La Service Orchestration è la chiave per sbloccare il vero potenziale delle complesse infrastrutture Hybrid IT. E’ quanto emerge da una recente indagine commissionata da Fujitsu a Forrester, i cui risultati rivelano come l’integrazione, la gestione e l’ottimizzazione delle infrastrutture IT ibride portino le imprese ad offrire servizi ad alto valore aggiunto per il business, fornendo contemporaneamente maggiore flessibilità ed agilità.

Le aziende intervistate hanno riconosciuto la necessità di adottare tecnologie digitali flessibili e agili, implementando allo stesso tempo infrastrutture Hybrid IT sempre più complesse. Tuttavia, se da un lato gli ambienti IT ibridi accelerano l’implementazione delle tecnologie digitali, dall’altro portano anche nuove complessità e sfide. In particolare, le imprese hanno manifestato preoccupazioni sui temi legati alla sicurezza (44%), alla privacy (43%), alla maggiore difficoltà di gestione e ai maggiori costi nell’utilizzare più ambienti IT (40%).

Grazie al coordinamento dei sistemi e dei servizi aziendali in una struttura di gestione unificata, un’efficace orchestrazione dei servizi permette di massimizzare la tecnologia già in uso in una organizzazione. Il punto di partenza deve essere quello di aggregare e coordinare le diverse piattaforme per aumentarne la velocità, il controllo e l’agilità dell’azienda.

Inoltre, estendendo questo approccio alla gestione dei fornitori, alla sicurezza e alla supply-chain, si potrà offrire un ambiente veramente efficiente. Gli intervistati riconoscono il valore di questo miglior coordinamento: il 70% di essi ha affermato infatti che la Service Orchestration è una priorità rilevante.

Service Orchestration

Secondo la ricerca i vantaggi più rilevanti nell’implementazione di una soluzione di service orchestration sono la possibilità di poter gestire contemperatemene più applicazioni e workload (lo afferma il 44% degli intervistati), una migliore user experience (42%) e la facilità di sistemare le applicazioni attraverso diverse hybrid cloud (40%).

La gestione dell’orchestrazione può però rivelarsi complessa. Il 41% degli intervistati sa che stare al passo con il progresso tecnologico è una sfida, mentre il 33% pone l’accento sulle difficoltà di trovare uno staff qualificato. Per quasi un intervistato su 3 (il 32%) inoltre trovare il giusto equilibrio tra le priorità IT e quelle di business è una sfida non da poco.

Di conseguenza le aziende cercano una terza parte che indichi come trovare il giusto compromesso tra agilità e controllo. Nella selezione di un partner un intervistato su tre (33%) guarda più all’esperienza tecnologica come la capacità di offrire soluzioni as-a-service, mobile e i big data.

Il 31% sceglie invece la capacità di saper integrare sistemi cloud e legacy, mentre il 28% quella di implementare rapidamente la soluzione. Il 28% degli intervistati indica infine come importante anche la capacità di saper far dialogare il top management con i responsabili IT, senza dimenticare (per il 27%) la crucialità del customer service.