Ci siamo tutti accorti che il 2020 per il mercato mondiale delle applicazioni software di collaboration è stato un anno di svolta, con centinaia di milioni di persone che sono passate al remote working per poter continuare a lavorare durante i lockdown. E ora arrivano i dati consuntivi a confermare il concetto: secondo IDC infatti il fatturato generato dalle collaboration application l’anno scorso è cresciuto di ben il 32,9%, raggiungendo i 22,6 miliardi di dollari, e infilando il quarto anno consecutivo di crescita a due cifre. Anche nel 2019 la crescita secondo IDC era stata di oltre il 30%.

“Molte persone e aziende avevano già adottato le soluzioni di collaborazione prima della pandemia, ma nei primi 6 mesi del 2020 il numero di nuovi utenti è stato pari a quello dei cinque anni precedenti”, commenta in un comunicato Wayne Kurtzman, research director, Social and Collaboration di IDC. “Questo ha posto solide basi per la collaborazione praticamente in tutte le organizzazioni, piccole e grandi”.

Per Zoom crescita annuale del 277%

I principali cinque fornitori di collaboration application a livello mondiale, in base al fatturato, sono Microsoft, Google, Zoom, Cisco e Slack (acquisita pochi mesi fa da Salesforce). Purtroppo IDC non divulga le quote di mercato singole, ma specifica che questi 5 fornitori tutti insieme rappresentano quasi due terzi dell’intero mercato, e più precisamente il 64,2%, quattro punti percentuali in più del 2019. Tutti e cinque hanno registrato crescite a due cifre, ma secondo le stime di IDC la migliore performance è di Zoom con oltre il 277% di crescita annuale.

Guardando al futuro, la società di ricerca si aspetta presto l’arrivo sul mercato di una nuova generazione di strumenti software di collaboration, che non necessariamente rimpiazzeranno i leader di mercato, ma li arricchiranno con nuove funzionalità, tra cui nuovi tipi di documenti e asset che forniranno nuovi modi di collaborare e misurare ciò che sta accadendo in azienda. Altri sviluppi attesi sono:

– profonde integrazioni con applicazioni di terze parti che miglioreranno gli insight e minimizzeranno i cambiamenti di contesto, e contribuiranno a ridurre i tempi di completamento dei progetti;

nuove metriche per misurare le performance delle aziende totalmente connesse, migliorate da collaboration e intelligence;

Artificial Intelligence (AI), Machine Learning (ML), e automazione aiuteranno a superare il concetto di workflow rimuovendo gli ostacoli al lavoro e alla collaborazione per ogni funzione.

“Il futuro delle collaborative applications vedrà l’introduzione di più intelligenza, nuove modalità di connessione più visuali, e capacità di misurare il vero valore per i clienti”, commenta Kurtzman. “Queste nuove capacità, unite all’ulteriore crescita della domanda di poter lavorare dovunque, spingeranno il mercato delle collaborative applications a un valore di 50,7 miliardi di dollari entro il 2025. Cioè più del doppio rispetto ai 22,4 del 2020.