ll settore delle tecnologie digitali domina la classifica dei 100 marchi (brand) a più alto valore economico a livello mondiale, monopolizzando i primi cinque posti con Apple, Amazon, Microsoft, Google e Samsung, e occupando tutte le posizioni dalla 15 alla 21 con Facebook, Cisco, Intel, IBM, Instagram, SAP e Adobe, mentre Salesforce (38° posto) è il secondo brand per crescita annua più alta (+37%) dopo Tesla.

Inoltre il settore tecnologico spicca facendo segnare la crescita media più alta (23%) rispetto a tutti gli altri, e aggiudicandosi il primo posto per valore economico medio dei brand, seguito da Beverage e Sporting Goods.

Questi alcuni dei principali responsi dell’edizione 2021 del report Best Global Brands di Interbrand, che quantifica il valore economico dei marchi sulla base di tre fattori: la performance finanziaria dei prodotti o servizi contraddistinti dal brand (Financial Analysis), l’incidenza del brand nel processo d’acquisto dei clienti (Role of Brand), e la forza competitiva del brand (Brand Strength), cioè la sua capacità di creare fidelizzazione, e di conseguenza domanda e margini sostenibili nel lungo periodo.

Sono diversi gli spunti interessanti del Best Global Brands di quest’anno. Per esempio il valore totale dei 100 brand (qui la classifica completa), che sale a 2667,5 miliardi di dollari con la crescita annua più alta (+15%) registrata nei 22 anni di storia dell’analisi: crescita anomala che Interbrand attribuisce in larga parte allo tsunami economico causato dal Covid-19.

I marchi a più alta crescita: Tesla (+184%), Salesforce e Paypal

Un altro spunto interessante riguarda il marchio a più alta crescita dell’anno: Tesla, che con un impressionante incremento del 184% del suo valore economico ha scalato 26 posizioni in classifica rispetto all’anno scorso, raggiungendo il 14° posto con un valore di 36,3 miliardi. Tra i brand a maggior crescita come detto anche Salesforce.com con +37% (che sale di 20 posizioni attestandosi al numero 38) e PayPal con +36% che sale di 18 gradini fino al numero 42.

Notevole anche la stabilità di questa top 100, che registra una sola new entry, Sephora, peraltro all’ultima posizione: la 100. Con questo ingresso LVMH Group diventa il gruppo con il maggior numero di brand in classifica: Sephora, Louis Vuitton (#13), Dior (#77), Tiffany & Co. (#92) e Hennessy (#95).

Le prime 3 valgono un terzo del totale dei 100 Best Global brands

Tornando alla top 10, il podio rimane immutato come posizioni rispetto al 2020: Apple (408,3 miliardi) resta saldamente in testa per il nono anno consecutivo, seguita da Amazon (249,2 miliardi) e Microsoft (210,2 miliardi). Impressionante il fatto che questi tre brand da soli rappresentino un terzo (il 33%) del valore totale dei 100 marchi che compongono la classifica.

Al quarto posto poi come detto c’è Google (196,8 miliardi), seguita da Samsung (74,6 miliardi), Coca-Cola (57,5 miliardi), Toyota (54,1 miliardi), Mercedes-Benz (50,9 miliardi), McDonald’s (45,9 miliardi) e da Disney (44,2 miliardi) che chiude la top ten.

I brand italiani: Gucci, Ferrari e Prada

L’Italia non ha marchi tecnologici nella classifica: gli unici brand italiani come l’anno scorso sono Gucci, Ferrari e Prada, che sono tutti cresciuti, posizionandosi rispettivamente al 33°, 76° e 94° posto. Il brand Gucci vale 16,7 miliardi (+6%), Ferrari cresce del 12% guadagnando tre posizioni e raggiungendo un valore di 7,2 miliardi, e Prada attesta il valore del brand a 5,4 miliardi segnando un +20% rispetto all’anno scorso.

“Il nostro studio Best Global Brands premia di nuovo Gucci, Ferrari e Prada tra i brand italiani globali a maggior valore economico”, afferma in un comunicato Lidi Grimaldi, Managing Director della sede italiana di Interbrand. “Questi brand hanno dimostrato come chiarezza di visione, capacità di cambiamento e comprensione dei bisogni dei consumatori siano determinanti per creare valore”.

I tre fattori chiave di crescita

Secondo Interbrand i brand con il più alto tasso di crescita quest’anno sono quelli che hanno registrato le performance migliori in tre aspetti fondamentali: Direction, Agility e Partecipation.

Più in dettaglio la dimensione Direction evidenzia i brand che hanno definito una direzione strategica chiara, assicurandosi che l’intera organizzazione la conosca e collabori per raggiungere gli stessi obiettivi. Agility mette in luce i brand che si muovono velocemente, presentando sul mercato nuovi prodotti e servizi e, laddove necessario, cambiando rotta per rispondere alle mutevoli esigenze dei clienti. Mentre i brand che primeggiano in Partecipation sono quelli più capaci di coinvolgere clienti, partner e dipendenti in un percorso condiviso.

“Considerato il contesto economico in costante evoluzione, non sorprende che il coinvolgimento dei dipendenti, la capacità di adattamento ai cambiamenti e una base clienti forte abbiano contribuito alla crescita di alcuni brand”, ha dichiarato Charles Trevail, Global CEO di Interbrand. “Prendiamo ad esempio Tesla con un incremento a tre cifre del valore del brand che non ha precedenti nei 22 anni dello studio Best Global Brands. Questo brand incarna alla perfezione il focus su Direction, Agility e Participation”.

“I brand con un incremento superiore al tasso medio di crescita nel lungo termine sono quelli che hanno dimostrato di avere una strategia chiara, ma che nel contempo sono pronti a cambiare rapidamente rotta, coinvolgendo i consumatori nel loro percorso”, aggiunge Gonzalo Brujó, Global President di Interbrand. “Con l’avanzare di ciò che abbiamo definito ‘The Decade of Possibility’, molti Best Global Brands sono attivamente impegnati ad ampliare le loro opportunità guidando l’innovazione, sviluppando modelli di business più efficienti e compiendo scelte senza compromessi”.