Gartner ha identificato la reglobalizzazione, il rallentamento economico e il “dithering digitale” come le tre principali preoccupazioni dei CEO nel 2019. I CIO devono comprendere queste preoccupazioni e affrontarle nella loro pianificazione strategica nei prossimi 12-18 mesi. Parlando nei giorni scorsi al Gartner IT Symposium/Xpo in Australia, Kristian Steenstrup, analista di Gartner, ha affermato che, con il declino delle condizioni aziendali, i CEO sono alla ricerca di modi per sostenere la crescita dei ricavi.

“Molti consigli di amministrazione chiedono ai CEO di ottenere più profitti dal digitale per controbilanciare altre difficili questioni aziendali”, ha affermato Steenstrup. “I CEO pensano che sia tempo che le iniziative digitali mostrino valore. Investono nel digitale da molti anni e ora si aspettano che “cresca” e inizi a fornire risultati su larga scala. Se i CIO comprendono ciò che il loro CEO deve raggiungere, possono formulare la loro agenda in modo da supportarli.”

Steenstrup ha avvertito che stanno arrivando cambiamenti profondi ai modelli di business, alle regole della concorrenza, ai prodotti e ai servizi. “Le organizzazioni devono evitare di cadere in una dipendenza a breve termine dai risultati tattici digitali a spese di cambiamenti strutturali a più lungo termine, come fusioni e acquisizioni e riorganizzazioni aziendali”.

Secondo Gartner le tre principali preoccupazioni degli amministratori delegati e le implicazioni per i CIO sono:

1 – Reglobalizzazione

La globalizzazione è sotto pressione, dovendo affrontare grandi cambiamenti e sfide mentre i governi di tutto il mondo riesaminano le relazioni commerciali e le regole del commercio. La reglobalizzazione è una nuova topologia della globalizzazione, con le società che ripensano a relazioni e confini.

Nel sondaggio Gartner 2019 CEO Survey, il 23% dei CEO ha affermato che le nuove tariffe commerciali internazionali, le quote e altri controlli avranno un impatto significativo sulla loro attività nei prossimi tre anni, mentre un ulteriore 58% ha dichiarato di avere “preoccupazioni generali” al riguardo . “I CIO devono svolgere il ruolo di alleati fidati del CEO se intendono guidare la propria organizzazione attraverso questi cambiamenti geopolitici”, continua Steenstrup.

I CIO dovrebbero concentrarsi sulla guida delle loro organizzazioni utilizzando la geo-flessibilità. Ciò può essere ottenuto applicando la scienza dei dati per stare al passo con i concorrenti, implementando capacità basate sul cloud per essere geograficamente agili nelle loro operazioni e sfruttando le mosse geografiche come opportunità per accelerare la trasformazione digitale del business.

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2 – Rallentamento economico

Gli indicatori economici hanno suscitato crescente preoccupazione nei CEO nel corso del 2019, in particolare per colpa di curve di rendimento invertite, riduzione della crescita degli utili, minori volumi commerciali e indici di fiducia ridotti. “I CIO possono supportare i loro amministratori delegati contribuendo in modo completo alla discussione generale, fornendo assistenza come pensatori analitici e diagnostici, nonché come project manager”, ha affermato Steenstrup.

I CIO possono aiutare i CEO anche sfidando misure tradizionali di produttività che stanno producendo rendimenti decrescenti, identificando nuove strade verso la produttività per guidare il modello di business che sta cambiando all’interno dell’organizzazione e applicando l’innovazione digitale e IT per creare risultati a livello di produttività.

3. Digital Dithering

Molti CEO non si sono impegnati nella digitalizzazione così profondamente come avrebbero dovuto. Molti sono a disagio in un’area che non sentono come propria, mentre altri esitano a causa dei costi e dei profondi cambiamenti richiesti.

“I CEO non dovrebbero rinunciare alla trasformazione digitale, poiché se ne pentiranno tra tre o cinque anni. Alcune compagnie potrebbero non sopravvivere, mentre gli altre rimarranno indietro e faranno molta fatica a recuperare.”

I CIO possono aiutare i loro CEO a proteggere la visione digitale a lungo termine della loro organizzazione elaborando una strategia digitale a tre orizzonti, che affronti cioè la trasformazione digitale il prossimo anno, tra cinque e tra dieci anni. La strategia deve mostrare apertamente come i progressi di oggi assicurino le opzioni future e deve concentrarsi sulla differenziazione, sulle capacità permanenti e sulle misure a lungo termine.