Amazon ha creato in Italia più di 4500 posti di lavoro a tempo indeterminato nel corso del 2021, superando del 50% il piano annunciato lo scorso giugno, e superando così i 14mila dipendenti a tempo indeterminato nel nostro paese: il doppio di due anni fa.

Addirittura secondo uno studio di The European House-Ambrosetti sui bilanci delle grandi aziende private in Italia, Amazon è quella che in termini assoluti ha creato più posti di lavoro in Italia negli ultimi 10 anni (tra il 2011 e il 2020): in media più di 24 posti a tempo indeterminato alla settimana dall’avvio delle attività in Italia nel 2010.

Sono alcuni dei dati citati dal colosso americano in un comunicato sul suo impegno in Italia, che sottolinea tra l’altro anche la certificazione Top Employer Italy ottenuta nel 2021 e nel 2022, e il livello minimo di retribuzione iniziale per i neo-assunti, salito nel 2021 a 1680 euro al mese, l’8% in più rispetto alla retribuzione standard fissata dal Contratto nazionale per il settore dei trasporti e della logistica.

Raddoppiati in due anni i dipendenti a tempo indeterminato

Mariangela Marseglia, VP Country Manager Amazon.it and Amazon.es

Mariangela Marseglia, VP Country Manager Amazon.it e Amazon.es

“Il raddoppio dei posti di lavoro a tempo indeterminato in Italia negli ultimi due anni sottolinea il contributo alla ripresa economica del Paese attraverso il nostro Piano Italia, sostegno che si concretizza nel supporto alle comunità locali attraverso sia la creazione di posti di lavoro qualificati in ognuno dei nostri 50 siti sul territorio, sia negli investimenti per la digitalizzazione delle PMI”, commenta nel comunicato Mariangela Marseglia, VP Country Manager Amazon.it and Amazon.es. “Le persone di talento che abbiamo assunto continueranno a sviluppare l’infrastruttura digitale e fisica che oggi supporta più di 18.000 piccole imprese italiane nel fornire prodotti e servizi a milioni di clienti in tutto il mondo. Le PMI italiane che vendono su Amazon hanno creato più di 50.000 posti di lavoro come diretta conseguenza del loro rapporto con Amazon”.

Il comunicato inoltre specifica che tra il 2010 e il 2020 Amazon ha investito in Italia complessivamente oltre 8,7 miliardi di euro, e scende nel dettaglio su alcuni aspetti di Amazon come datore di lavoro in Italia:

– Amazon offre diverse tipologie di lavoro a persone con ogni livello di esperienza, istruzione, background, aspirazione di carriera e professionalità – dai magazzinieri agli ingegneri, dagli sviluppatori di software ai linguisti, esperti cloud o di intrattenimento – origine ed età. Più di 100 nazionalità sono rappresentate nelle sedi italiane. Più di 1200 dipendenti sono sotto i 24 anni, ma nel contempo l’8% dei dipendenti ha più di 50 anni e il dipendente più anziano ne ha 64.

– Amazon è presente in più di 50 siti in tutta Italia, dagli uffici Corporate italiani a Milano ai Centri di Sviluppo a Torino e Asti, ai Data Center in Lombardia, al Servizio Clienti a Cagliari, ai Centri di Distribuzione e Depositi di Smistamento da Trento a Catania.

– Amazon ha creato posti di lavoro di qualità anche in aree tradizionalmente segnate da alti livelli di disoccupazione: impiega 5000 persone a tempo indeterminato al Centro e Sud Italia e nei prossimi tre anni creerà altri 1100 nuovi posti in queste aree.

– Oltre al livello minimo di stipendio già citato, continua il comunicato, i dipendenti ricevono un pacchetto di benefit, tra cui un piano pensionistico e un’assistenza sanitaria, un’assicurazione medica e sulla vita e opportunità di carriera e di upskilling tra cui programmi come Career Choice, che fornisce ai dipendenti finanziamenti gratuiti per la formazione professionale e le tasse scolastiche fino a 8000 euro.

– Molti dei posti di lavoro creati nel 2021 hanno riguardato profili ad alta specializzazione: in particolare oltre 100 assunzioni hanno riguardato ruoli di sviluppo software, informatica e ingegneria.

L’ultima parte del comunicato si concentra sugli impatti occupazionali sull’indotto italiano. Secondo una ricerca condotta da Amazon nel marzo 2021, più di 50.000 persone sono attualmente impiegate in tutta la sua rete italiana di venditori terzi come conseguenza diretta delle loro relazioni con Amazon. Inoltre, come effetto diretto dei propri investimenti, Amazon ha sostenuto lo sviluppo di opportunità di lavoro in tutta la sua filiera italiana: più di 34.000 persone ora lavorano per aziende che forniscono servizi ad Amazon in tutta Italia.