La tecnologia è in prima linea nell’attuale crisi Covid-19 e i CIO si stanno confrontando con la più grande sfida che loro o le loro aziende abbiano mai affrontato. L’agilità aziendale non è abbastanza: le cose si stanno muovendo così velocemente che i CIO e i leader aziendali devono essere preparati prima che accada la prossima crisi o emergenza. I ritardi – o peggio ancora, l’atteggiamento di “aspettare e vedere cosa succede” – avranno probabilmente risultati costosi, portando alcune aziende al fallimento o ad acquisizioni ostili.

Nelle crisi precedenti, causate da fenomeni naturali come terremoti o alluvioni, la leadership aziendale aveva una visione e poteva simulare gli impatti del possibile futuro”, ha osservato Paul Krueger, CIO di Poindexter, in occasione dell’evento HMG Live! CIO Virtual Summit. Ma è impossibile prevedere le incertezze della crisi provocata dal Covid-19. In risposta, gli analisti di Poindexter stanno applicando analisi what-if e creando una varietà di scenari. “Stiamo dando la priorità a progetti di automazione, RPA, e-commerce e capacità di scalare”, spiega Krueger. “Stiamo cercando opportunità per andare avanti rispetto alla concorrenza”.

Per adattarsi, i dirigenti aziendali e IT devono riconoscere i propri “modelli mentali” e il modo in cui vedono il mondo, con la consapevolezza della loro mancanza di comprensione e di una limitata intuizione sul punto di svolta in cui ci troviamo. Nel nostro mondo complesso in cui tutto è connesso e le reazioni a catena si verificano di routine, le soluzioni aziendali devono essere olistiche e flessibili. Per guidare con successo l’azienda, i dirigenti devono tenere conto dell’impresa nel suo insieme e dei suoi ecosistemi.

Introduzione alla strategia di pianificazione degli scenari

La pianificazione degli scenari è un approccio efficace per prepararsi in modo obiettivo alla nuova normalità post pandemia, che è in continua evoluzione. Questo processo può aprire gli occhi, ma aiuta i dirigenti a fare scelte strategiche premeditate a ogni possibile bivio. Per avviare una strategia di pianificazione degli scenari, CIO e responsabili IT devono rispondere alle seguenti domande chiave:

  • qual è lo scenario peggiore?
  • qual è lo scenario migliore?
  • qual è lo scenario più probabile?
  • come potrebbe evolvere ogni situazione nel tempo?
  • cosa segnalerà quale scenario si sta attuando?
  • come possiamo prevedere la nostra traiettoria – come sopravvivere oggi e come sopravvivere domani?
  • quali sono i piani più adatti a ciascun caso e come possiamo adattarci continuamente?

Sfruttare la pianificazione degli scenari

La pianificazione degli scenari crea un insieme di possibili futuri internamente coerenti in cui possono essere prese decisioni allo scopo di ripensare le ipotesi, migliorare il processo decisionale e sviluppare l’apprendimento umano e organizzativo. In un certo senso, questo approccio è come un simulatore di volo. Uno scenario non prevede il futuro: esplora possibili circostanze e le modalità per affrontarle al meglio.

La pianificazione degli scenari prevede quattro passaggi di base.

  • Valutazione e preparazione. Valutare la situazione attuale: raccogliere fatti e dati; identificare i problemi, le parti interessate e le loro esigenze; articolare i risultati attesi. Inoltre, identificare i team, la leadership, l’ambito, gli obiettivi e i tempi pertinenti.
  • Esplorazione dello scenario. Riconoscere forze e driver esterni: identificare quelli che avranno il maggiore impatto sull’azienda e sull’organizzazione IT.
  • Sviluppo dello scenario. Creare scenari sviluppando il caso migliore, il caso peggiore e uno intermedio.
  • Implementazione dello scenario. Prendere in considerazione questioni specifiche, sfide, opportunità e azioni relative a ogni scenario.

Attualmente, la gravità della crisi causata dal Covid-19 e il grado di resilienza economica globale sono le due forze che causano il più alto grado di incertezza. Queste variabili critiche consentono lo sviluppo di cinque prevedibili scenari, secondo la descrizione fatta da IDC.

scenari covid IDC

I possibili scenari aziendali dopo la pandemia, secondo le previsioni di IDC

Implementazione dello scenario

Dopo aver sviluppato gli scenari, l’azienda deve considerare problematiche specifiche, sfide, opportunità e azioni per ciascuno di essi. Questa analisi può essere svolta in diversi modi a seconda della cultura aziendale, ma diversi team inter-organizzativi riusciranno a comprendere meglio il quadro generale e le molteplici ramificazioni.

L’obiettivo finale della fase di implementazione dello scenario è sviluppare la resilienza aziendale. È essenziale monitorare continuamente cosa sta succedendo per capire quali scenari si stanno attuando e la resilienza e l’efficacia dell’azienda. A questo scopo devono essere identificati indicatori e segnali precoci. Nel caso della crisi Covid-19, è importante osservare l’andamento della pandemia a livello globale, per esempio.

Pensando alla pianificazione degli scenari per i prossimi sei mesi, gli step fondamentali sono:

  • rispondere al virus, stabilizzare l’infrastruttura critica e creare nuove capacità digitali
  • consentire la flessibilità dei prodotti ed espandere il self-service
  • adattare i prodotti alle esigenze e alle richieste attuali e migliorare continuamente lo sviluppo di nuovi mercati
  • rivedere i piani di assunzione di personale, comprendendo che le persone sono la prima priorità dell’azienda, seguita dal flusso di cassa.

Ragionando su un arco temporale più lungo, è importante identificare ciò che è necessario per la sopravvivenza a medio e lungo termine, tra cui comunicazione di crisi, visibilità in tempo reale, processi che generano flusso di cassa, tecnologia per le parti in stallo dell’azienda e piani di backup. Concentratevi sui clienti e sulle loro nuove esigenze – molti chiedono di ritardare la consegna degli ordini, non la cancellazione – e adattate i sistemi alle nuove esigenze. E siate pronti per attività di fusione, acquisizione e cessione, che hanno già iniziato ad accelerare.

I CIO devono cogliere le opportunità di innovare, migliorare e suggerire strategie ovunque possibile. E, aspetto della massima importanza, accettare di affrontare la sfida: essere umili e ammettere i propri limiti personali. Essere aperti, visibili e comunicativi. Infine, impegnarsi per il successo del proprio team e farte tutto il possibile per garantire i migliori risultati che si possono ottenere in questo momento.