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Oggi più che mai, i CIO devono collaborare con i responsabili del business per creare valore attraverso l’uso delle tecnologie digitali, ma il mercato è instabile e la pianificazione a lungo termine è una sfida.

Nell’ambito del programma IDC FutureScape, Tony Olvet e Craig Powers, rispettivamente vicepresidente e direttore di ricerca di IDC, indicano 10 previsioni su cosa renderà una strategia di business digitale di successo e quali sfide dovranno affrontare i CIO e altri leader aziendali nel 2023 e negli anni successivi.

Le previsioni, sebbene espresse in termini di business, si applicano anche ai governi, all’assistenza sanitaria, ad aziende private e al settore pubblico”, afferma Olvet.

1. Nel 2023 la spesa per la tecnologia digitale aumenterà di otto volte rispetto all’economia, stabilendo una base per l’eccellenza operativa, la differenziazione competitiva e la crescita a lungo termine

IDC prevede che la spesa per la tecnologia digitale crescerà del 16,9% il prossimo anno, circa otto volte più velocemente delle attuali previsioni di crescita del PIL mondiale, che si attestano intorno al 2%.

Allo stato attuale, la cifra relativa al PIL mondiale non è stabile. “Potrebbe scendere al di sotto“, afferma Olvet. “È molto più basso di quanto inizialmente previsto all’inizio di quest’anno ed è decisamente inferiore rispetto allo scorso anno“.

“Il punto è che, nonostante le sfide economiche, le aziende continuano a investire in tecnologie chiave che le aiuteranno a essere operativamente efficienti, pronte a uscire da un rallentamento economico e a differenziarsi con uno slancio competitivo”.

Tale spesa dovrebbe concentrarsi su cloud, advanced analytics, machine learning (ML) e altri acceleratori di innovazione.

Tuttavia, non ci si può aspettare che i CIO risolvano i problemi da soli. “I CIO avranno bisogno del pieno supporto del CEO e dei colleghi della C-suite per garantire che i loro obiettivi di business digitale siano raggiunti attraverso gli investimenti tecnologici, specialmente durante questo periodo di volatilità“, sottolinea Olvet.

Allo stesso tempo, i CIO dovrebbero cercare supporto all’esterno dell’azienda. “E’ il momento di esaminare da vicino i fornitori di tecnologia per determinare quali possono supportare gli obiettivi digitali per ottenere risultati chiari dagli investimenti IT“, afferma.

Olvet ricorda inoltre ai CIO che la spesa per la sicurezza informatica dovrebbe almeno tenere il passo, se non superare, gli investimenti in iniziative digitali poiché le aziende devono affrontare sempre più minacce.

Anche la spesa per il reclutamento e la fidelizzazione di talenti qualificati sarà fondamentale per il successo delle iniziative digitali.

2. Entro il 2026 il 40% delle entrate totali delle aziende Global 2000 sarà generato da prodotti, servizi ed esperienze digitali

Secondo i dati di IDC, i CEO delle più grandi aziende del mondo ricavano già circa il 30% delle entrate dai prodotti digitali e si aspettano che tale percentuale cresca negli anni a venire.

IDC identifica tre dimensioni lungo le quali le imprese possono raggiungere questa crescita.

In primo luogo, possono sfruttare nuovi canali: e-commerce, app mobili o la creazione di nuovi percorsi distributivi come l’abilitazione dell’economia circolare. In secondo luogo, possono adottare modelli di entrate aggiuntivi: pay-per-use, abbonamenti, prezzi dinamici, commissioni di transazione o pagamento in base ai risultati. In terzo luogo, possono cercare di monetizzare nuove risorse digitali: dati, proprietà intellettuale o oggetti virtuali.

Lo sviluppo di tali nuovi flussi di entrate richiede ai CIO di continuare a investire in progetti digitali. “Se ti fermi, sei già indietro“, dice Olvet.

La creazione di nuovi prodotti può richiedere nuove competenze. “Il CIO deve avere il giusto mix di talenti interni e partner esterni che consentano uno sviluppo più rapido“, afferma Powers.

Per accelerare la consegna di questi prodotti digitali IDC indica cinque requisiti indispensabili per le architetture tecnologiche: microservizi e API, capacità di integrazione, modelli di dati, modularità e funzionalità cloud native.

3. Il numero di fornitori di tecnologia delle Global 500 raddoppierà entro il 2027, incorporando attività nate al di fuori del settore tecnologico

E’ una conseguenza del fatto che le grandi aziende creano nuove linee di business mentre monetizzano le loro risorse digitali.

