La disciplina dell’enterprise architecture (EA) è spesso criticata per aver imposto scelte tecnologiche agli utenti business o per aver prodotto analisi software che nessuno utilizza. Ma la pratica dell’EA è in piena espansione oggi e gli architetti enterprise sono difficili da trovare e incredibilmente costosi, afferma Marcus Blosch, vicepresidente di Gartner Research.

Forrester Research ha identificato più di 20 tipi di ruoli dell’enterprise architecture utilizzati dai suoi clienti. Si va da architetti organizzativi, che definiscono modelli di business e operativi, fino ad architetti per progetti e piattaforme. “L’elenco è in continua crescita”, afferma Gordon Barnett, analista di Forrester. “La verità è che avete bisogno di un ecosistema di esperti in materia. Potreste non chiamarli architetti, ma svolgono comunque il ruolo di architetto”.

Ecco come oggi i professionisti esperti di EA stanno aiutando le aziende ad affrontare tre delle sfide aziendali più urgenti di oggi.

Resilienza e adattabilità

Per qualsiasi cosa, dalle chiusure dovute al COVID alle sanzioni economiche che interrompono le operazioni e le supply chain, le aziende si rivolgono alle informazioni derivate dall’EA per prevedere e rispondere ai problemi in modo più rapido ed efficace.

Sebbene la resilienza sia sempre stata al centro dell’EA, “l’attenzione ora è rivolta alla resilienza proattiva per anticipare meglio i rischi futuri”, afferma Barnett, che raccomanda di espandere l’EA per mappare non solo le risorse tecnologiche di un’azienda, ma tutti i suoi processi che dipendono dai fornitori, nonché dai lavoratori part-time e a contratto che potrebbero non essere disponibili a causa di pandemie, sanzioni, disastri naturali o altre interruzioni.

Le aziende stanno anche cercando di utilizzare l’EA per anticipare i problemi e pianificare funzionalità come il bilanciamento del carico di lavoro o l’elaborazione su richiesta per rispondere a picchi di domanda o interruzioni del sistema.

Ciò richiede agli architetti aziendali di lavorare a stretto contatto con il personale di gestione del rischio e sicurezza, con lo scopo di comprendere le dipendenze tra i componenti dell’architettura per capire meglio la probabilità e la gravità delle interruzioni e formulare piani per farvi fronte. L’EA può aiutare, ad esempio, descrivendo quali fornitori di servizi cloud condividono le stesse connessioni di rete.

Pianificazione dell’interruzione della supply chain

Mike Small, a capo della regione nordamericana presso l’azienda di ingegneria e soluzioni digitali AKKA & Modis, afferma che l’EA sta aiutando aziende come i produttori di veicoli a capire se e come possono spedire auto nuove prive di alcuni componenti a causa dell’attuale carenza di chip.

Alcuni dei suoi clienti hanno riunito architetti aziendali ed esperti di prodotto, analisi e supply chain per chiedere loro se possono vendere in sicurezza un veicolo senza il 100% dei componenti. “Se la risposta è sì, come posso farlo quando il mio sistema è stato progettato per non deviare di un solo millimetro dalle specifiche del prodotto?”, si chiede Small. Ciò potrebbe richiedere, ad esempio, un’analisi dei sistemi ERP per comprendere tutte le dipendenze e le funzioni che fanno riferimento a una distinta base.

Radicle Science, società che fornisce servizi online per misurare l’efficacia dei prodotti per la salute e il benessere, utilizza l’EA per tenere traccia delle API e dei formati di dati utilizzati dai suoi fornitori di dati in modo che i cambiamenti non interrompano l’attività, afferma il CTO dell’azienda Sheldon Borkin. “Più siamo andati avanti nella nostra modellazione sui fornitori di logistica di terze parti, più ci siamo resi conto della necessità di mappare non solo le API utilizzate da ciascun fornitore, ma anche il formato in cui hanno archiviato i dati forniti a Radicle. Dobbiamo scrivere un adattatore per ciascuna API e integrare nell’EA la necessità di tali adattatori e la capacità di tracciarli”, afferma Borkin.

Business people, architects having discussion and working in office

Reclutamento e fidelizzazione del personale

Con la carenza di personale specializzato che ostacola le aziende in tutto il mondo, migliorare l’esperienza dei dipendenti per trattenere i talenti essenziali è diventato un imperativo strategico. Le aziende utilizzano l’EA per fornire non solo applicazioni e servizi migliori, ma anche un’esperienza di lavoro che attiri e trattenga i lavoratori.

