Per i professionisti dell’IT ottenere una certificazione su un’area tecnologica, una piattaforma o un’applicazione è spesso il modo migliore per migliorare la qualità del proprio lavoro, cercare un nuovo impiego, e ottenere aumenti di retribuzione e promozioni.

Ma si tratta comunque di un impegno notevole: prepararsi a un esame di certificazione IT costa e richiede ore di studio, e a volte per essere ammessi occorre frequentare corsi e/o dimostrare anni di esperienza “sul campo”. Inoltre non pochi vendor richiedono di confermare la certificazione con un nuovo esame 2 o 3 anni dopo averla conseguita.

Ne vale la pena? Per decidere come sempre occorre soppesare costi e benefici, ma mentre per i costi la valutazione è più semplice, per i benefici spesso non è facile avere un quadro completo, anche perché spesso questi vantaggi si estendono anche all’azienda in cui si lavora.

Ecco quindi sette tipi di benefici che un professionista IT può ottenere con una certificazione, sia per se stesso che per la propria azienda.

1) Le certificazioni aiutano a ottenere promozioni e aumenti di retribuzione

Questo è uno dei benefici più intuitivi. A volte una certificazione è l’unico modo per dare una scossa alla propria carriera all’interno di un’azienda, e ottenere una posizione più alta e/o un aumento di retribuzione. Ottenere una certificazione, o confermarla quando il vendor o l’organizzazione emittente lo richiedono (tipicamente ogni 2 o 3 anni) è un ottimo modo per dimostrare al proprio management la volontà di migliorare, investire in se stessi, ampliare le proprie competenze in aree su cui l’azienda sta puntando per il proprio futuro, e restare sempre aggiornati rispetto alla continua evoluzione tecnologica.

2) Le certificazioni aiutano quando l’azienda taglia posti di lavoro

In un momento economicamente complicato come questo, molte aziende e organizzazioni ricorrono alla riduzione degli organici per tagliare costi. Avere una certificazione può essere la discriminante per essere inseriti tra le persone che rimarranno invece che tra quelle da tagliare.

3) Le certificazioni aiutano a cambiare o trovare lavoro

Altro beneficio molto immediato. Quando non ci si trova più bene nell’azienda in cui si lavora, o si è senza lavoro, una certificazione aiuta a indirizzare meglio le proprie competenze verso il lavoro o l’azienda che ci interessa di più. Sempre più spesso hiring manager e head hunter richiedono una o più certificazioni per una determinata posizione, e chi non le ha vede immediatamente scartato il proprio CV dalla lista dei candidati. D’altra parte anche a chi è già assunto sempre più aziende e organizzazioni richiedono per alcune job function di ottenere e mantenere delle certificazioni.

4) Le certificazioni aiutano ad ampliare la rete di conoscenze professionali

Una volta ottenuta una certificazione si ha sempre la possibilità di entrare in una community di persone che hanno la stessa certificazione, con le quali nell’era dei social è molto più semplice mantenere contatti frequenti. La community è una risorsa estremamente utile per cercare risposte su specifici problemi tecnici, per condividere soluzioni, e per avere consigli per migliorare la propria posizione, e informazioni di prima mano su nuove opportunità lavorative.

5) Le certificazioni garantiscono la vostra competenza

Ottenere una certificazione o una serie di certificazioni sulle tecnologie di un certo vendor significa aumentare la propria credibilità e affidabilità professionale, ed essere riconosciuti come esperti in quell’area tecnologica, acquisendo visibilità sia nella propria azienda, sia in tutto l’ecosistema di partner e clienti di quel vendor.

6) Sempre più vendor nei loro Partner Program richiedono certificazioni

Questo significa che per mantenere un certo livello di partnership con un certo vendor, sempre più spesso un IT service provider deve disporre di un certo numero di persone certificate in determinate aree tecnologiche, di prevendita o commerciali, e di mantenerle negli anni. Solo il rispetto di questo requisito permette di accedere ai vari tipi di benefici assicurati dal Partner Program del vendor.

7) Le certificazioni sono richieste dall’azienda utente

Se lavorate nel reparto IT di un’azienda o organizzazione utente, a volte l’implementazione di un nuovo sistema o piattaforma richiede la formazione e certificazione di un certo numero di specialisti IT per poter gestire, manutenere e aggiornare tale nuovo sistema con uno staff interno. Un discorso simile vale anche per gli staff esterni che un IT service provider distacca presso un certo cliente per gestire un sistema o piattaforma.

Le organizzazioni che investono nella formazione e nella certificazione si assicurano di avere staff sempre aggiornati e pronti a rispondere a tutte le sfide tecniche che l’uso dei sistemi informativi genera.

Nel caso degli IT Service Provider, nel senso più ampio, e di tutti gli operatori attivi negli ecosistemi dei vendor IT, questo aspetto è di importanza decisiva perché riguarda il core business: avere addetti sempre allineati con gli ultimi sviluppi delle tecnologie è indispensabile per garantire alti livelli qualitativi dei propri servizi. Formarli e farli certificare è un beneficio per gli addetti, ma anche e soprattutto per l’azienda, e quindi è un investimento nel proprio futuro.

Il ritorno economico e i benefici dell’avere uno staff certificato

A questo proposito il recente “IT Skills and Salary Report 2021” di Global Knowledge quantifica il ritorno degli investimenti in formazione e certificazione. Secondo il 64% degli oltre 9200 decision maker IT intervistati in tutto il mondo, ogni persona certificata produce un extra valore economico per la sua azienda di almeno 10mila dollari l’anno: per la precisione il 50% valuta un beneficio annuo pro capite tra 10 e 30mila dollari, il 14% di oltre 30mila.

Al di là del valore economico poi gli intervistati elencano molti altri benefici che l’azienda ottiene da uno staff certificato. I più citati sono: eliminazione degli skill gap (50%), migliore soddisfazione delle richieste dei clienti (46%), aumento della produttività (45%), vantaggi competitivi sulla concorrenza (36%), e più veloce conclusione dei progetti (33%).