La condivisione o la vendita di dati aprirà nuove opportunità di guadagno. “Per esempio, i dati raccolti in agricoltura sono condivisi in modo più ampio tra partner tecnologici e produttore del settore“, afferma Powers. “Questo apre sono nuove opportunità di guadagno intorno alla compensazione delle emissioni di carbonio e ai prodotti ecocompatibili“.

4. Entro il 2024, il 50% dei CEO delle G2000 stabilirà relazioni personali strategiche con i propri fornitori di servizi cloud per ottenere risultati quantificabili dagli investimenti in piattaforme di business digitali

Quando IDC ha chiesto ai CEO chi sarebbe stato il loro partner tecnologico più strategico in futuro, oltre il 30% ha indicato il proprio fornitore principale di piattaforme cloud pubbliche. “E’ un cambiamento rispetto al passato“, afferma Powers. “Cinque o dieci anni fa, sarebbe stato un consulente o un fornitore ERP on-premise, quindi stiamo assistendo a un cambio della guardia“.

Nelle organizzazioni digitalmente più mature i CEO stanno costruendo queste relazioni con i fornitori di servizi cloud. “È qualcosa che i fornitori hanno sempre desiderato, e ora lo vogliono anche i CEO per essere vicini ai risultati dei grandi investimenti che stanno facendo e vedere il ROI“.

Questo interesse sosterrà i CIO, non li metterà da parte. Secondo Powers, i CIO non possono guidare da soli la tecnologia digitale; hanno bisogno del supporto di un CEO “digital champion”

5. Le organizzazioni con catene del valore altamente sviluppate sul controllo dell’ecosistema innoveranno il 25% più velocemente rispetto ad altre aziende entro il 2027

Gli esperti di IDC sottolineano che sarà fondamentale fornire visibilità sulla responsabilità sociale, le joint venture e la resilienza lungo tutta la catena del valore.

6. Entro il 2027, le aziende che raccolgono, analizzano e contestualizzano i dati dei clienti in modo affidabile costruiranno con successo modelli di business e prezzi creativi che raddoppieranno il valore della vita del cliente

Le aziende che si stanno spostando su una customer data platform centralizzata avranno un vantaggio nella misurazione e nella gestione del valore del ciclo di vita del cliente.

7. Un quarto delle organizzazioni in tutto il mondo entro il 2024 dimostrerà una leadership responsabile aumentando la spesa per la tecnologia digitale legata alla sostenibilità di oltre il 25% rispetto ai livelli del 2022

Come ha riportato IDC all’inizio di quest’anno, il software svolge un ruolo chiave nel monitoraggio della sostenibilità di un’impresa, non solo da un punto di vista ambientale, ma anche sociale, come garantire la salute e il benessere dei dipendenti.

8. Con la maggior parte dei budget tecnologici che risiedono nelle linee di business, entro il 2027 il 30% dell’esperienza nella C-suite passerà dall’incoraggiamento alla scalabilità dell’innovazione e alla gestione di attività digitali

Un recente sondaggio IDC sulle sfide della C-suite ha rilevato che i silos organizzativi rappresentano uno dei maggiori ostacoli alla scalabilità.

Il passaggio all’era del business digitale richiederà anche un cambiamento di competenze”, afferma Olvet. “Di conseguenza, vedremo un cambiamento nelle persone che sono al vertice dell’organizzazione“.

Questo comporta anche un cambiamento di ruolo per i CIO e i loro team IT, che trascorreranno più tempo a valutare le nuove offerte da utilizzare in tutta l’azienda e costruire e mantenere il loro status di consulenti affidabili.

C’è il rischio che le aziende vedano duplicazioni e ridondanza inutile nella spesa IT, mano amano che i responsabili della linee di business acquisiscono maggiore influenza sulla tecnologia,.

Per contrastare ciò, Olvet raccomanda ai CIO di “essere contagiosamente fiduciosi” nella competenza tecnologica del loro team, rafforzando il loro ruolo di esperti da consultare e di essere “tenaci con il talento“, facendo uno sforzo costante per trovare, supportare e trattenere il personale con le competenze necessarie per scalare la tecnologia in tutta l’azienda.

9. Entro il 2026, l’80% delle organizzazioni quantificherà accuratamente il valore delle proprie capacità e risorse digitali (dati, algoritmi e codice software) e migliorerà significativamente la propria valutazione di mercato

Prima che le organizzazioni possano quantificare il valore delle loro risorse digitali, devono riconoscere che hanno valore e che può essere sfruttato o accresciuto lungo le tre dimensioni esplorate nella previsione 2.

10. Entro il 2026, le imprese che non hanno affrontato efficacemente il gap di talenti e competenze digitali limiteranno le opportunità di crescita dei ricavi del 20%

Questa sarà una delle sfide più impegnative per i CIO nei prossimi tre o quattro anni, e va affrontata adesso.

Peter Sayer