Nel terzo trimestre dell’anno, l’attività cloud di Alphabet (Google Cloud) ha sofferto, mentre quella di Azure è decollata, dimostrando come l’investimento del produttore di Windows nell’intelligenza artificiale stia dando i suoi frutti. Le azioni di Alphabet sono scese del 7% nelle contrattazioni after hours di martedì, mentre quelle di Microsoft sono salite del 5%.

Il calo delle azioni di Alphabet, nonostante l’azienda abbia battuto le stime di Wall Street per quanto riguarda gli utili e le vendite complessive, ha dimostrato che gli investitori volevano che l’azienda ottenesse più guadagni nel campo dell’intelligenza artificiale e dimostrasse, con Google Cloud, di essere competitiva nei confronti di Azure e AWS.

Secondo Bob O’Donnell, analista capo di TECHnalysis Research interpellato da Reuters, un singolo trimestre non rappresenta una tendenza importante, ma i risultati del cloud di questo trimestre dimostrano che Azure sta guadagnando quote rispetto alla concorrenza; inoltre, sempre secondo O’Donnell, è possibile che il messaggio molto forte di Microsoft su Copilot e sull’IA generativa stia convincendo le aziende a prenderla in considerazione in modo più serio. Non a caso Amy Hood, direttore finanziario di Microsoft, ha dichiarato in una conference call con gli analisti che il consumo di IA superiore alle aspettative è stato responsabile di un aumento di 3 punti percentuali del business cloud dell’azienda.

Anche Alphabet ha implementato l’IA generativa in decine di prodotti, sperimentandola nel suo motore di ricerca e lanciando il suo chatbot di IA generativa Bard in concorrenza con ChatGPT. Alphabet ha inoltre dato priorità all’acquisizione di startup specializzate in intelligenza artificiale come clienti per la sua divisione cloud, mentre Microsoft si è affidata alle relazioni esistenti per assicurarsi clienti più grandi.

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Due diverse strategie che per il momento sembrano premiare nettamente Microsoft, i cui ricavi dell’unità Intelligent Cloud, che ospita la piattaforma di cloud computing Azure, sono cresciuti a 24,3 miliardi di dollari rispetto alle stime degli analisti di 23,49 miliardi di dollari. RBC Capital Markets ha precedentemente stimato che Microsoft registrerà oltre 3 miliardi di dollari di ricavi dalle offerte di IA generativa nell’anno fiscale in corso.

Meno eclatanti i ricavi delle attività cloud di Google, che sono aumentati del 22,5% a 8,41 miliardi di dollari nel trimestre conclusosi il 30 settembre, la crescita più lenta in almeno 11 trimestri. Il risultato è stato inferiore alla stima media di Wall Street (8,62 miliardi di dollari). “Per Microsoft si tratta di numeri assolutamente fenomenali, se si considera che le prospettive macroeconomiche sono caute e l’ambiente di spesa IT è incerto. È sorprendente vedere una forte riaccelerazione della crescita nel segmento Azure Cloud, chiaramente guidata dalla domanda legata all’AI-as-a-service” ha dichiarato Tejas Dessai, analista di Global X.

Passando invece all’altro grande hyperscaler (Amazon), nel terzo trimestre appena concluso AWS ha registrato un fatturato di 23,1 miliardi di dollari, rispetto alle aspettative degli analisti di 23,09 miliardi di dollari. Di fronte a questi dati il CEO di Amazon Andy Jassy ha dichiarato che la crescita AWS ha continuato a stabilizzarsi nel corso dei trimestri, aggiungendo che l’IA generativa porterà a decine di miliardi di dollari di ricavi per AWS nei prossimi anni.

Su questo versante l’azienda sta infatti cercando di rafforzare AWS rispondendo alle mosse di Google e Microsoft con un accordo per investire fino a 4 miliardi di dollari nel produttore di chatbot Anthropic e pubblicizzando a fine luglio nuovi strumenti di IA generativa.