AKKA & Modis ha rinnovato tutto, dalla sua rete ai suoi strumenti di autenticazione negli ultimi anni “per fornire la stessa esperienza in un ufficio fisico o in una posizione remota”, afferma Small. “Il lavoro in remoto ha spinto i nostri clienti a riconfigurare il piano e la strategia dell’architettura aziendale. L’EA è essenziale per garantire che questi strumenti di lavoro e collaborazione da remoto siano scalabili e sicuri. Questo è un fattore chiave di differenziazione che vediamo sia nel reclutamento, sia nel mantenimento dei talenti”.

Inoltre, l’EA “svolge un ruolo fondamentale nel garantire che il nuovo personale possa essere assunto il più rapidamente e facilmente possibile, dal momento che riesce a capire di quali applicazioni e servizi abbia bisogno un nuovo dipendente fin dal primo giorno. Far sentire rapidamente produttivi i nuovi assunti è essenziale per mantenerli motivati e soddisfatti”.

Barnett afferma che “l’architettura delle persone” è una forma crescente di EA che cerca di capire in che modo cambiamenti come l’outsourcing, la riduzione del personale e l’automazione influiscono sui dipendenti, fornendo l’aiuto necessario per ad adattarsi a essi. Negli ultimi anni, ad esempio, gran parte del lavoro svolto da un ingegnere di rete è stato automatizzato. Comprendere in che modo tali cambiamenti riguardino alcuni lavoratori e come utilizzare le loro competenze in nuove aree è essenziale sia per trattenere i dipendenti, sia per massimizzare la loro produttività.

Migliore erogazione di prodotti e servizi

In tutti i settori, le aziende agili devono concentrare i propri sforzi IT sui prodotti e servizi di cui i clienti hanno più bisogno, piuttosto che implementare la tecnologia fine a se stessa. Small vede una tendenza verso la ridistribuzione del personale che in precedenza lavorava in team autonomi su tecnologie come il cloud o l’analisi dei dati in “pod basati su progetti per soddisfare esigenze urgenti. L’enterprise architecture è il collante che unisce queste unità, tenendo conto delle esigenze aziendali complessive e garantendo che il prodotto o servizio che sviluppano funzioni bene”.

Alla Wells Fargo, l’EA fornisce l’architettura di riferimento che supporta il passaggio del gigante dei servizi finanziari al cloud, lo sviluppo agile di software e la fornitura di nuovi prodotti, come nel caso di applicazioni che guidano alla creazione di un conto bancario e all’ottenimento di una carta di credito, afferma Manish Vipani, Chief Enterprise Architect di Wells Fargo.

L’EA aiuta inoltre Wells Fargo a integrare le applicazioni rivolte ai clienti e quelle di back-office per creare un’esperienza più coerente su tutti i canali come applicazioni di persona, Web, telefoniche e mobile. Una simile implementazione dell’EA sta aiutando la società a passare da un’architettura “modello spaghetti” (fatta cioè di connessioni point-to-point) a un’architettura “modello lasagna”, con livelli ben definiti collegati tramite API, afferma Vipani.

Scendendo a un livello più pratico, l’EA ha aiutato ad esempio Wells Fargo a modernizzare il processo di richiesta online di un mutuo per la casa precompilando alcuni dati nelle applicazioni dei clienti. Un approccio simile ha contribuito anche ad abbreviare il processo di richiesta di una carta di credito da una media di 25 minuti a una di quattro minuti.

Tracciamento di dati e API

Mentre Radicle lavora per completare più rapidamente prove virtuali di prodotti sanitari e dimostrare i loro risultati ai clienti, “la nostra piattaforma software deve coreografare le persone, i partecipanti e le forniture per rendere il tutto scalabile”, afferma Borkin.

Radicle utilizza inoltre le informazioni dell’EA per determinare non solo quanti e quali tipi di database mantenere, ma anche quando i dati devono essere scambiati tramite API point-to-point, in genere tra servizi sviluppati internamente o un’integrazione una tantum, piuttosto che tramite un livello di servizio comune progettato per essere esteso nel tempo.

“Dato che stiamo costruendo un repository pluriennale di dati di ricerca, il solo dire ‘abbiamo delle API’ non sarà sufficiente”, conclude Borkin. “Potreste non conoscere tutte le API necessarie per connettervi a nuove origini dati o servizi come per la normalizzazione dei dati che devono interagire con il repository di ricerca. Radicle utilizza l’EA per assicurarsi che questo asset di dati chiave sia costruito in modo da espandersi in ampiezza e profondità pur rimanendo di facile accesso per scoprire nuove informazioni sulla salute”.