AMD (Advanced Micro Devices) ha annunciato un accordo per l’acquisizione della società californiana Pensando Systems in una transazione del valore di circa 1,9 miliardi di dollari.

“Con l’acquisizione di Pensando aggiungiamo una piattaforma leader di servizi distribuiti al nostro portafoglio di high-performance CPU, GPU, FPGA e adaptive SoC”, ha dichiarato Lisa Su, Chairman e CEO di AMD.

Si tratta di una mossa per acquisire competitività nel data center networking. L’obiettivo infatti è entrare in un mercato molto caldo, quello delle smartNIC e DPU (Data Processing Unit), in cui altri colossi come Intel, Nvidia, AWS stanno investendo. Si tratta di prodotti che hanno lo scopo di “scaricare” le CPU dei server dei data center da alcuni dei loro workload, e aumentarne così le performance.

In particolare AMD vuole l’architettura DPU su cui Pensando sta lavorando, che comprende software programmabile e intelligente per supportare servizi software-defined di cloud, computing, networking, storage e sicurezza da attivare velocemente a livello di edge, colocation o reti di service provider.

Pensando in effetti si definisce come “il pioniere del distributed computing progettato per il New Edge, che permette ai servizi software-defined cloud, compute, networking, storage e di sicurezza di trasformare le architetture esistenti negli ambienti sicuri e ultra-veloci richiesti delle applicazioni”.

“La piattaforma di Pensando”, si legge sul sito della società acquisita, “eroga servizi software-defined altamente programmabili di cloud, compute, networking, storage e sicurezza dovunque siano i dati”.

Tra i fondatori John Chambers e tre italiani

Nata nel 2017, nei suoi cinque anni di vita Pensando ha raccolto oltre 300 milioni di dollari in cinque round di finanziamento: tra gli investitori ci sono HPE, Goldman Sachs, Qualcomm Ventures e Lightspeed Venture Partners.

È guidata da un gruppo di ex top manager di Cisco, tra cui il fondatore John Chambers – che è stato CEO di Cisco per oltre 20 anni – il CEO Prem Jain, e poi Soni Jiandani, e gli italiani Mario Mazzola e Luca Cafiero, di scuola Olivetti, e Silvano Gai, ex CNR e Politecnico di Torino.

Lo stesso nome della società, Pensando, come spiegano i fondatori, viene dall’italiano e vuole alludere a un nuovo modo di pensare, e nei contenuti del suo sito qua e là si trovano parole in italiano (Benvenuto to the new edge, Andiamo!, Say buongiorno, ecc.).

Il CEO Jain e tutto il team di Pensando entreranno a far parte del Data Center Solutions Group di AMD, guidato dal Senior VP e General Manager di AMR Forrest Norrod.

“Pensando si basa su solidi rapporti con i clienti e su una soluzione che è almeno 2 anni avanti nel cloud, nell’edge e nell’enterprise”, ha detto Chambers. “Per esempio le performance e scalabilità della piattaforma di servizi distribuiti di Pensando sono da 8 a 13 volte migliori di quelle del più grande cloud provider, e utilizzano meno energia. L’architettura di smart switching di Pensando ha 100 volte la scala, 10 volte la performance e un terzo dei cost of ownership rispetto a qualsiasi prodotto disponibile sul mercato enterprise”.

“C’è una vasta gamma di casi d’uso, come 5G e IoT, in cui occorre supportare grandi volumi di traffico a bassa latenza”, ha spiegato a Network World il co-founder e chief business officer Soni Jiandani lo scorso novembre. “Abbiamo deciso di cominciare da zero lo sviluppo di un sistema totalmente programmabile per dare ai clienti enterprise la capacità di supportare molteplici servizi di infrastruttura senza CPU dedicate”.

Come spiega in un comunicato, AMD vede le tecnologie di Pensando come uno strumento per competere nel data center networking, in quanto le soluzioni dell’azienda in via di acquisizione sono già implementate nel cloud e presso clienti enterprise tra cui Goldman Sachs, IBM Cloud, Microsoft Azure e Oracle Cloud.

La tecnologia di Pensando è una componente chiave in Aruba CX 10000, lo switch per data center di Aruba (gruppo HPE). Questo switch infatti include una DPU integrata di Pensando che riduce la necessità di utilizzare appliance separate per sicurezza e load balancing. HPE tra l’altro ha integrato la tecnologia Pensando anche in alcune delle sue linee di server, e come già accennato è anche un investitore di Pensando, avendo partecipato a un round di finanziamento da 145 milioni di dollari nel 2019 condotto da Lightspeed Venture Partners.

“HPE è stata tra i primi partner di Pensando perché condividevamo la visione che il mondo sarebbe diventato molto più distribuito, e che le imprese avrebbero avuto bisogno di architetture edget-to-cloud per accelerare i loro progressi”, ha detto Antonio Neri, president e CEO di HPE. “Non vediamo l’ora di accelerare lo sviluppo di queste tecnologie con il nostro partner di lunga data AMD, con cui ci congratuliamo per questa acquisizione strategica”.

Pensando è anche parte del Project Monterey di VMware, che integra server bare-metal, GPU, FPGA (field programmable gate array), NIC e sicurezza in un ambiente virtualizzato di larga scala.