Il lavoro ibrido diventerà permanente e, secondo Gartner, si affermerà anche nella supply chain, nonostante sia tradizionalmente legata alla presenza fisica. Dall’indagine annuale Future of Supply Chain, che ha coinvolto 983 leader intervistati tra agosto e ottobre 2021, emerge che il 61% dei responsabili delle supply chain ritiene che l’accelerazione del lavoro a distanza provocata dalla pandemia avrà ripercussioni anche sui lavoratori impegnati in prima linea, le cui esigenze sono cambiate e daranno forma alle supply chain globali nei prossimi anni.

In un ambiente caratterizzato da carenza di talenti e manodopera, i leader della supply chain affermano che i dipendenti sono diventati più esigenti e sentono che devono prepararsi a soddisfare le loro aspettative, o perderanno contro i concorrenti che lo fanno”, ha dichiarato Suzie Petrusic, direttore di ricerca per il segmento Supply Chain di Gartner. “Il 57 percento degli intervistati ritiene che queste maggiori aspettative dei dipendenti aumenteranno anche i costi per attrarre, assumere e trattenere i talenti”.

La società di ricerca suggerisce ai responsabili delle supply chain di trasformare la modalità del lavoro passando da un modello basato sul luogo fisico a un modello incentrato sulle persone. Per realizzare questa trasformazione Gartner indica tre modifiche fondamentali nella strategia: offrire esperienze flessibili ai lavoratori in prima linea, facilitare la collaborazione, promuovere uno stile di management basato sull’empatia.

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I cambiamenti necessari per abilitare un modello di lavoro ibrido nella supply chain secondo Gartner

Offrire ai lavoratori in prima linea esperienze di lavoro flessibili

Sebbene le organizzazioni abbiano imparato molto sul lavoro ibrido durante la pandemia, queste lezioni si applicano raramente al personale operativo e in prima linea, i cui compiti richiedono la presenza fisica. La supply chain ha una profonda dipendenza dalla stabilità degli orari e quindi, storicamente, le aziende cercavano talenti disposti ad adattarsi alle esigenze di pianificazione della supply chain. Oggi la situazione è diversa e le azienda che sanno gestire la supply chain attraverso la flessibilità vinceranno la competizione dei talenti del futuro.

“I responsabili della supply chain possono percorrere due strade. Possono investire in tecnologia per ridurre la loro dipendenza dagli esseri umani per l’esecuzione delle operazioni in prima linea, dove il lavoro è più rigido, e possono trovare modi per aumentare la flessibilità dei lavoratori in prima linea”, ha sottolineato Petrusic. “Solo un piccolo numero di intervistati sta attualmente prendendo la strada della tecnologia. Tuttavia, il 56% afferma che sta investendo per progettare il lavoro in modo flessibile”.

Come risultato di questi investimenti, la supply chain del futuro sarà caratterizzata da spazi di lavoro e orari di lavoro flessibili, come turni part-time e la possibilità per i dipendenti di programmare e scambiare i propri turni. Una porzione più piccola di quella futura supply chain consentirà flessibilità attraverso la tecnologia, per esempio attraverso realtà aumentata e virtuale ed esoscheletri.

Abilitare la collaborazione intenzionale

I leader della supply chain hanno già iniziato a consentire la collaborazione in modo più intenzionale. Per esempio, il 62% degli intervistati sta attualmente investendo in pratiche e strumenti di comunicazione per relazioni di lavoro senza soluzione di continuità tra la presenza fisica e a distanza. La supply chain del futuro sarà caratterizzata da spazi di lavoro agili, collaborazione tra dipendenti da remoto e in presenza e programmi di formazione e riqualificazione basati sulla collaborazione.

Promuovere uno stile di management basato sull’empatia

I leader della supply chain hanno capito che devono ritenere se stessi – e i loro manager – responsabili delle strategie di diversità, equità e inclusione (DEI) e del benessere dei dipendenti, inclusa la protezione contro la discriminazione. Circa tre quarti degli intervistati stanno investendo per applicare policy di lavoro eque e fornire ai dipendenti iniziative significative e orientate allo scopo nel loro lavoro.

Mentre si affermano nuovi modelli lavorativi, i responsabili delle supply chain dovranno adottare uno stile uno stile di leadership basato sull’empatia per relazionarsi con questi dipendenti non tradizionali, secondo Petrusic. “Avranno bisogno della struttura organizzativa adeguata per farlo, compresi ruoli di leadership mirati, come responsabili del lavoro a distanza o della robotica”.