e resilienza nazionali, rimarranno, soprattutto nel sud Europa, un elemento chiave dell’agenda di trasformazione digitale delle organizzazioni.

Il Gruppo segnala inoltre una significativa crescita dei ricavi, della marginalità di prodotto e dell’EBITDA Adjusted, sia percentuale che assoluta, nei mesi di luglio e agosto rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, e al momento il mese di settembre mostra risultati di vendita in buona progressione rispetto al 2021.

“Alla luce di tutto questo, dei piani discussi con i principali produttori e clienti, e sulla base delle migliori stime attualmente disponibili, pur influenzate da un notevole livello di incertezza macroeconomica”, spiega il comunicato, “il Gruppo ritiene di poter confermare l’obiettivo per il 2022 di EBITDA Adjusted superiore a 93 milioni di euro, nonché le linee guida del Piano Industriale 2022-2024 (ne abbiamo parlato qui, ndr)”.