Una nuova ricerca di Salesforce e Morning Consult, che ha coinvolto oltre 14.000 rispondenti in 13 Paesi, rivela che i lavoratori in ogni mercato sono desiderosi di formarsi in ambito IA, anche se molti ritengono che governi e aziende si stiano muovendo troppo lentamente.

Più precisamente, il 64% dei lavoratori a livello globale vorrebbe maggiori investimenti nella formazione e più della metà (53%) chiede corsi specifici sull’IA. Quasi due terzi degli intervistati parteciperebbero inoltre a programmi di upskilling se supportati da incentivi pubblici, come sconti o agevolazioni economiche. Non a caso, il 45% prevede di aumentare di tasca propria la spesa per la formazione in IA entro l’anno.

Nonostante questa forte domanda, solo un lavoratore su tre si aspetta che la propria azienda investa di più nella formazione IA nei prossimi 12 mesi. A livello globale, appena il 29% ritiene che il proprio datore di lavoro stia investendo abbastanza, mentre solo il 28% vede un impegno adeguato da parte del governo. La fiducia è particolarmente bassa in mercati maturi come Stati Uniti (28%) e Regno Unito (22%).

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La preparazione all’IA varia comunque molto tra Paesi e regioni. In media, meno della metà degli occupati (48%) ritiene che il proprio posto di lavoro sia pronto a integrare strumenti di intelligenza artificiale nella quotidianità. L’India (83%) e l’Arabia Saudita (70%) emergono come leader, grazie a strategie nazionali coordinate e forti investimenti. In Europa, invece, le economie più avanzate arrancano, con solo il 29% dei lavoratori francesi e il 36% di quelli italiani che considerano la propria azienda pronta per l’IA.

Secondi Salesforce, l’adozione crescente dell’IA impone alle aziende una sfida cruciale, ovvero trattenere i talenti. I lavoratori infatti non vogliono affrontare da soli il peso della riqualificazione professionale, tanto che quasi la metà dei britannici (46%) sostiene che la formazione in IA debba essere una responsabilità condivisa tra imprese, istituzioni pubbliche, mondo accademico e società civile, una visione diffusa anche a livello globale.

Come sottolinea Aliki Foinikopoulou, Senior Director of Global Public Policy di Salesforce, “investire nella formazione non significa solo creare profili tecnici, ma è anche un modo per costruire fiducia, accrescere la competitività e rendere sostenibile l’adozione dell’IA. Le aziende che si muovono lentamente rischiano di perdere talenti credibilità. Ora la priorità deve essere ampliare programmi di formazione, certificazione e supporto, così che nessuno resti indietro”.

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