Brevi SpA, il distributore di informatica con sede centrale a Grassobbio (BG), ha annunciato un valore finale del fatturato 2021 di 197 milioni di euro, con una lieve flessione rispetto all’anno prima (-1,9%), spiega l’azienda in una nota, “ma estremamente significativo alla luce del contesto in cui è maturato, ancora di più se paragonato ai 182 milioni del 2019, in situazione ante-Covid: ben 15 milioni di euro in più e una crescita dell’8%”.

Brevi parla del 2021 come di un altro anno vissuto intensamente, profondamente segnato dal fattore Covid e dalle imprevedibili conseguenze del suo andamento, ma con alcune dinamiche in consolidamento. Sia in positivo – la diffusione sempre più pervasiva della tecnologia -, e sia in negativo, come le inevitabili ripercussioni della pandemia sulla domanda e sull’economia o il cronicizzarsi dei problemi di shortage causati dalla mancanza di materie prime e dalle difficoltà di organizzazione dei trasporti internazionali.

Nonostante questi fattori avversi, sottolinea la nota, il 2021 di Brevi si è comunque avvicinato molto al risultato-record del 2020 (202 milioni, ndr), legato alla situazione eccezionale di quel periodo e al conseguente boom di richieste: “Un risultato in linea con i valori espressi dal mercato e che conferma il ruolo di primissimo piano che Brevi riveste oggi nel settore IT, e in particolare nella Distribuzione cash&carry, dove si configura come realtà leader in Italia, per dimensioni del fatturato (circa 150 milioni di euro, mentre i restanti 47 sono vendite della sede centrale), numero di punti vendita (oggi 30 dopo l’apertura dello store di Bari), copertura territoriale, con l’espansione della rete Brevi anche al Sud Italia, e numerica clienti: più di 10 mila rivenditori riforniti su base annua”.

Notebook e pc tradizionali costituiscono il 37% del fatturato

Scendendo più in dettaglio sulle aree di attività, il 2021 ha confermato i notebook come prodotti trainanti delle vendite di Brevi, con quasi 53 milioni di euro e oltre il 26% di share sul totale fatturato. Tengono bene, continua la nota, le vendite dei PC “tradizionali” (desktop e LCD-PC, 11% del fatturato 2021), per quanto nettamente distanziate dai device portatili, con valide performance anche nei segmenti display (8% del fatturato) e networking (7,5%).

“La componentistica nel suo complesso rimane voce significativa (intorno al 12%) ma in contrazione rispetto agli anni d’oro del mercato dell’integrazione, anche per effetto del fattore shortage, particolarmente pesante in questo segmento”, spiega il comunicato, che segnala anche la continua crescita in ambito server e le performance di assoluto rilievo anche nel segmento storage.

Brevi inoltre dedica una menzione a parte al marchio di casa, Winblu, che ha ampiato la gamma con l’introduzione dei notebook Winblu e-Motion e della nuova linea LCD Evision: “Desktop, workstation e server Winblu stanno incontrando un grande successo sul circuito dei nostri cash&carry, con circa 6,5 milioni di euro di fatturato, in crescita del 44% rispetto al 2020”.

La nota chiude il discorso sul 2021 sottolineando anche i risultati qualitativi, come la straordinaria affidabilità e serietà del Canale, e l’ulteriore rafforzamento del rapporto con la clientela, grazie al servizio offerto dai cash&carry in un periodo così difficile: “Non a caso sono stati proprio i voti dei rivenditori a permettere a Brevi di aggiudicarsi il prestigioso titolo di “Distributore dell’Anno” nell’indagine ChannelWatch di CONTEXT”.

“2022, la partenza in salita non intacca i programmi di potenziamento”

Brevi quindi passa ad alcune considerazioni sull’inizio del 2022, “che sta confermando le dinamiche altalenanti dell’anno scorso, con partenza in salita dettata dalla situazione di difficoltà generale per la diffusione del virus. E anche lo shortage proseguirà a singhiozzo per larga parte dell’anno, imponendo massima attenzione nella fase di acquisto”.

Questo inizio non ha però intaccato i programmi di investimento e potenziamento aziendale di Brevi, sia dal punto di vista commerciale che a livello di strutture. “Nel primo caso, sono appena stati siglati 2 nuovi accordi di distribuzione diretta: con Dynabook Toshiba, per rafforzare ulteriormente l’offerta notebook, e con Eset, nel segmento dei software per la sicurezza. Sempre in questo ambito, è stata raggiunta un’intesa con Kaspersky per l’installazione di Kaspersky Internet Security sui PC Winblu”.

Dal punto di vista strutturale invece proseguono i lavori sulla sede centrale di Grassobbio (Bergamo), che ha visto nel recente passato un importante potenziamento del Magazzino Centrale (da 5.000 ad oltre 8.500 mq) e che ora verrà ulteriormente ottimizzato per rendere ancora più efficiente la fase logistica. Prosegue anche l’espansione della rete cash&carry: in cantiere nei prossimi mesi nuove aperture, per completare un mosaico sempre più capillare.

“Essendo forzatamente interrotte le attività di formazione “in presenza” nelle apposite aule corsi dei cash&carry”, conclude Brevi, “il training è proseguito e proseguirà online con un fitto calendario di webinar. Saranno potenziate infine le attività social, per garantire costante informazione e interazione con la clientela”.