Secondo l’esperto Garrey Reynolds, che cura il sito Presentation Zen, sono sei i punti chiave per ideare, sviluppare e effettuare una presentazione convincente.

Fissare l’obiettivo

Il primo passo obbligatorio è quello di chiarire e fissare l’obiettivo: cosa vuole ottenere la presentazione? Quali sono i concetti, qual’è il succo del discorso? Perché si tiene? Quali sono le aspettative del pubblico? Cosa si offre che non sia già disponibile su un libro o su una rivista?

Conoscere il pubblico

Secondo punto, correlato, è conoscere il più possibile il proprio pubblico, magari immedesimandosi con esso, cercando di capire come rivolgersi e cosa possa risultargli interessante e cosa no.

Sostanza, non forma

Terzo punto: la presentazione che deve puntare il più possibile sul contenuto (e non sugli effetti speciali).

La struttura innanzitutto

Quarto: il contenuto deve essere stilato in maniera semplice ed essenziale e organizzato in una struttura solida.

Il dono della sintesi

Il quinto punto è una verifica ed è anche chiamato “Il test della sintesi”: semplice quanto impegnativo vuole che si sintetizzi in poche frasi (o addirittura solo una) tutta la presentazione, per individuarne meglio le parti essenziali.

Padroneggiare l’esposizione

Per ultima, ma importante quanto il resto, c’è la padronanza della fase espositiva.

Durante la presentazione sono sono essenziali sicurezza e buona capacità narrativa del relatore, che non deve ridursi ad un asettico lettore delle slide.

Altri consigli pratici

Reynolds sul suo sito personale fornisce un’ulteriore elenco, più lungo, di consigli pratici da seguire. Eccoli di seguito:

  • Evitare la complessità.
  • Essere concisi.
  • Tenere qualche luce puntata su di sé: il relatore non deve scomparire nel buio della sala ed essere assorbito dalle schermate.
  • Muoversi dal podio (il motto è “siete voi il protagonista, non le diapositive”)
  • Avere libertà di movimento usando un microfono a clip.
  • Rivolgersi e coivolgere il pubblico.
  • Limitare la lunghezza del testo e liste infinite.
  • Evitare grafica pacchiana o a sproposito e usare immagini di qualità, evitando le trite e ritrite clip art.
  • Fare attenzione alla leggibilità ed al contrasto delle diapositive, che devono essere fruibili anche dall’ultima fila della sala.