Almaviva si è aggiudicata il Channel Award 2021 di Informatica – fornitore di soluzioni Enterprise Cloud Data Management – come miglior partner per il 2020 nella categoria Business 360, nell’area Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA), nonché America Latina (LATAM). Il riconoscimento, spiega un comunicato, corona una collaborazione avviata nel 2013 che ha portato Almaviva al ruolo di Platinum partner di Informatica e ha permesso al system integrator di posizionarsi come partner d’eccellenza per le soluzioni di data management nel tessuto produttivo italiano, privato e pubblico.

“Siamo orgogliosi del prestigioso riconoscimento di miglior partner Business 360 in Emea e Latam assegnatoci da Informatica. Grazie all’adozione della loro piattaforma abbiamo ottenuto importanti risultati con i nostri clienti accelerando i loro processi di trasformazione digitale”, commenta nel comunicato Antonio Amati, Direttore Generale Divisione IT di Almaviva.

“Informatica è entusiasta della partnership con Almaviva per la risoluzione congiunta delle sfide più complesse dei nostri clienti” ha affermato Alessandro Alliney, Country Manager di Informatica Italia. “In un’era in cui i dati sostengono la trasformazione digitale, la piattaforma di Informatica, all’interno di una strategia Cloud First – Cloud Native, offre una modularità che è di riferimento per il mercato”.

Automotive, central & local government, education, financial services, continua il comunicato, sono tra i contesti in cui Almaviva ha offerto soluzioni di Informatica per la data governance, il data masking e la data anonymisation, rispondendo alle esigenze di compliance al trattamento dei dati e favorendo e migliorando nelle organizzazioni la qualità dei servizi offerti, la tempestività dei processi, la privacy e sicurezza delle informazioni trattate, l’integrazione dei diversi attori coinvolti, la standardizzazione delle procedure e il monitoraggio e controllo dei processi.

Nell’ecosistema smart agriculture in particolare le soluzioni di Informatica hanno reso possibile un cambio di paradigma sul piano dell’interoperabilità del dato tra enti periferici e centrali, grazie alla sincronizzazione tra dati e all’aggiornamento real-time delle informazioni a livello nazionale, adeguandosi alle richieste di controllo e monitoraggio dell’UE.