La domanda di professionisti IT in Italia è da anni superiore all’offerta, soprattutto in alcuni ambiti specialistici dove sia gli operatori del settore (service provider, system integrator, ecc.) sia le aziende utenti si contendono i migliori talenti a suon di benefit e ovviamente di trattamenti economici.

I dati sulle tendenze retributive dei professionisti IT, soprattutto se riguardanti l’Italia, sono quindi sempre di grande interesse ben al di là dello stesso settore IT. In questo scenario un interessante aggiornamento arriva dalla nuova edizione dell’IT Salary Guide di Techyon, un Head Hunter specializzato nella ricerca e selezione di professionisti senior e manager esclusivamente appunto nel settore Information Technology.

Fonte: IT Salary Annual Guide 2023, Techyon

Fonte: IT Salary Annual Guide 2023, Techyon

La ricerca si concentra su 22 figure (vedi tabella) appartenenti a sette ambiti funzionali – Artificial Intelligence, Cloud, Cyber Security, Data Science, Development, IT Infrastructure & Operations, IT Executive – ritenuti da Techyon al momento i più significativi per delineare i trend retributivi delle figure IT.

Per ciascuno dei 22 profili sono state esaminate le fasce di Retribuzione Annua Lorda (RAL) attualmente percepite in base alla seniority: Junior (0-2 anni di esperienza nel ruolo); Middle (2-5 anni), e Senior (oltre 5 anni di esperienza nel ruolo).

Le figure più pagate: il CIO tra i manager, il Cloud Architect tra i non-manager

Mentre per la consultazione esaustiva delle fasce di RAL per ogni profilo in funzione della seniority rimandiamo al report originale, qui ci concentriamo su alcuni elementi particolarmente significativi, a cominciare ovviamente dalle figure più pagate. Dall’esame delle RAL emerge che dei 22 profili esaminati, quello con la retribuzione media più alta (da circa 105mila a circa 140mila euro annui) è il CIO, seguito da CTO (70mila-115mila euro), e IT Application Manager (65mila-95mila euro), tutte figure ovviamente di livello executive.

Tra i non executive, le RAL più alte – limitandoci al livello senior – sono quelle del Cloud Architect (tra circa 63mila euro e circa 90mila), e del security architect (61mila-80mila). Superano i 70mila euro annui di RAL massima anche IoT Specialist, Robotics Engineer, e Cloud Engineer, mentre le RAL più basse a livello senior sono dei profili IT Support Specialist (35mila-47mila euro) e Cyber Security Analyst (41mila-50mila euro).

Anche al livello junior le RAL più alte sono degli “architect” nei vari ambiti (cloud, security, software), mentre le più basse sono degli “analyst” (security, data), e soprattutto dell’IT Support Specialist, l’unico la cui RAL massima resta sotto i 30mila euro.

RAL al Sud inferiori anche del 25% rispetto al Nord-ovest

Tra i professionisti che rientrano nello stesso ambito funzionale, le varianze minori in funzione del ruolo sono nell’ambito più innovativo, l’AI, dove uno junior prende 35mila-36mila euro e un senior tra 62 e 64mila euro, qualunque sia il ruolo tra quelli esaminati (IoT Specialist, NLP Expert, Robotics Engineer). Quelle maggiori sono invece negli ambiti più consolidati: Cloud (si va dai quasi 77mila euro massimi del Cloud Architect ai 55mila del DevOps) e Cyber Security (dai 46mila dell’analyst agli oltre 70mila dell’architect).

Techyon ha anche articolato l’analisi su base geografica, distinguendo tra le macro-regioni Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, e Sud/Isole. Ne emerge poco sorprendentemente che le RAL a parità di figura e seniority, scendono man mano che si scende verso Sud, con divari tra gli estremi (Nord-Ovest e Sud-Isole) che variano ovviamente da figura a figura ma che si aggirano mediamente intorno al 25%.

Infine un’occhiata anche ai Benefit assegnati a professionisti e manager IT, da cui emerge che il computer aziendale è praticamente la norma, ma non raggiunge la totalità dei casi (siamo al 93%), mentre sono molto diffusi anche smart working totale o parziale (89%) e smartphone aziendale (86%). Rilevanti anche i livelli di diffusione dei buoni pasto o mense aziendali (78%), e dei piani welfare (assicurazione sanitaria, formazione, ecc.), di cui godono circa 3 professionisti IT italiani su 4, mentre l’auto aziendale è assegnata solo a uno su 3.

“Un campione di circa 50mila professionisti e un panel di circa 1000 aziende”

Giorgia Cazzulani, managing director di Techyon

Giorgia Cazzulani, executive director di Techyon

“Nella nostra IT Salary Annual Guide abbiamo coinvolto un campione di circa 50.000 professionisti informatici attivi nel mercato del lavoro e un panel di oltre 1000 aziende variamente strutturate e operanti su tutto il territorio nazionale in settori diversificati”, ci spiega Giorgia Cazzulani, Executive Director di Techyon.

“È stato possibile individuare i professionisti IT partecipanti grazie all’ausilio di Techyon-Search: tecnologia proprietaria sviluppata in-house, con oltre 380.000 profili IT raccolti, che è più grande database presente in Italia di profili del segmento IT. Le aziende invece sono state scelte tra i 1000 e più partner che si sono già affidati a noi”.

Tra le figure più ricercate specialisti cloud, SAP ed ERP

Al momento, continua Cazzulani, le figure IT più ricercate in Italia sono quelle connesse agli ambiti a più forte evoluzione: Data Science, Cyber Security, Blockchain, Intelligenza Artificiale e Machine Learning, ma non solo.

“Le aziende italiane manifestano una certa difficoltà nel reperire figure quali i professionisti legati al Cloud e gli specialisti del mondo SAP ed ERP più in generale. Tali profili risultano essere tra i più sollecitati: la difficoltà di reperimento deriva soprattutto dal mismatch tra il fabbisogno occupazionale delle imprese stesse e il reale numero di professionisti e manager IT presenti sul mercato”.

Altre figure molto ricercate dalle aziende italiane, continua l’Executive Director di Techyon, sono ICT Security Manager, Cyber Security Architect, Sviluppatori, Business Intelligence Analyst e Network Engineer.

“Il salario non è l’unica leva di attraction e retention”

Il salario, sottolinea Cazzulani, rappresenta un’importante leva di attraction e retention, ma non è l’unica. “A esso si sommano, per esempio, la possibilità di accedere a tecnologie sempre nuove nonché di partecipare a progetti stimolanti. E ancora, la prospettiva di una concreta crescita professionale e la possibilità di accedere a benefit sempre più adeguati a un mondo ampiamente pervaso dal digitale e dalle sue numerose applicazioni. Inoltre assume una certa rilevanza anche la possibilità di lavorare in modalità ibrida e di poter usufruire di una certa flessibilità oraria”.

Infine un inquadramento del mercato del lavoro IT italiano nell’ambito degli attuali trend internazionali.

“Techyon opera prevalentemente sul territorio italiano, ma la sua conoscenza delle dinamiche del mercato del lavoro IT si estende a tutta l’Europa. In riferimento alle RAL medie, a livello europeo l’Italia si trova circa a metà classifica. In testa ci risultano Germania, Svizzera, Francia e in generale i Paesi del Nord Europa. La Spagna, invece, presenta generalmente retribuzioni inferiori a quelle italiane”, conclude Cazzulani. “Per il futuro, analisti come Anitec-Assinform prevedono per il 2023 un andamento positivo per i mercati italiani delle Soluzioni e dei Servizi ICT. È pertanto molto probabile che tale trend porterà anche a un aumento delle retribuzioni”.