Oggi i CIO hanno una grande influenza nei CdA. Il CEO e gli altri membri del consiglio possono guidare la nave, ma si affidano al radar del CIO per vedere cosa sta arrivando. Per costruire una relazione di fiducia, è fondamentale che il CIO sia pronto a rispondere a domande prevedibili, ma anche scomode e spiazzanti.

Conoscere il proprio pubblico

Prima di incontrare il consiglio per la prima volta, è importante ricercare il background di ciascun membro del consiglio e degli altri consigli di amministrazione in cui si trovano”, afferma Gary Cantrell, ex CIO e vicepresidente senior dell’IT presso l’azienda manifatturiera Jabil, che incontra il consiglio di amministrazione trimestrale.

La maggior parte dei membri del consiglio non è molto esperta di tecnologia, ma sa cosa è importante leggendo le notizie o da ciò che ha imparato negli altri consigli in cui siede“, afferma Cantrell. “Se seguite quelle aziende e vi informate prima di arrivare davanti al CdA, potete rispondere alle domande abbastanza facilmente”.

1. Siamo vulnerabili alle attuali minacce informatiche?

La sicurezza informatica è una preoccupazione di primo piano, soprattutto alla luce della guerra in Ucraina e dei disordini globali in corso. I CIO dovrebbero sempre prepararsi a questa domanda senza fare previsioni apocalittiche o apparire troppo sicuri di sé.

Contestualizzate il rischio“, suggerisce Jay Ferro, Chief Information and Technology Officer di Clario. “Spiegate che la probabilità che si verifichi un rischio X è molto bassa, ma che l’impatto potrebbe essere alto, e cosa state facendo per mitigarlo. Presentate le aree più vulnerabili, spiegando immediatamente come state migliorando, qual è il piano e come possono ritenervi responsabili per il miglioramento”.

La vulnerabilità non è l’unica domanda relativa alla cybersicurezza a cui i CIO dovrebbero essere preparati. Un’altra domanda tipica è: stiamo spendendo abbastanza per la sicurezza informatica?

O, al contrario: potremmo spendere di meno?

Per Alexander Lowry, conduttore del podcast “Boardroom Bound”, in generale la risposta è no se l’azienda vuole rimanere ben difesa o vuole trattenere i suoi talenti. “Tempo, costi e qualità formano il triangolo dell’equilibrio, e i CIO devono spiegare l’importanza di tutti e tre i fattori”.

2. Stiamo investendo nella tecnologia giusta rispetto agli obiettivi aziendali?

Il consiglio vuole assicurazioni che il CIO abbia il comando degli investimenti tecnologici legati alla strategia aziendale. “Demistificate quella connessione“, dice Ferro. “Mostrate come questi investimenti si legano al quadro più ampio e, dove possibile, mostrate il ritorno di tali investimenti“.

Il CIO globale e CDO Anupam Khare cerca di educare il consiglio di amministrazione del produttore Oshkosh nelle sue presentazioni. “Le mie slide parlano del contesto del business, quindi mostrano i vantaggi prima e la tecnologia dopo. Ciò crea curiosità su come questa tecnologia crei valore“, afferma Khare. “Ottengo attenzione spiegando come un progetto o una tecnologia ha creato questo impatto sul reddito operativo sull’azienda. Quindi spiego il driver per quell’impatto e questo porta a una migliore comprensione di come funziona la tecnologia“.

I membri del consiglio possono anche presentare suggerimenti tecnologici di cui hanno sentito parlare dai concorrenti o da altri consigli in cui si trovano. Quindi anche i CIO dovrebbero essere preparati a rispondere alla domanda: dovremmo utilizzare la stessa tecnologia dell’azienda X?

Superando l’impulso di usare gergo tecnico per spiegare i meriti delle nuove piattaforme cloud, delle app rivolte ai clienti o di Slack come strumento di comunicazione, “rispondete a questa domanda dalla prospettiva del business, non della tecnologia“, afferma Holley.

È utile anche preparare un elenco di tre aree in cui investireste se ci fosse budget disponibile”, aggiunge Holley. “E’ una domanda chiave a cui bisogna avere sempre una buona risposta nel caso in cui l’azienda stesse buttando via più denaro o qualcuno non stesse spendendo il budget assegnato, anche al di fuori dell’area IT”.

3. Come stiamo trattenendo e attirando i talenti tecnologici?

“I membri del consiglio leggono di una carenza di talenti IT in tutto il mondo e chiedono ai CIO cosa stanno facendo per sviluppare i talenti internamente e come trattenere i lavoratori”, afferma Cantrell. Chiedono informazioni anche sui tassi di abbandono e sulle strategie per attirare nuovi talenti. I CIO devono essere pronti a illustrare le strategie in atto o in definizione.

4. Dovremmo puntare all’automazione per colmare il gap di competenze?

Senza un numero sufficiente di lavoratori qualificati, alcuni membri del consiglio potrebbero chiedere informazioni sull’automazione o sulla robotica, come alternativa a medio e lungo termine”, afferma Lowry. “I CIO dovrebbero preparare un elenco di quali parti dell’azienda potrebbero o dovrebbero essere automatizzate”.

5. State promuovendo un team IT più diversificato, equo e inclusivo?

Con la crescente enfasi su diversità, equità e inclusione (DEI) come obiettivo chiave e driver di produttività, i CIO dovrebbero essere preparati a descrivere le loro iniziative DEI, incluso il modo in cui reclutano i talenti e le eventuali partnership con società di selezione.

Il tema della responsabilità aziendale può includere anche questioni di sostenibilità”, aggiunge Ferro. “Dovete spiegare cosa state facendo per una gestione tecnologica più sostenibile, che si tratti di ridurre il data center o di passare al cloud”.

6. Di cosa dovremmo preoccuparci che non è nel nostro radar?

Il consiglio fa affidamento sul radar del CIO per plasmare la strategia aziendale. E’ opportuno avere una lista di tre iniziative da cui partire.

Penserei sempre a una iniziativa interna e una esterna“, suggerisce Holley. “Per esempio, esternamente può esserci un’opportunità per aumentare le entrate dell’x%. Oppure si tratta di presentare una iniziativa dei concorrenti che può essere d’esempio per la propria azienda”.

L’obiettivo non è elaborare ogni idea, ma avviare un confronto che può essere approfondito in un secondo momento.

Affrontare l’imprevisto

Se viene posta una domanda a cui non siete pronto a rispondere, non inventate mai la risposta”, dice Ferro. “Siate onesti e mostratevi interessati, chiedendo il tempo di prepararvi e tornare in seguito sull’argomento”.

La preparazione può ripagare alla grande”, conclude Cantrell. “È sempre la prima impressione. Se riuscite a gestire bene i primi tre incontri con il CdA, avrete posto le basi per un dialogo proficuo”.

Stacy Collett